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Quest 114: A Night at the Opera

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view post Posted on 26/3/2014, 15:48
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Uno dopo l'altro i compagni di avventura di Alaska morirono sotto i suoi occhi.
Il primo si suicidò lasciando perplessa e preoccupata la ragazza, mentre il secondo fu ucciso dalla copia di lei.

Nel volto di Alaska scese una lacrima. Non li conosceva però non poteva sentirsi triste per le loro morti...

Ed adesso? Cosa avrebbe fatto da sola?
Panico...
 
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view post Posted on 29/3/2014, 18:40
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Due possibilità: o è in corso uno spettacolo drammatico con l'utilizzo di attori gemelli, e ci vorrebbero 6 gemelli per fare una cosa del genere, o sta succedendo qualcosa di serio e la ragazzina è in pericolo.

Tranquille, posso sempre dividere per 0 è distruggere l'universo

Lawrence era entrato nel teatro attratto dai rumori che si potevano udire dall'esterno, sperando che ci fosse uno spettacolo in corso. Come dice anche la signora Fletcher, "Ci sono quattro cose di cui non si può fare a meno nella vita: la matematica, la cioccolata, i buoni amici e il teatro". Beh, la parte sulla matematica era un'aggiunta personale del professore.
Quando Lawrence vide a terra il cadavere di Dimitri, con il qualche aveva avuto un contatto quando Haido gli aveva insegnato le tecniche di Nen più elevate, non aveva più dubbi che non si trattasse di uno spettacolo teatrale ma di una vera battaglia.
Si avvicinò alla ragazza rimasta sola, utilizzando la sua mente per leggere quella dei due avversari che la fronteggiavano. Percepiva poco o niente; evidentemente non erano umani. Disse:

Due contro uno e lei è pure una donna? Se foste mie studenti, vi assicuro che non passereste l'esame neanche piangendo in elfico.

Poi si rivolse ad Alaska:

Se te la senti, dovresti occuparti del tuo doppio. Di certo sei l'unica che può sapere con certezza che è il falso. Nel frattempo io penserò al signorino qui.

Alzò la mano e puff: comparse la sua interfaccia cartesiana.
Fase di attacco:
Fase di attacco sulla copia di Shinsei
Materializzazione grafico (75 aura). Mente 60+30%=80
Attivazione Modalità Geogebra (400 aura). Mente x2= 160
Attivazione Modalità Super-basette (10 spirito).
Piazzo 3 punti sulla copia di Shinsei (150 aura)
A(1;2) B(2;1) C(0;1)
La destrezza dell'avversario cala del 20%
Traccio tre rette, che passino per i tre punti (300 aura). Resistenza base: 60+30%=80
Traccio una parabola per i tre punti (150 aura). Resistenza base: 80+10%=88/Forza base:10+10%=11
Forza retta 1= 160
Forza retta 2= 160
Forza retta 3= 160
Forza parabola= 240

Aura=3750-1075=2675
Spirito=20-10=10


Danni periodici:
Danni punti:(160/5)x3=96
Danni da intersezione: (160/3)x9=480
Danni retta 1= 40
Danni retta 2= 40
Danni retta 3= 40
Danni parabola= 40
Tutto schivabile tranne i danni da intersezione e punti


Situazione attuale:


N.B. essendo in modalità Geogebra la Forza e la destrezza di Alaska aumentano del 30%­
 
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view post Posted on 31/3/2014, 11:52
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Wowykunocchi... Tocca a te o a me? ^///^
 
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view post Posted on 31/3/2014, 13:40
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view post Posted on 1/4/2014, 11:49
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Ps: siccome oggi sarò occupata intanto ho fatto la ruotata senza i costi... Domani (se ho tempo) o giovedì metteró i costi...

Improvvisamente entrò in scena uno sulla trentina, magretto, che accomunava con Alaska il fatto di essere umano. Rinforzi? Pensó lei guardandolo speranzoso e cercando di capire quanto forte potesse essere.
Si avvicinò a lei con fare amichevole e non combattivo quindi doveva trattarsi di un aiuto per lei rimasta sola.

(-Se te la senti, dovresti occuparti del tuo doppio. Di certo sei l'unica che può sapere con certezza che è il falso. Nel frattempo io penserò al signorino qui.).

Il tipo si rivolse a lei e lei annuì.
Caricò la sua Aura e impugnò saldamente la spada.

Fase di atk:
Forza e destrezza +30%
Ice'sSoul:105*2=210
Sho:100+50=150
Doubleblade:210+300=510
Simply:510*3=1530
Ken(45)
1530+8(45)=1890
+20%=2268
Colpo: +30%=2945

Improvvisamente oltre alla sua Aura e al suo Nen si sentiva più potente.
Arrivando anche lo Sho creò una doppia lama sulla spada con cui diede due fendenti alla sua copia.
 
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view post Posted on 3/4/2014, 14:25
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Dal nulla comparve un nuovo attore che, notato il pericolo in cui stava incombendo Alaska e vedendo con orrore il cadavere di Dimitri, decise di soccorrere la ragazza.
Il pubblico prese a fischiare e rumoreggiare a tal decisione.
Oh, oh, mi pare ovvio che sia impossibile combattere se stessi, dunque eccoci qua, una svolta imprevista e ricca di significato. - si affrettò a spiegare il presentatore.
Il nuovo arrivato, comunque, con un semplice attacco devastò la copia di Shinsei, eliminando così dal mondo anche l'ultima traccia del pover'uomo.
Alaska, giustamente, si concentrò su se stessa attaccando con due potenti fendenti.
La copia rispondette con veloce movimento rotatorio della spada che creò uno scudo di ghiaccio unito ad un mirabile Kou, mentre la sua aura diventava anch'essa ghiaccio.
Fase di difesa
utilizzo Ice's Soul e Shield of Freeze Air
Resistenza: (150 x 2 + 12x68) x 1.3 = 1450

La difesa non ebbe comunque alcun effetto e la copia finì col morire.
La nebbia si diradò mentre il sipario si chiuse.
Mentre i due sopravvissuti di riposavano, il presentatore li raggiunse e disse loro
Molto molto bene. Davvero convincente. Manca ancora un atto e mi avete sorpreso. In verità non sono preparato ad un'evenienza simile, in genere nessuno arriva al terzo atto, quindi non ho opere in programma. Mi è venuta un'idea divertente: sceglierete voi la prossima opera, io mi occuperò solo di darvi i ruoli da interpretare come durante il primo scontro.
Mi va bene qualsiasi opera teatrale, sappiate però che mi prenderò la libertà di modificarla, stravolgerla o cambiarla.
 
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view post Posted on 3/4/2014, 20:39
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Lawrence riuscì ad abbattere facilmente il suo avversario, così come la ragazzina che si trovava con lui. Subito dopo però, una voce che pareva proprio essere quella di un presentatore tuonò nel teatro proponendo loro un'altra sfida. Avrebbero dovuto scegliere un'opera teatrale, di cui sarebbero stati i protagonisti, e l'avrebbero dovuto rappresentare.
Le basette iniziarono subito a progettare uno dei loro diabolici piani:

Ordunque, dobbiamo scegliere un'opera che conosciamo bene, in modo da poterla rappresentare con grande grande facilità e naturalezza. Inoltre dev'essere qualcosa di innocuo... una commedia per esempio! Ne conosciamo qualcuna?...si, ma non molto bene in effetti. Santo Cartesio! Sapevo che un giorno questa ignoranza in materia teatrale mi si sarebbe rivoltata contro. Qualche altra brillante idea?...si, aspetta aspetta...questa è buona! Questa è geniale!
Senti un po' *bisbigliano a Lawrence*. Che ne pensi?


Penso che vi siate meritate un gelato, quando questa storia sarà finita.
Rispose il professore alle basette. Poi disattivò il suo hatsu e iniziò a camminare in tondo, alzando gli occhi verso il soffitto e parlando con forza rivolto al presentatore:

Uno spettacolo teatrale? E cosa vorresti che facessimo? Dovrei essere l'Amleto di turno che fa l'eroe disperato? Il cavaliere che sconfigge il mostro? Il protagonista vincente che riesce in tutto? Orma questo tipo di teatro è superato: non è rappresentando le fantasticherie di eroi che il teatro è diventato ciò che è diventato. Non ci possiamo limitare alla fantasia e a epiche scene di vittoria.

Disse Lawrence imitando facendo il verso ai personaggi di cui stava parlando.

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E poi tu che razza di presentatore sei? Modifichi la trama? Quando qualcuno scrive un'opera, la vuole vedere rappresentata per intero. Scommetto che non te la caveresti con qualcosa che non conosci, grande "presentatore".
Facciamo un po' di teatro realista. Rappresentiamo la vita di tutti i giorni: in fondo il mondo non è altro che un grande palcoscenico, e noi uomini semplici attori?
Avanti su! Allora... io che sono vestito bene farò il professore, per esempio, di matematica. Reciteremo una lezione in classe. Poi tu, tu e tu farete le comparse. Andate a prendere qualche sedia e un paio di banchi


Disse Lawrence rivolgendo il dito a caso fra il pubblico. Poi, rivolto il braccio verso il soffitto, pregò anche il presentatore di intervenire:

Vieni anche tu ragazzo. Dopo tutto questo tempo che parli di teatro, non ti è mai venuta voglia di farne parte?

Poi si rivolse ad Alaska:

Questa bella signorina sarà anch'essa una studentessa, e direi che sarebbe sicuramente una studentessa modello. Sicuramente sarebbe la migliore della classe. Ti prego di aiutarmi con il tuo potere però, non posso fare molto senza qualcosa su chi scrivere. Ti dispiacerebbe usare il tuo potere per materializzare una lastra di ghiaccio da usare come lavagna?

E poi nuovamente al pubblico. il suo sguardo ondeggiava a destra e sinistra, spaziava. Lawrence si muoveva con la massima naturalezza; doversi rendere ridicolo in pubblico parlando di cosa che nessuno capisce è all'ordine del giorno nel suo lavoro, ma questo il presentatore non poteva saperlo.

E voi tutti parteciperete in qualche modo. Sarete anche voi studenti, e assisterete alla tragedia più grande. Non è forse impossibile rappresentare la vita senza rappresentare la tragedia. E credo che non ci sia niente di più tragico, per un uomo, di un'interrogazione.

Lawrence si diresse verso il centro del palcoscenico, tirò fuori dalla tasca qualche foglio senza valore, che fece finta di sfogliare con attenzione, e infine disse:

Presentatore! Vieni tu! Sii il primo a partecipare al nostro grande spettacolo. Sarai il primo a essere interrogato. Se non saprai rispondere, ci penserà la nostra amica dai capelli blu, che interpreta la studentessa modello.

Con un abile ma elegante mossa, Lawrence materializzò il suo grafico sul palmo della mano sinistra, che teneva in una tasca, poi lo rimpicciolì, fino a renderlo delle dimensioni della testa di uno spillo. Con l'In lo nascose agli occhi dei più attenti, e delicatamente lo fece fluttuare fino ad adagiarlo sull'occhio sinistro di Alaska. Nel caso ci fosse stato bisogno che fosse lei a rispondere alle domande, Lawrence non avrebbe dovuto far altro che rendere momentaneamente visibile il grafico e disegnare su di esso la risposta, in modo che Alaska potesse vederla e rispondere correttamente.

Aura: 2675-75-250=2350
 
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view post Posted on 6/4/2014, 13:16
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Alaska e il suo nuovo compagno di avventura riuscirono facilmente a sconfiggere gli avversari e alla ragazza fece un tantino strano vedere la sua copia morire sotto i suoi occhi, vedersi morire con il suo stesso potere...
Ma non ci fu tempo per pensare o per tentare di capire quanto successo, che il presentatore parlò nuovamente chiedendo questa volta di scegliere a loro la recita da mettere in atto.
Rispose subito l'uomo mentre la ragazza stava cercando un titolo di una commedia allegra, divertente, innocua e per niente violenta. E non si limitò solo a rispondere continuando a parlare ed ad accusare il presentatore.

(-Facciamo un po' di teatro realista. Rappresentiamo la vita di tutti i giorni: in fondo il mondo non è altro che un grande palcoscenico, e noi uomini semplici attori?
Avanti su! Allora... io che sono vestito bene farò il professore, per esempio, di matematica. Reciteremo una lezione in classe. Poi tu, tu e tu farete le comparse. Andate a prendere qualche sedia e un paio di banchi-)

Propose Lawrence ed Alaska alla parola "matematica" fece una smorfia di disgusto. Fra tutte le materie aveva scelto quella che più odiava... Trovò interessante invece l'idea di coinvolgere il pubblico, oltre che il presentatore.
Ad Alaska assegnò il ruolo di studentessa modella, ruolo che non le calzava minimamente ma tuttavia tentò al meglio possibile di riuscire a calarsi in quei panni (soprattutto quando capì che Lawrence le avrebbe suggerito le risposte...)

Come poi richiesto, usando il suo potere, la ragazza creó una lastra di ghiaccio su cui poi l'uomo poteva scrivere.

Lawrence, al contrario degli altri due ragazzi ormai morti, sembrava essere più a suo agio in questa situazione e nel recitare. Si muoveva con naturalezza come se fosse davvero un professore davanti ai suoi alunni, cosa che doveva fare anche Alaska, nonostante fosse ancora scossa dalle morti dei suoi compagni di questa avventura.

Iniziata la recita il primo ad essere interrogato fu proprio il presentatore che, nel l'eventuale ignoranza, ci avrebbe pensato Alaska a rispondere. Correttamente grazie alla risposta che le arrivò celata grazie all' In.

Prima di fare alcuna mossa Alaska aspettò la prima mossa del presentatore e si tenne pronta a dare la risposta corretta. Ed era tutto un fremito e speranzosa nel sentire scena muta da parte del fantasma interrogato.
 
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view post Posted on 6/4/2014, 14:42
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Uno spettacolo teatrale? E cosa vorresti che facessimo? Dovrei essere l'Amleto di turno che fa l'eroe disperato? Il cavaliere che sconfigge il mostro? Il protagonista vincente che riesce in tutto? Orma questo tipo di teatro è superato: non è rappresentando le fantasticherie di eroi che il teatro è diventato ciò che è diventato. Non ci possiamo limitare alla fantasia e a epiche scene di vittoria.
L'uomo rise, di una risata piena e profonda.
Tutto è teatro, non è necessario che si tratti di imprese epiche o storie di guerra, pensa, avevo in mente Aspettando Godot... - disse, quasi come se volesse giustificare se stesso.
Facciamo un po' di teatro realista. Rappresentiamo la vita di tutti i giorni: in fondo il mondo non è altro che un grande palcoscenico, e noi uomini semplici attori?
Avanti su! Allora... io che sono vestito bene farò il professore, per esempio, di matematica. Reciteremo una lezione in classe. Poi tu, tu e tu farete le comparse. Andate a prendere qualche sedia e un paio di banchi.

Disse rivolgendosi al pubblico, mentre il presentatore rimaneva li fermo, ad assistere alla scena, divertito ma comunque all'erta.
Avrebbero quindi interpretato una normale interrogazione di matematica in cui sarebbero stati coinvolti tutti, pubblico e presentatore compresi, in un'assurda quanto suggestiva improvvisazione.
Quando Lawrance fece svolazzare il foglietto gran parte del pubblico andò totalmente nel panico: vi fu chi si nascondette sotto il sedile, chi sparì completamente e chi alzò la mano e rumoreggiò ritenendosi in grado di sostenere un interrogazione di matematica. Quando poi gli interrogati furono Alaska e il presentatore, un grosso boato di gente che esultava o malediceva Lawrance si fece vivo.
Oh-oh, ebbene ci sto, mio giovane amico! Participiamo a questa incredibile rappresentazione, ma attenzione, la matematica è difficile e i professori hanno molti nemici...
mentre parlava, dal pubblico, un "uomo" si alzò in piedi e gridò
HEI! IL PROFESSORE FA FAVORITISMI! STA USANDO L'IN PER AIUTARE LA RAGAZZA! ANDRO' A LAMENTARMI DA CHI DI DOVERE.
e se ne andò.
Non continuo, voglio vedere dove andremo a finire, vai Waitile =)
 
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Il piano di Lawrence stava avendo successo. L'intero pubblico si stava preparando per la recita, e la sua idea di suggerire le risposte alla ragazzina sembrava buona, quando all'improvviso qualcosa scombussolò i suoi piani. Un uomo si era alzato e aveva accusato il professore di essere un professore con preferenze:

HEI! IL PROFESSORE FA FAVORITISMI! STA USANDO L'IN PER AIUTARE LA RAGAZZA! ANDRO' A LAMENTARMI DA CHI DI DOVERE.

Poi se n'era andato. Lawrence strinse i denti lanciando maledizioni in lingua corrente, elfico e algebrica nei confronti di quel maledetto spettatore. Le basette commentarono:

Siamo fregati!

Ma l'intervento dell'uomo aveva dato la possibilità al professore di giocarsela forse meglio di prima. Lawrence raccolse la suggestione di ciò che era successo e rispose prontamente, indicando la direzione dell'uscita da cui l'uomo era appena passato:

Ottimo! Bravo! Quello si che ha capito lo spirito del teatro. Ecco signori, quello che avete appena visto è la rappresentazione di uno studente che, pur di evitare l'interrogazione, è disposto a inventarsi qualunque scusa.

Poi volse la schiena al pubblico, e fece qualche passo, muovendosi un po' intorno ad Alaska, come fosse un prestigiatore intorno al suo capello a cilindro, pronto a estrarre da un momento all'altro un coniglio.
E proseguì:

La matematica signori, è la più pericolosa delle invenzioni umane. Estremamente dannosa per se stessi e chi ci sta intorno, se non la si sa usare. Io recito un professore, per cui queste cose le so molto bene. Pensate che un semplice suggerimento possa salvarvi? Prendete esempio da quell'uomo invece: se non puoi affrontarla, devi scappare. E io non vi fermerò e non ve lo impedirò. Avanti allora! Se qualcuno vuole lasciare il teatro per non essere interrogato, può andarsene, ma sappiate che quelli che resteranno troveranno un pare più duro dei loro denti.

Lawrence si avvicinò ad Alaska, e le sussurrò una cosa nell'orecchio:

Stai al gioco...

E poi subito si rivolse di nuovo al pubblico e al presentatore:

Vedete il suo volto? Sta per scoppiare in lacrime, e quello che le ho detto era solo una piccola,piccolissima domanda. Questa ragazza non può far altro che scappare in lacrime, e voi forse, dovreste fare lo stesso.

Lawrence si avvicinò alla lastra che Alaska aveva creato per usarla come lavagna ed, estratta la penna, disegnò un paio di grafici di funzioni su di essa, molto complessi:

Le vedete queste? Si chiamano funzioni, perché devono funzionare. E non credo che qui qualcuno sarebbe in grado di farlo. Io vi sto offrendo la possibilità di evitare tutto ciò: andatevene; portate al suo apice massimo la tragedia. Vale anche per te presentatore. Puoi andartene, se non te la senti.

Lawrence si mise a braccia conserte e si appoggiò alla "lavagna". Le basette intanto si complimentavano con lui:

Geniale! Ecco perché sei tu il capo. Hai approfittato della situazione per spingerli ad andarsene. Se saranno così allocchi da togliersi di torno per conto proprio, li avremo sconfitti senza combattere. Ecco un buon esempio di "Come usare il cervello"
 
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view post Posted on 8/4/2014, 10:33
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Il piano di Lawrence stava facendo cilecca in quanto qualcuno dal pubblico si accorse del trucchetto dell'In che serviva ad aiutare Alaska a calarsi nella sua parte di studentessa modello.
Fu in quel momento che la ragazza ringraziò di non essersi esposta con l'idea che le era balenata per la testa qualche istante prima. Idea nel proporre agli interrogati che chi avesse risposto sbagliato avrebbe dovuto subire un colpo più o meno forte e/o mortale a seconda della risposta data.

L'uomo dopo aver rivelato a tutti quanti il trucchetto, si alzò dal suo posto e se ne andò.

Alaska cadde nel panico. Erano stati scoperti, cosa mai avrebbero potuto combinare?
Lawrence invece non perse speranza ne coraggio e neppure l'occasione di giocarsi il tutto a suo favore.

(-Ottimo! Bravo! Quello si che ha capito lo spirito del teatro. Ecco signori, quello che avete appena visto è la rappresentazione di uno studente che, pur di evitare l'interrogazione, è disposto a inventarsi qualunque scusa.
La matematica signori, è la più pericolosa delle invenzioni umane. Estremamente dannosa per se stessi e chi ci sta intorno, se non la si sa usare. Io recito un professore, per cui queste cose le so molto bene. Pensate che un semplice suggerimento possa salvarvi? Prendete esempio da quell'uomo invece: se non puoi affrontarla, devi scappare. E io non vi fermerò e non ve lo impedirò. Avanti allora! Se qualcuno vuole lasciare il teatro per non essere interrogato, può andarsene, ma sappiate che quelli che resteranno troveranno un pare più duro dei loro denti.-)

Nel frattempo si era avvicinato ad Alaska (-Stai al gioco...-) le sussurrò e la ragazza non fece un minimo cenno di risposta per cercare di non far capire a tutti che si stavano mettendo d'accordo su qualcosa.

(-Vedete il suo volto? Sta per scoppiare in lacrime, e quello che le ho detto era solo una piccola,piccolissima domanda. Questa ragazza non può far altro che scappare in lacrime, e voi forse, dovreste fare lo stesso.-)

Disse poi rivolto al pubblico.
Alaska capì di dover piangere per stare al gioco. Non era un'attrice, non sapeva quindi piangere a comando, ma avendo di suo la lacrima facile, e trovandosi in quella situazione, non ci mise che mezzo secondo per scoppiare in un lieve pianto.
Nel frattempo il professore iniziò a fare e spiegare le funzioni.
Poi lanciò una sfida al presentatore. Se non se la sentiva di rispondere poteva andarsene dalla scena teatrale.
E per quanto riguardasse lei?
A Neo Green Life la matematica era quasi una sconosciuta. Che cosa poteva mai fare senza le risposte pronte?
 
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view post Posted on 11/4/2014, 16:58
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La grande recita aveva sorbito esattamente l'effetto desiderato: uno ad uno tutti i presenti cominciarono ad addurre spiegazioni illogiche riguardo alla loro preparazione o a tirare fuori giustifiche campate in aria che li sollevasse dall'interrogazione.
Era fatta.
Il presentatore fissò i due per poco, fece un piccolo inchino ed indietreggiò, chiaramente intenzionato ad andarsene.
Così i due ragazzi rimasero soli sul palco, il teatro completamente vuoto, l'aura opprimente che tante entità scaturivano sembrava completamente estinta.
I due poterono quindi godersi i risultati delle loro azioni.
D'un tratto sentirono applaudire dal fondo del teatro e da uno dei tanti sedili in penombra, in maniera del tutto scenica, un uomo, evidentemente non del tutto uomo, si alzò e disse con voce calma
Io ho studiato.
Fatto ciò iniziò ad avvicinarsi al palco, per poi salire.
Era un giovane strano, capelli bruni, occhi castani ed intensi, aveva l'aria sveglia ed
emanava un'aura decisamente autoritevole.
Sono il capoclasse. Voglio farmi interrogare con la ragazza, nel caso io prenda un voto più alto del suo vi ucciderò.
Lo so, è totalmente insensato ai fini della trama, tuttavia state spodestando la mia compagnia teatrale, quindi mi importa poco della coerenza.

L'uomo attivò l'In (non si preoccupò minimamente di nasconderlo) e attese una risposta da parte dei due ragazzi.
 
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view post Posted on 11/4/2014, 20:50
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Il piano del professore aveva avuto successo. Lawrence guardava con sguardo altezzoso, ma venato di soddisfazione, tutti i fantasmi lentamente alzarsi e abbandonare il teatro. Era riuscito a liberarsi di tutti gli spettatori in un colpo solo, grazie anche all'aiuto della ragazzina. Persino il presentatore aveva preferito defilarsi, dopo essersi inchinato di fronte al professore e la sua "studentessa".
Sembrava che ce l'avessero fatta, quando sentirono un uomo applaudire dal pubblico. A quanto pareva, qualcuno era rimasto. Il "capoclasse" si era offerto volontario per essere interrogato. Lawrence accennò un sorrisetto, ma le basette intervennero nel flusso dei suoi pensieri:

Hai letto la mente della ragazzina no? A parte un sacco di pensieri adolescenziali su un ragazzo biondo, non c'è niente che la possa aiutare a superare un'interrogazione, figuriamoci una tua interrogazione!

Lawrence inarcò un sopracciglio. Nonostante il pessimismo delle basette, aveva ancora un'idea. Volse la testa verso Alaska, e ammiccò.
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Poi inforcò gli occhiali, e allo stesso tempo attivò il Gyo. Non gli era piaciuto per niente che l'avversario non avesse tentato di mascherare il suo nen.
Poi camminò verso il "capoclasse", con molta calma, applaudendo:

Prima ci hai regalato un applauso, ma dovremmo essere noi a doverlo fare a te. Forse non hai capito quale fosse il vero scopo di tutto ciò, di come tutto fosse stato a regola d'arte mascherato. Perché in fondo è di questo parliamo: teatro, arte, le due cose corrispondono.

Poi volse le spalle e si diresse verso la "lavagna", continuando a parlare:

Perché credi che abbia scelto proprio di simulare un'interrogazione di matematica? E' probabilmente la materia più ostica, per chiunque. L'ho fatto per testare, per vedere chi avrebbe accettato. Ci vuole coraggio, se si vuole conoscere il mondo, e la maggior parte del pubblico non l'ha dimostrato.
Il teatro è illusione, l'illusione era l'interrogazione, perché solo affrontandola si può imparare qualcosa. Questa non era una tragedia, era una storia d'eroi, quelli di cui parlavo e prendevo in giro all'inizio, perché se si ha la forza di provarci, tutti possiamo fare qualcosa di grande.


Quando fu a un passo dalla lavagna, tirò fuori la penna, e di nuovo si rivolse ad Alaska e all'altro uomo, iniziando a scrivere qualcosa alla lavagna:

Se la tua compagnia si è defilata, è perché non ha avuto il coraggio di affrontarmi, e per questo non va biasimata, ma neanche omaggiata. Tu invece, così come la ragazzina, che è rimasta nonostante sarebbe stata sicuramente interrogata, sei ancora qui, e meritate un premio. Mettetevi seduti: oggi non interrogo; oggi spiego

E detto questo scrisse alla lavagna le equazioni di due circonferenze, facendo vedere che per trovare i punti d'intersezione si poteva agilmente trovare la retta passante per quei punti sottraendo le due circonferenze e poi mettendola a sistema con una delle due, semplificando di molto i conti che in genere mettono in crisi gli studenti.
 
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Sembrava che il piano stesse procedendo al meglio. La sala si era completamente svuotata, quando improvvisamente qualcosa rovinò il piano. Applausi.
Si iniziarono ad udire applausi dal fondo del teatro ed un uomo, rimasto finora in penombra, si fece notare e con voce calma e per niente rassicurante per Alaska, disse di avere studiato e quindi di sentirsi pronto ad ogni eventuale domanda. Si avvicinò poi al palco abbandonando così la propria postazione. Una volta arrivato vicino i due Hunter, la ragazza notò subito che aveva un' aria sveglia e pareva un tipo abbastanza comune. Ma lo sguardo sveglio e spigliato la preoccuparono non poco. Doveva essere in gamba ed intelligente, almeno di un bel po' di più rispetto a lei, che mostrava un aria alquanto perplessa e pure assonnata, altro che da secchiona...!

(-Sono il capoclasse. Voglio farmi interrogare con la ragazza, nel caso io prenda un voto più alto del suo vi ucciderò.
Lo so, è totalmente insensato ai fini della trama, tuttavia state spodestando la mia compagnia teatrale, quindi mi importa poco della coerenza.-)
Attivò poi lIn.

Alaska trattene la sua preoccupazione. O per lo meno ci provò. E con scarso successo dal momento che Lawrence, almeno da come la guardò, parve capire che Alaska non sarebbe stata in grado di essere la secchiona di turno ne tanto meno di riuscire in una interrogazione sulla matematica.
L'uomo Cercò quindi con uno sguardo di tranquillizzarla e poi si recò verso il "capoclasse".
E nuovamente cambiò abilmente piano. Si congratulò con i due improvvisati studenti modello, gli unici ad essere rimasti a teatro. E per premiarli decise appunto di cambiare strategia. Niente più interrogazioni ma ora avrebbe svolto una normale lezione di teoria.

Sulla lavagna di ghiaccio iniziò a scrivere qualcosa che Alaska ricondusse subito a delle equazioni. Almeno fino a li riusciva a capirci qualcosa...si... Fino a li...
 
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...se la tua compagnia si è defilata, è perché non ha avuto il coraggio di affrontarmi, e per questo non va biasimata, ma neanche omaggiata. Tu invece, così come la ragazzina, che è rimasta nonostante sarebbe stata sicuramente interrogata, sei ancora qui, e meritate un premio. Mettetevi seduti: oggi non interrogo; oggi spiego
L'uomo fissò per un poco il professore che, con abile mossa, era riuscito a scansare la sfida proposta e prese a spiegare.
Spiegare cosa? La domanda che tormentava il capoclasse era questa.
Non avrebbe avuto senso tenere una vera spiegazione, ma pareva esser questo l'obbiettivo del professore.
L'uomo cominciò a scrivere qualcosa sulla lavagna. Effettivamente non si era detto da nessuna parte che fosse necessario combattere e quindi l'opera pareva proseguire per il meglio sebbene l'irritazione cresceva.
Comunque sia, per quanto fosse statica la situazione, quello che sembrava il capo della compagnia teatrale decise di attendere e osservare cosa sarebbe accaduto.
D'altronde si trattava pur sempre di uno spettacolo, avrebbe dovuto rispettarne i canoni si avesse voluto finire e per l'uomo attendere era vantaggioso.
Ultimo turno, dopo di che o la quest finisce o si combatte.
 
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