Yae restò piacevolmente sorpresa dal discorso di Enix, accettò il suo aiuto per rialzarsi e lo guardò con occhi sognanti.
- E' dalla nostra avventura al tempio della Serpe di Giada che aspetto la tua proposta, ce ne hai messo di tempo!
Tra qualche giorno dovrò partire in missione, faccio conto della tua presenza, quindi. Ti troverò una stanza qui al tempio...oh beh, mio nonno se lo farà andare bene.
Oh, scusa, corro sempre troppo.- disse Yae accorgendosi di aver saltato la voce "ricambia le dolci parole da lui dette" nel suo elenco mentale di cose da fare. Non sapendo cosa dire, Yae si avvicinò a lui, lo guardò negli occhi per poi socchiudere i suoi ed avvicinarsi lentamente, fino ad arrivare ad un labbra contro labbra. Nel farlo piegò leggermente la testa a sinistra, perché alcune leggende metropolitane dicevano che in questo modo si aumentava esponenzialmente il piacere provato. Essendo il primo bacio di Yae, lei non aveva la minima idea della veridicità di questa diceria.
Una volta staccatasi da Enix, Yae percepì qualcosa di ambiguo e perverso nell'aria.
Sta succedendo qualcosa di strano qui...La ragazza sospirò e fece segno ad Enix di seguirla: l'avrebbe condotto da suo nonno per fargli assegnare una stanza. Volente o nolente il vecchietto l'avrebbe fatto. Oh, eccome se l'avrebbe fatto.
Nel frattempoNell'infermeria la temperatura stava salendo vertiginosamente. Suu, non molto abituato a simili stimoli, in un primo momento rimase senza parole: erano anni che era chiuso in quell'infermeria e non immaginava che esistessero esseri viventi in grado di soddisfare le sue pulsioni sessuali.
- Ma Lady Yae...lo verrà a sapere di sicuro...- mormorò Suu mentre Ryota poggiava la sua mano sul cavallo del ragazzo.
Le paranoie di Suu vennero spazzate via da una ventata di libido che chiarì immediatamente alla sua mente cosa era giusto fare.
- Beh...ma se è clandestino...è più misterioso...- disse ponendo una certa enfasi sulle "s".
Finalmente Suu alzò lo sguardo e guardò Ryota: in quel momento gli vennero in mente tutte le fantasie erotiche che aveva fatto su ogni singola guardia che si era venuta a far medicare da lui: possenti uomini sdraiati mezzi nudi sul suo lettino, un lavoro da sogno per Suu, anche se doveva medicare le loro ferite. O esorcizzarli, cosa che amava particolarmente.
- Mi pare di capire che ti piacciano le cose hard...- disse Suu tirando fuori un paio di manette dal cassetto della scrivania.
- Sono stato molto cattivo...non mi merito una punizione?- disse Suu sognando chissà quale delle sue violente fantasie nel mentre agitava le manette attorno all'indice della mano destra.
Con la mano sinistra iniziò a slacciare silenziosamente i pantaloni della Cappa della Confraternita: non si era mai accorto di quanto fosse difficile slacciarli in poco tempo.
Oook, Obli guida il waltz.
Char, beh, il prossimo passo è lo stupro.