| Akira Genji.
Sei febbraio,
E' sempre più difficile gestire il numero di anime che sono riuscito a raccogliere nei miei viaggi e durante i miei lavori. Ormai sono circa centocinquanta. Kokuryu praticamente non torna mai dal suo esilio a meno che non venga chiamato. Provo un dolore sordo al braccio sinistro se non concretizzo spesso la lanterna. E' strano. Forse sono semplicemente stanco e provato, credo che mi prenderò un periodo di riposo a Neo Green Life, nella casa dove sono cresciuto. Sono stanco degli omicidi, comincia ad essere un fardello, e uccidere non è più nemmeno divertente.
Nove febbraio,
Neo Green Life è sempre bella, ma l'inverno è indubbiamente la stagione che preferisco. Questa casa è piena di ricordi, eppure sta cadendo in rovina. Avrei dovuto prenderne più cura, finchè sono qui mi occuperò dei lavori più urgenti, almeno mi terrò impegnato. Non c'è angolo della casa che non mi ricordi qualcuno, mia madre, quel bastardo di mio padre, Okuni, Alaska e gli allievi di Kokuryu. E' una sensazione agrodolce. La neve mi rillassa, credo che uscirò per meditare, come facevo anni fa.
Dieci febbraio,
Ho trovato il diario di mia madre, nascosto sotto le assi del pavimento. E' stata una lettura insolita. La maggior parte delle pagine è illegibile, a causa del sangue e della corruzione del tempo, ma alcuni passi sono stranamente interessanti. Vengono citate anche le Isole...raccapricciante. Non credevo che mia madre sapesse usare il Nen, tanto per cominciare. Io, un araldo? E di chi? Cosa significa? Viene anche citata la strega Edea, che ho conosciuto da ragazzino. E' da anni che non la vedo, ma sembra abbia avuto una parte importante nella morte di mia madre. Mi sento improvvisamente un burattino a cui siano stati a lungo celati i fili dell'inganno. Partirò oggi stesso alla ricerca di Edea: se solo non avessi eliminato Okuni avrei un aggancio da cui partire.
Quattordici marzo,
Sono arrivato infine a York Shin. Le mie ricerche si sono finora rivelate infruttuose e mal guidate. A NGL non ho trovato nulla di rilevante, così ho cercato informazioni su Edea all'arena celeste, nella città delle stelle cadenti e nella stessa repubblica di Padokia, sempre senza successo. Sembra sia sparita nel nulla. Eppure qui a York Shin girano strane voci, voci circa una misteriosa mistificatrice e fattucchierera, forse negromante. Abita in un immenso palazzo in periferia. Sono andato a perlustrare i dintorni, ma non ho avvertito niente di particolare. Domani irromperò all'interno.
Quindici marzo,
Ce l'ho fatta. Come avevo intuito, la strega di cui si parlava era proprio Edea. Sono entrato nel palazzo, e lì con qualche strana tecnica sono stato addormentato. Mi sono risvegliato in uno strano luogo, così simile alle isole che ho creato. Lì c'era Anubi, il nemico giurato di Kokuryu. Temevo di essere stato ingannato, ma mio malgrado ho dovuto affrontare uno strano...gioco? Il premio sarebbe dovuta essere la mia salvezza e l'incontro con Edea. Ho combattuto, sconfiggendo vari nemici ed affrontando prove di cui non desidero rievocare la durezza. Alla fine, ho trovato la Strega. Abbiamo conversato a lungo. Ho ricordato molte cose che temevo di aver obliato e ne ho obliate altre che invece credevo di ricordare. Edea è ancora più bella di quello che ricordavo, sembra non sia passato un giorno per lei. Mi ha confessato alcuni segreti circa la mia nascita e il rapporto con mia madre, poi abbiamo giaciuto. Non so cosa fare, e Kokuryu non si fida di lei. Credo ci sia qualcosa che Kokuryu mi nasconde, ma non so cosa...
Ventidue marzo,
Edea viene spesso nella Residenza. Per me è un vivo piacere conversare con lei. Mi ha predetto il futuro con i suoi poteri. A quanto pare verrò ucciso nel giro di pochi anni...il futuro in ogni caso può cambiare, e io non mi rassegno. Edea è incinta.
Quattro aprile,
Ho incontrato un ragazzo. Si chiama Kodama...ricorda molto me stesso da giovane, e non solo nell'aspetto. Ho deciso di invitarlo qui per bocca di uno dei miei allievi, erediterà il mio posto nel caso morissi. Inoltre ho fatto un accordo con Edea: lei proverà a cambiare il futuro, ma in cambio devo lasciare che Kodama erediti il controllo delle isole alla mia morte. Edea mi sembra provata: pare abbia abortito. Sembra invecchiata, non capisco. Alle volte mi pare persino più giovane di quando l'ho conosciuta, altre invece più vecchia. Il tempo scorre a ritroso per lei o i suoi poteri hanno un qualche collegamento con questo strano fenomeno, non c'è dubbio.
Sei aprile,
Kodama è arrivato qui, e l'ho messo alla prova con i miei poteri. Kokuryu ha provato a mettermi i bastoni fra le ruote, ma sono ancora più forte di lui, almeno spiritualmente. Finchè avrò il controllo andrà tutto per il meglio. Come da accordi, l'ho inviato da Edea. Secondo le sue visioni, incontrerà anche Lucyan. Mi auguro che questo lo riavvicini alla famiglia, ma non ho chiesto nulla ad Edea in proposito. Non so se fidarmi di lei. Le sue parole sono dolci e melliflue, ma velenose allo stesso tempo. Non so ancora molte cose, e temo di venire manipolato a mia insaputa.
Nove aprile,
Kodama non è tornato, ed Edea mi ha riferito che in un sol colpo ha eliminato anche Lucyan e alti personaggi piuttosto fastidiosi. Edea ha i suoi piani, è evidente, ma in questo momento devo adeguarmi e cercare di ingannarla in un secondo momento. E' troppo pericolosa. Con un gioco d'abilità ha dimezzato le mie possibilità di resisterle. La affronterò di persona. Deve rivelarmi i suoi piani, mi rifiuto farmi ingannare dalle malie di una donna così pericolosa.
Ventisei luglio,
La guerra è iniziata. Le armate di Edea stanno avanzando, sconfiggendo uno dopo l'altro i vari gruppi che ci resistono. I Sublimi restano imprigionati, ma senza l'Associazione Hunter siamo in grado di continuare la guerra. Fra non molto avremo il dominio di quasi tutto l'occidente. Una volta richiamato l'Artefice, tutto questo non avrà importanza.
Sedici settembre,
Abbiamo scatenato i Sublimi per vincere la guerra, ma questo ha avuto dei fastidiosi effetti collaterali. Il mondo è trasfigurato, e alcuni dei nostri servi ci hanno traditi. Non importa. Io ed Edea ci trasferiremo in un'altra dimensione quando avremo finito. Per il momento, rinchiuderò tutti i sopravvisuti nelle Isole. Edea ha potenziato i miei poteri con una delle protoesperiti di sua invenzione. Posso mantenere attive le Isole praticamente all'infinito. L'unico problema è che qui all'interno il tempo passa più in fretta...ma in uno spazio così ridotto, non sarà difficile soggiogare i Sublimi e richiamare l'Artefice.
Venti settembre,
Maledizione! Abbiamo fallito. Ce ne è sfuggito uno! Bhunivelze è un osso duro. La sua esperite è inutilizzabile! Cosa ha fatto? Come? Edea non sembra preoccupata, ma ha visto diversi continuum sfavorevoli. E Kokuryu è fuggito. Non so cosa abbia fatto, ma ha utilizzato il potere della mia protoesperite per crearsi un anima propria. Questo è seccante. Ho capito però una cosa molto importante: le protoesperiti in qualche modo interferiscono con i poteri di Edea, altrimenti non avrebbe esitato così tanto a darmene una. Questo spiega peraltro perchè diamine non abbia previsto la defezione di Kokuryu. Deve anche essere il motivo per il quale ha smesso di crearle. Sono un'arma a doppio taglio. Ora la mia protoesperite ha perso parte del suo potere, ma io e Kokuryu ne possediamo una in due. Se Edea non riesce a prevedere le mosse di Kokuryu non dovrebbe poter prevedere nemmeno le mie. Eccellente.
Ventitre settembre,
Non capisco cosa mi stia succedendo. Il mio corpo si è ammalato e sto velocemente deperendo. Sono comparse delle orribili e dolorose piaghe a partire dal braccio. Edea sta cercando di salvarmi riportando indietro il mio tempo biologico, ma senza successo. Mi ricorda il potere di Kokuryu...Vuole uccidermi in questo modo? Maledetto bastardo...Suona l'allarme, sei libero di fare ciò che vuoi. Quando scegli cosa fare, lascia a me il compito di proseguire. Ti ho sostanzialmente messo in pari temporalmente con gli altri.
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