La paura era palpabile, soprattutto da parte di Kazunari e anche questo lo aveva indotto per un approccio più diplomatico, le cose andarono per il meglio ma nonostante questo le parole di Ragnarok gli diedero da pensare, forse poteva ottenere molto più che il libero passaggio. Lord Lucyan Virayes...si, la Strega mi ha parlato molto di te, così come degli altri che ti seguono...una piccola creatura arrogante, disposta ad abbandonare anche i suoi stessi familiari per motivi noti solo a lui. Ed ora, Lord Lucyan Virayes, ti riappropri di un titolo che avevi abbandonato da tempo per giungere al mio cospetto...la tua richiesta è priva di significato. Il passaggio è aperto. Se mi affrontaste e mi sconfiggeste, Valhalla imploderebbe su se stessa, e la porta verso il piano dei Sublimi si spalancherebbe per voi. Ma dal momento che avete sconfitto l'Incubo rinchiuso qui, potete proseguire, io non ve lo impedirò. L'unico mio obbiettivo è proteggere la Dea e quel che resta del mio mondo. Andate se lo desiderate. In quel momento ricordò il racconto di Kazunari e nell'ascoltare Ragnarok un po' rivide se stesso, un potere enorme confinato da terzi nell'egoistico tentativo di controllarlo. La strega non ti ha parlato delle mie ragioni? Un vero peccato ma sono sicuro che le conosci molto bene! Io non ho abbandonato niente, quelle persone nulla erano per me e nulla sono rimaste, solo esseri che cercavano di limitarmi! Io voglio essere libero, per tutta la vita mi hanno controllato, prima Yeyasu impedendo ai miei poteri di venire pienamente a galla e poi l'amore mi ha stregato facendomi divenire un patetico ragazzino! Per cosa poi? Per niente, era tutto un'illusione, tutto un teatro orchestrato perché i miei ricordi non rivivessero! Adesso sono tornati e so che che cosa sono, una bestia in gabbia che continua a dibattersi cercando di romperla e tu non sei diverso da me, sei stato evocato qui nel vano tentativo di essere asservito ma sembra che non ti abbiano definitivamente domato, voi dovreste essere i primi a voler porre fine a questo paradosso eppure vi ponete come ostacoli contro di noi! Lucyan non continuò il discorso e proseguì il cammino in attesa del prossimo avversario che gli si sarebbe parato davanti. Umani o mostri alla fine siamo tutti uguali, il coraggio di ribellarsi davvero ci manca...essere dominati è nella nostra natura nonostante ogni giorno ci dibattiamo per impedirlo! Forse solo perché una volta che si è davvero liberi alla fine non rimane più nulla che ci spinga ad andare avanti...
Ragnarok non prese affatto bene le parole di Lucyan. Virayes aveva perfettamente ragione, ma l'essere paragonato ad una bestia in gabbia non aveva sortito l'effetto sperato. Mentre il gruppo si allontanava, infatti, il Sublime rilasciò tutta la propria aura, fuori di sè dalla rabbia. L'aura di Ragnarok era oltre ogni previsione, infuriata, contorta, irata e incredibilmente malvagia. Il potere che fino a quel momento aveva celato uscì fuori d'un colpo. La creatura, tuttavia, non attaccò. Con voce irata e terribile parlò a Lucyan. Della cortesia con cui finora si era ammantato non era rimasta nemmeno l'ombra.
Come osi, mortale? Io, Ragnarok, il Sublime del pentimento sarei nient'altro che nella tua medesima situazione? Una bestia in gabbia! Se non dovessi difendere ad ogni costo il trono della dea la tua testa a quest'ora sarebbe già rotolata sul pavimento. Non sarò io ad ammazzarti, Lord Lucyan Virayes, ma lo faranno i miei servi. Ratio, Passio, Volo, distruggete questi miserabili!
La temperatura calò bruscamente, mentre un sottile strato di ghiaccio ricopreva in battito di ciglia tutta Valhalla. Nella volta celeste si aprì una crepa e da lì uscirono gli esseri richiamati da Ragnarok. Ratio, Volo e Passio, i tre draghi di Valhalla. Ognuno dei tre mostri aveva in sé una parte dell'aura di Kokuryu, ma la loro forza totale era fuori scala. Erano grandi ciascuno una quindicina di metri, ma Ratio era grande almeno il doppio. I tre draghi ruggirono all'unisono, seguendo i comandi di Ragnarok. A velocità disumana, iniziarono a volare verso il gruppo. Kazunari si riscosse per primo:
Correte! Forse facciamo in tempo a scappare da qui!
Avete due possibilità. Potete affrontare Passio, Ratio e Volo oppure scappare da Valhalla e dirigervi verso il prossimo stage. L'unica differenza è che se rifiutate il combattimento non potrete più passare da Valhalla se eventualmente desideraste cambiare strada o dirigervi nuovamente al piano terra. Nel secondo caso, tuttavia, Ratio Volo e Passio potrebbero tornare più avanti come avversari obbligatori, anche se non necessariamente.
Se scegliete di non affrontarli, limitatevi a postare sino al superamento del cancello di Valhalla, che si chiuderebbe dietro di voi, rinchiudendo Ratio, Volo e Passio, nonché Ragnarok, a Valhalla.
?Dati Anagrafici: .: Nome: Volo e Passio .: Età: // .: Descrizione personaggio: Passio e Volo sono i Vassalli di Ratio, creati a suo immagine e somiglianza e nutriti del suo stesso sangue. Insieme, sono conosciuti come gli Araldi di Lindzei, il loro antico creatore e signore.
Passio e Volo, in quanto vassalli di Ratio, sono in grado di attingere all'energia della quinta dimensione, ma in modo minore rispetto al loro signore. Il loro dominio del regno infernale è limitato, ed essi non sono in grado di attraversare il cancello volontariamente. Possono tuttavia proteggersi ammantandosi di potere oscuro, ma solo parzialmente. Passio è dunque costantemente immune agli attacchi legati ai poteri Hatsu, ma triplica ogni danno subito fisicamente, mentre Volo subisce triplicati i danni attraverso gli Hatsu ma è completamente immune agli attacchi fisici. Entrambi, inoltre, non subiscono danni da percentuale. Se Ratio è in campo con almeno uno dei due vassalli, tale immunità passa anche a lui.
Costo: //
Paradigma decaduto
Per un turno, Passio e Volo condividano ognuno le immunità dell'altro, smorzando (riduzione ad un decimo) qualsiasi effetto li bersagli. Le immunità, naturalmente, non hanno efficacia durante Paradigma decaduto.
Costo: 999 Aura. Utilizzabile massimo tre volte.
Misticismo vassallare
Se un attacco bersaglia direttamente Ratio, o Passio o Volo possono scegliere di subirlo al posto suo. Attraverso Misticismo vassallare, inoltre, ad ogni turno Ratio recupera la metà del danno subito precedentemente.
Costo: 300 Aura ad utilizzo.
Legame Simbiotico
Finché Passio e Volo sono entrambi in vita, ogni loro attacco ignora la metà della difesa avversaria e le fasi difensive di entrambi sono duplicate. In aggiunta, recuperano entrambi ad ogni turno la differenza fra le loro vite residue.
Costo: ///
Se uno dei due muore, il restante subisce un danno alla vita del 10% a turno, e Ratio subisce la metà di tale danno.
Costo: 333 a turno.
Venerazione di Lindzei
Ratio e Volo eseguono un attacco combinato, lanciando ai nemici un raggio di plasma in grado di ferirli gravemente. Il plasma inoltre viene potenziato dalla quantità di Energia della Quinta dimensione in possesso del nemico. Il danno viene raddoppiato per ogni 10 Punti.
Attacco: Forza x 2,5 Se solo uno dei due è in vita: Forza x 2
Questo attacco non può essere annullato o nullificato tramite alcuna tecnica.
Voi andate avanti... Disse agli altri, si aspettava bene una reazione simile, le parole che aveva usato forse erano state troppo brutali ma gli avevano confermato una cosa: aveva pienamente ragione su Ragnarok, adesso doveva solo trovare il modo di calmarlo e convincerlo ad aiutarli a sconfiggere la strega. Come osi, mortale? Io, Ragnarok, il Sublime del pentimento sarei nient'altro che nella tua medesima situazione? Una bestia in gabbia! Se non dovessi difendere ad ogni costo il trono della dea la tua testa a quest'ora sarebbe già rotolata sul pavimento. Non sarò io ad ammazzarti, Lord Lucyan Virayes, ma lo faranno i miei servi. Ratio, Passio, Volo, distruggete questi miserabili! Lucyan abbassò lo sguardo mentre dalla volta celeste si aprivano degli squarci dimensionali dai quali comparvero dei nuovi e potentissimi nemici, la loro aura era enorme, Lucyan non aveva alcuna possibilità ma in quel momento non fece altro che vedere se stesso, la stessa reazione, la rabbia. Anche lui l'aveva provata ma non potendo distruggere il proprio nemico aveva optato per la fuga, Ragnarok era diverso, lui era potente. Correte! Forse facciamo in tempo a scappare da qui! Si, voi andate pure! Darkness Stream! L'aura di Lucyan si intrise di oscurità e mise una piccola fiammella su Marvin per poter riteletrasportarsi in seguito da lui e sfuggire ai mostri se ve ne fosse stato bisogno o ancora meglio per ritrovarli. Meteor! Una coltre di aura nera lo avvolse permettendogli di volare ad una velocità paragonabile alla luce contro Ragnarok toccandolo e trasportandolo insieme a lui grazie a un portale nella Dark Dimension; lo stesso luogo dove Lucyan si era rinchiuso per tanto tempo e dove i suoi ricordi fasulli, corrosi dall'aura nera, si erano dissolti.
Avevi ragione, tu sei molto diverso da me! Io ero debole e per questo mi rinchiusi qui, ma tu sei forte, molto più forte di quanto io possa anche solo immaginare! Eppure perché qualcuno potente come te ha dei doveri? Doveri verso chi? Verso che cosa? Chi o cosa può averti imposto di stare a guardia di quel trono? Poi si inginocchio di fronte al sublime con la testa rivolta verso il basso e assumendo un tono molto più rispettoso. Per questo vi chiedo umilmente di divenire vostro servo nella speranza che la mia forza possa esservi utile! Edea vi ha confinato qui, ho visto cosa è successo, per la vanità degli uomini esseri superiori come voi si trovano qui! Il mio desiderio non è aiutarvi, perché di aiuto creature come voi non hanno bisogno, ma solo di potervi servire in quanto aventi obbiettivi comuni! Desiderate la libertà Ragnarok? Di non dover difendere più alcun trono? Solo con la morte di Edea questo sarà possibile, noi siamo qui per sopravvivere e solo uccidendola potremo andarcene vivi! Mi accetterete dunque come vostro servo? Nella speranza di aver compreso Ragnarok Lucyan stava mettendo in gioco la propria vita, non per raggirarlo, i suoi motivi erano ben più nobili...
Mi aspetto che questo turno postiate tutti, per cortesia. Sono successe un sacco di cose e vorrei che le descriveste.
Lucyan, che evidentemente non aveva ancora rinunciato a portare Ragnarok dalla sua parte, non scappò come gli altri dal Sublime e dai suoi tre alleati, ma, anzi, decise di tentare un ultimo approccio. Utilizzata la Darnkess Stream e attaccata una fiammella a Marvin per poter fuggire in sicurezza in caso la cosa non funzionasse, trasportò Ragnarok nella Dark Dimension, un luogo completamente corroso dalle fiamme nere. Lord Lucyan Virayes, abbandonato per un attimo l'orgoglio, si inchinò a Ragnarok, dicendo:
...Per questo vi chiedo umilmente di divenire vostro servo nella speranza che la mia forza possa esservi utile! Edea vi ha confinato qui, ho visto cosa è successo, per la vanità degli uomini esseri superiori come voi si trovano qui! Il mio desiderio non è aiutarvi, perché di aiuto creature come voi non hanno bisogno, ma solo di potervi servire in quanto aventi obbiettivi comuni! Desiderate la libertà Ragnarok? Di non dover difendere più alcun trono? Solo con la morte di Edea questo sarà possibile, noi siamo qui per sopravvivere e solo uccidendola potremo andarcene vivi! Mi accetterete dunque come vostro servo?
Lucyan attese, evidentemente credendo che il Sublime lo stesse ascoltando. Ma Ragnarok non lo aveva nemmeno calcolato. Sconvolto, forse dalla paura o forse più probabilmente dall'ira, si stava guardando intorno, mentre la sua aura montava di collera a malapena repressa. Una collera mista a malinconia, cordoglio e perdita. Ragnarok si girò di scatto verso Lucyan, e per la prima volta rilasciò davvero tutto il proprio potere, attivando Vuoto del Caos. Il corpo di Ragnarok raddoppio letteralmente le proprie dimensioni, circondato da un'aura maligna, l'Energia del Caos. Anche la voce di Ragnarok era più profonda e sibilante.
Come...come osi? Io ti ammazzo, maledetto miserabile verme. Dov'è la dea? La mia dea? Il suo trono...Valhalla...io devo proteggere la dea! E tu non me lo impedirai, Lord Lucyan Virayes, la dea che ci ha creati non può rimanere indifesa! Hai osato strapparmi alla mia casa, alle vestigia del mio mondo e tutto ciò che ho, e solo per questa farsa! Morirai!
Le fiamme che circondavano Ragnarok scomparvero, mentre venivano esiliate nel vuoto. Poi, Ragnarok fece qualcosa di inaspettato. Caricò il proprio braccio sinistro con il Kou, e si colpì al cuore, trapassandolo e morendo sul colpo. Se per qualche secondo parve che il Sublime avesse deciso di suicidarsi, inspiegabilmente ritornò in vita, molto più potente di prima. Il corpo di Ragnarok crebbe a dismisura, centuplicando le proprie dimensioni. Ora era immensamente potente, grande e pericoloso.
Rabbia, sempre di più cresceva nel corpo del Sublime che sentendosi preso e in giro e umiliato da un mortale quasi non riusciva più a ragionare razionalmente, la psiche dell'essere ormai era palese e ogni frase, ogni parola di Lucyan era stata studiata per riuscire a sviscerarne i tratti per quanto possibile in quel breve lasso di tempo ma ormai era il momento di scoprire se questi avesse commesso un errore oppure tutto sarebbe filato liscio. E' la prima volta da tanto tempo che affronto qualcuno più potente di me, tutta questa inattività aveva davvero impigrito il mio cervello, grazie Ragnarok, ti ringrazierò offrendoti un barlume di speranza nel tentativo di ridarti la pace che brami! Rimase in ginocchio e in silenzio per qualche secondo ascoltando lo sproloquio di Ragnarok, l'ultimo tassello di un meraviglioso puzzle che finalmente chiariva definitivamente il tutto, metteva in risalto l'immane disperazione dell'essere e la vuotezza dei suoi comportamenti che nient'altro erano se non un illogica e vana speranza che un qualcosa potesse cambiare senza agire. Accidia e nulla più, questo era il peccato che affliggeva Ragnarok, la consapevolezza dell'inutilità delle sue azioni e la mancanza di coraggio nell'agire e fare qualcosa; Lucyan sapeva che era questo che doveva cambiare, far leva su questi suoi sentimenti e spingerlo a fare qualcosa. Come...come osi? Io ti ammazzo, maledetto miserabile verme. Dov'è la dea? La mia dea? Il suo trono...Valhalla...io devo proteggere la dea! E tu non me lo impedirai, Lord Lucyan Virayes, la dea che ci ha creati non può rimanere indifesa! Hai osato strapparmi alla mia casa, alle vestigia del mio mondo e tutto ciò che ho, e solo per questa farsa! Morirai! Lucyan a testa bassa e in tono sommesso, ma sufficiente perché Ragnarok potesse sentirlo, proferì un verso in latino, un verso già pronunziato da Ragnarok la prima volta che lo vide ergersi nel cielo del Valhalla. Tuum fatum sequeris. Tuum sanctuarium affligeas! Poi il suo tono cambiò, si fece un po' più forte, quasi incoraggiante e velatamente speranzoso nel cercare di attirare l'attenzione del Sublime sulle sue parole anche se già era quasi sicuro che la citazione dei suoi versi avrebbe sortito un buon effetto. Voi non avete fallito Ragnarok, perché dite il contrario? Voi vegliate il suo trono spezzato ma io vi dico che non avete fallito, non ancora! Esiste un modo perché la Dea torni alla vita o piuttosto un modo perché ella non muoia! Il suo torno adesso era calmo, placido nel tentativo di dare l'idea che tutto ciò che stesse dicendo fosse veritiero ma le sue stesse parole sarebbero sembrate logiche e inattaccabili per i loro stessi contenuti. Quello in cui ci troviamo è un paradosso creato dalla strega Edea, la stessa strega che noi stiamo cercando disperatamente di raggiungere! Hai detto che ella ti ha detto tutto ciò che accadrà e dunque potrebbe sembrare che vi tratti come alleati ma io ho visto il passato, me lo hanno mostrato e so che ella ha il potere di tornare indietro e di distorcere lo spazio e il tempo, è così che ha creato questo paradosso temporale. Se per lei siete alleati perché non ha alleviato il tuo dolore impedendo la morte della Dea? Edea vi tratta al pari di schiavi! Lasciate che divenga un vostro servo, vi prego! Aiutatemi nel realizzare il vostro desiderio, aiutatemi a costringere Edea a distorcere ancora il tempo e a impedire che la Dea muoia, non avete ancora fallito mio signore... Il tono delle ultime parole era crescente senza esagerare, per non sembrare superbo, nel tentativo di smuovere l'animo di Ragnarok, era l'ultima occasione che aveva...
Il Sublime davanti a loro nella sua altezzosità. Come previsto, non accolse molto bene le parole di Lucyan.
-Lord Lucyan Virayes...si, la Strega mi ha parlato molto di te, così come degli altri che ti seguono...una piccola creatura arrogante, disposta ad abbandonare anche i suoi stessi familiari per motivi noti solo a lui. Ed ora, Lord Lucyan Virayes, ti riappropri di un titolo che avevi abbandonato da tempo per giungere al mio cospetto...la tua richiesta è priva di significato. Il passaggio è aperto. Se mi affrontaste e mi sconfiggeste, Valhalla imploderebbe su se stessa, e la porta verso il piano dei Sublimi si spalancherebbe per voi. Ma dal momento che avete sconfitto l'Incubo rinchiuso qui, potete proseguire, io non ve lo impedirò. L'unico mio obbiettivo è proteggere la Dea e quel che resta del mio mondo. Andate se lo desiderate.
La questione si era spostata sul personale. Avevano informazioni perfino sullo Zaoldyeck. Fratello che tuttavia evitava di pronunciare e presentarsi con quel cognome. Eppure Akira era stato chiaro.
*Qualcosa non va... quindi stavano aspettando anche lui? Non può essere una casualità...
La cosa fondamentale tuttavia era un'altra: potevano passare.
-La strega non ti ha parlato delle mie ragioni? Un vero peccato ma sono sicuro che le conosci molto bene! Io non ho abbandonato niente, quelle persone nulla erano per me e nulla sono rimaste, solo esseri che cercavano di limitarmi! Io voglio essere libero, per tutta la vita mi hanno controllato, prima Yeyasu impedendo ai miei poteri di venire pienamente a galla e poi l'amore mi ha stregato facendomi divenire un patetico ragazzino! Per cosa poi? Per niente, era tutto un'illusione, tutto un teatro orchestrato perché i miei ricordi non rivivessero! Adesso sono tornati e so che che cosa sono, una bestia in gabbia che continua a dibattersi cercando di romperla e tu non sei diverso da me, sei stato evocato qui nel vano tentativo di essere asservito ma sembra che non ti abbiano definitivamente domato, voi dovreste essere i primi a voler porre fine a questo paradosso eppure vi ponete come ostacoli contro di noi!
Lucyan azzardò troppo. Sembrava possedere anche diversi elementi riguardo quella strana storia.
*Che abbiano scoperto qualcosa durante la mia assenza?
Il gruppo si incamminò, ma il Sublime esplose nella sua ira. Un'aura senza eguali, senza fondo.
-Come osi, mortale? Io, Ragnarok, il Sublime del pentimento sarei nient'altro che nella tua medesima situazione? Una bestia in gabbia! Se non dovessi difendere ad ogni costo il trono della dea la tua testa a quest'ora sarebbe già rotolata sul pavimento. Non sarò io ad ammazzarti, Lord Lucyan Virayes, ma lo faranno i miei servi. Ratio, Passio, Volo, distruggete questi miserabili!
*Un combattimento... avevamo il consenso per proseguire... ok, non mi interessa. Combatterò.
Fece esplodere la sua aura di rimando. Tuttavia Lucyan si intromise, mentre Kazunari incitava alla fuga veloce.
-Voi andate avanti...
La temperatura calò tutto intorno mentre un sottile strato di ghiaccio si spargeva per la zona. Sopra di loro si aprì una crepa e uscirono tre diversi draghi. Due grandi e un terzo quasi il doppio dei rispettivi. Iniziarono a volare verso di loro. L'aura di Lucyan esplose in oscurità per la seconda volta. Si spostò con una velocità impercettibile e si fiondò su Ragnarok: entrambi sparirono.
*Ha intenzione di combattere da solo... in un altro luogo...
Non c'era altro da fare che seguire Kazunari. Dovevano andare avanti evitando i draghi e sperando che Lucyan facesse ritorno. Così Kodama si lanciò rapido dietro l'Orrore.
*Se la strana figura di questa Dea che il Sublime tanto venerava ora non è più in vita... perché deve proteggere il suo trono?... Qualcosa non mi torna...
Giunti dal potente signore del piano , Ragnarock , sorprendentemente non dovettero combattere per proseguire anzi il sublime lasciò loro libero il passaggio , la situazione si era stranamente evoluta a loro vantaggio , ma molto furbamente Lucian invece di seguire il consiglio di Kazunari ed avanzare preferì iniziare una discussione con il sublime mettendo a rischio la vita dell'intero gruppo per non si sa quale motivo
Zitto non ci sa stare quel tipo...
Tuttavia una volta scatenata la terribile furia del sublime se lo porto dietro in quel suo strano mondo di oscurità evitando così al Team di affrontare il nemico e di procedere , avanzando verso il portone per avanzare Grey disse
Spero per che torni , e magari anche integro
Ma ormai poco importava Lucian era andato ed adesso erano nuovamente rimasti in 4 pronti a continuare il loro viaggio
Il gruppo attraversò Valhalla, seguendo l'immensa aura che Ragnarok sprigionava. Il gruppo lo raggiunse presto: la creatura stava facendo la guardia al Santuario della dea, e lo proteggeva. Ragnarok non pareva ostile, o quanto meno, non pareva aver intenzione di attaccare nell'immediato momento. La belva, enorme, immensa, se ne stava li a proteggere il trono. Qualche attimo di esitazione, poi si inchinò in segno di rispetto e parlò Lord Lucyan Virayes vi chiede umilmente di poter passare senza inutili scontri! Dubito che possa funzionare. Possiamo farcela! Coraggio! Ovviamente il Sublime rispose bruscamente, per quanto fosse stato diplomatico, Marvin sapeva che non bastava così poco per evitare quello che pareva essere un inevitabile bagno di sangue. Lord Lucyan Virayes...si, la Strega mi ha parlato molto di te, così come degli altri che ti seguono...una piccola creatura arrogante, disposta ad abbandonare anche i suoi stessi familiari per motivi noti solo a lui. Ed ora, Lord Lucyan Virayes, ti riappropri di un titolo che avevi abbandonato da tempo per giungere al mio cospetto...la tua richiesta è priva di significato. Il passaggio è aperto. Se mi affrontaste e mi sconfiggeste, Valhalla imploderebbe su se stessa, e la porta verso il piano dei Sublimi si spalancherebbe per voi. Ma dal momento che avete sconfitto l'Incubo rinchiuso qui, potete proseguire, io non ve lo impedirò. L'unico mio obbiettivo è proteggere la Dea e quel che resta del mio mondo. Andate se lo desiderate. Una risposta che faceva ovviamente intendere il peggio se non fosse che Lucyan sorprese ancor più tutti con un mostrando a tutti quanto persino lui potesse essere accondiscendente nel trattare, e parve che toccò i giusti nervi La strega non ti ha parlato delle mie ragioni? Un vero peccato ma sono sicuro che le conosci molto bene! Io non ho abbandonato niente, quelle persone nulla erano per me e nulla sono rimaste, solo esseri che cercavano di limitarmi! Io voglio essere libero, per tutta la vita mi hanno controllato, prima Yeyasu impedendo ai miei poteri di venire pienamente a galla e poi l'amore mi ha stregato facendomi divenire un patetico ragazzino! Per cosa poi? Per niente, era tutto un'illusione, tutto un teatro orchestrato perché i miei ricordi non rivivessero! Adesso sono tornati e so che che cosa sono, una bestia in gabbia che continua a dibattersi cercando di romperla e tu non sei diverso da me, sei stato evocato qui nel vano tentativo di essere asservito ma sembra che non ti abbiano definitivamente domato, voi dovreste essere i primi a voler porre fine a questo paradosso eppure vi ponete come ostacoli contro di noi! e ancora fu pronta la risposta di Ragnarok, che adirato fece esplosere la sua aura Come osi, mortale? Io, Ragnarok, il Sublime del pentimento sarei nient'altro che nella tua medesima situazione? Una bestia in gabbia! Se non dovessi difendere ad ogni costo il trono della dea la tua testa a quest'ora sarebbe già rotolata sul pavimento. Non sarò io ad ammazzarti, Lord Lucyan Virayes, ma lo faranno i miei servi. Ratio, Passio, Volo, distruggete questi miserabili! La temperatura calò bruscamente, mentre un sottile strato di ghiaccio ricopreva in battito di ciglia tutta Valhalla. Nella volta celeste si aprì una crepa e da lì uscirono gli esseri richiamati da Ragnarok. Ratio, Volo e Passio, i tre draghi di Valhalla. Lucyan, non soddisfatto propriamente delle trattative, decise allora di prendere tempo facendo fuggire i suoi compagni Voi andate avanti... disse, per poi sparire assieme a Ragnarok nel suo mondo oscuro. Marvin, appena vide ciò che accadeva, sfruttando il potere del suo asciugamano, potenziò se stesso e Kazunari caumentando enormemente la loro velocità mentre, lasciando cadere pezzi di asciugaman,o formava varie copie atte a distrarre e confondere i nemici. In questo modo, sfruttando anche l'effetto a sorpresa, sperò nella buona riuscita della loro fuga.
Lord Lucyan Virayes ottiene "Esperite Ragnarok" Lord Lucyan Virayes ottiene il titolo "Guardiano di Valhalla". Lord Lucyan Virayes ottiene l'abilità "Path to Exile"
"Esperite Ragnarok": Consente di evocare Ragnarok per combattere al proprio fianco, ma una sola volta.
"Guardiano di Valhalla": In qualsiasi momento il gruppo può tornare a Valhalla, evitando così un combattimento troppo difficile oppure ottenendo facoltà di cambiare strada ad un bivio. Utilizzabile solo due volte.
"Path to Exile": Lucyan può esiliare l'avversario in una dimensione alternativa, ferendolo con il potere del Vuoto e avvelenandolo con l'Energia del Caos. Ad ogni turno di permanenza nel Vuoto l'avversario perde 10% della Vita Totale e accumula 10 Energia del Caos. Per ogni 10 di Energia del Caos la fase di Lucyan contro quel bersaglio aumenta del 30%.
Costo: 1000 Aura al turno. Utilizzabile da Lucyan una sola volta, e solo all'interno del Divertimento di Edea.
Ogni personaggio può avere in proprio possesso una sola Esperite. E' vietato scambiarsi Esperiti. Kazunari non può possedere alcuna Esperite.
La Dea è morta.
La dea era la sua vita. Un corpo fragile, freddo, e abbandonato su di un trono di cristallo. Eppure, in ogni gesto del bambino c'era amore. Amore e devozione. Attorno alla dea crescevano fiori meravigliosi, e il suo regno prosperava. Tutti erano felici della loro vita tranquilla, e Ragnarok stesso era felice a sua volta di essere stato scelto per servire la dea. Non avrebbe barattato il suo destino per nulla al mondo. Non gli importava se la dea non poteva muoversi, se non poteva rispondere alle sue invocazioni, se era muta. La fede superava ogni limitazione. Per Ragnarok, che la dea fosse meramente irraggiungibile non faceva altro che renderla ancora più assoluta...
La dea...è...?
No, è soltanto addormentata. Il suo corpo non si sta gretolando come semplice roccia corrosa dal vento e dalla pioggia, gli occhi della dea non sono pietrificati dal dolore, le sue guancie incavate non sono consumate dalla malattia, il freddo pungente delle sue mani è solo un'illusione. La dea, oh mia dea. Io sono Ragnarok.
La dea...è...?
Valhalla sta morendo, Ragnarok. Vorrei poterti parlare, mio amato custode. No, basta. Smetti di curarmi. Smetti di pregare. Le tue invocazioni mi annientano. Le tue preghiere mi straziano. Lasciami andare. Il trono è già vuoto, le mie membra non possono più occuparlo. Fermati. Parlami. Ascoltami. Non vedi che non è rimasto più nessuno...? Il gelo della morte consuma le tue carni, e ha già congelato il tuo cuore. Basta, vattene. Sono morta, e tu sei solo.
...Sono solo...?
No, mia dea. Finché ci sarete voi io non sarò mai solo. Il paradosso vi ha ferita, mia dea. Ma voi siete ancora qui. Io vi curerò. Nessun altro è sopravvisuto quando la dimensione è implosa, ma ci siamo noi, mia dea. Vi difenderò. Il vostro corpo è immobile. Sembra di giorno in giorno più trasparente, fragile, come se fosse di vetro. Ma presto vi sveglierete. Valhalla è la nostra casa.
...Sono solo...?
Si, mio custode. Il paradosso mi ha uccisa. I miei poteri sono stati insufficienti. Ho potuto salvare solo la nostra casa e il mio amato custode. Il mio unico figlio. Non piangere, Ragnarok. Il dolore consuma e acceca, non diventare uno di loro, ti prego. Io sono tua madre...io sono la dea. Ma la Dea è morta.
...Tuum fatum sequeris...
Ragnarok ascoltava le parole di Lucyan, mentre i ricordi della sua vita lo costringevano ad accettare una per una come vere le parole del suo nemico. Era vero. La dea era morta a causa del paradosso. Pian piano, il veleno di quel mondo l'aveva uccisa. E Ragnarok era rimasto solo. Se di questo dovesse incolpare Edea, non si era mai posto il problema. Aveva semplicemente sostituito il potere assoluto della dea con quello di Edea, ma senza mai smettere di venerare e amare sua madre. Valhalla sarebbe stata per sempre la sua casa. I secoli l'avevano consumato, e il Vuoto l'aveva trasformato, rendendolo più simile ai servi della strega di quanto non desiderasse ammettere.
Se il paradosso non esistesse la dea tornerebbe in vita...? Non ho ancora fallito?
Lentamente, come se si svegliasse da un brutto sogno, Ragnarok tornò ad essere il bambino di nove anni che era al momento della creazione del paradosso. Nel mondo d'oscurità di Lucyan non c'era più Ragnarok il Sublime, ma Ragnarok l'essere umano. Il bambino singhiozzava, allungando le mani come per accarezzare ancora il trono di cristallo che molti anni prima lui stesso aveva spezzato in uno scatto d'ira. Poi anche quella visione scomparve, mentre il corpo di Ragnarok mutava, diventando una cristallo rossastro non più grande del suo pugno. Una pietra magnifica, screziata di venature più scure. Esperite. Mentre Lucyan la raccoglieva, venne investito di tutti i ricordi del Sublime, e capì che il suo nemico l'aveva accettato. Ora, e fintantoché fosse stato lui a reggere l'Esperite, era Lucyan il Guardiano di Valhalla.
Stava lì in ginocchio in attesa del verdetto di Ragnarok, il suo sguardo divenne totalmente inespressivo, non pensava, normalmente avrebbe cercato una via di fuga ma la potenza del sublime era eccessiva, era inutile anche solo tentare di opporsi all'ineluttabile. Se il paradosso non esistesse la dea tornerebbe in vita...? Non ho ancora fallito? Non si mosse, come se non le avesse sentite ma ormai sapeva di avercela fatta, ancora una volta aveva vinto, ancora una volta era scampato da una situazione potenzialmente mortale. Il potere lo aveva impigrito ma la sensazione che aveva provato non era la stessa che provava fino a due anni prima trovandosi nelle stesse situazioni. Era cambiato, profondamente, i ricordi che aveva riottenuto lo avevano gettato nella totale disperazione che lentamente lo stava consumando. Ragnarok si trasformò in un esile bambino, nemmeno sembrava più tanto pericoloso e poi ancora il suo corpo si dissolse trasformandosi in una specie di gemma che cadde al suolo in attesa di essere raccolta. Lucyan si chinò per prenderla e lì la mente di Ragnarok si fuse con la sua, ne vide i ricordi, il suo dolore per la perdita della dea e di come Edea lo avesse abilmente manipolato per i propri fini. Che fossero streghe o umani poco differiva, nel manipolare qualcuno si agisce sempre allo stesso modo. La vittoria che aveva conseguito non lo rese felice, non sentiva nulla, solo riusciva a comprendere il dolore di Ragnarok, simile al suo, lo stesso continuare in un fallimentare sopravvivere nel quale ci si abbandona a delle illusioni rifiutando la verità. Lucyan sapeva chi era ma come Ragnarok che continuava a coltivare l'illusione che la Dea fosse viva, lui perseguiva la convinzione che la sua esistenza fosse reale pur sapendo di mentire a se stesso ogni giorno. Come Ragnarok anche lui di fronte alla verità aveva reagito lasciandosi divorare dalla rabbia eppure con ipocrisia aveva osato criticare il Sublime del Pentimento come se lui avesse una soluzione a tutto. Eppure gliel'aveva data, aveva dato a Ragnarok una speranza, quel momento lo invidiò perché c'era di vero in ciò che gli aveva detto, erano simili ma diversamente da Lucyan, Ragnarok non aveva fallito. Cazzo! Tirò un pugno nel terreno di quella landa oscura per la frustrazione, che cosa aveva lui? Aveva dato una ragione per continuare a qualcun altro e non riusciva a darla a se stesso? Si, era andato avanti per riunire il ragno e finalmente vendicarsi del mondo ma dopo aver visto la fallimentare esistenza di Ragnarok non riuscì a non porsi delle domande. La sua convinzione finalmente vacillò per porsi un nuovo obbiettivo, un qualcosa che gli desse a lungo la forza di andare avanti, non più mera e effimera vendetta che solo l'amaro in bocca alla fine gli avrebbe lasciato bensì dalla sua vendetta crear qualcosa di buono. Anche io non ho ancora fallito... Si rialzò con rinnovata speranza a si rimise al volto la propria maschera, sopprimendo le proprie emozioni ancora una volta, avrebbe cambiato le cose una volta per tutte e stavolta nessuno sarebbe riuscito a mettersi in mezzo. Dark Bringer! Utilizzò le sue abilità di trasformista per dare alla propria aura la forma di una spada, la alzò e sferrò un fendente verticale contro l'aria squarciando la parete dimensionale. Grazie Ragnarok, non ti deluderò! Sarò degno del titolo che mi hai dato! Vivrò ogni giorno per questo, perché le speranze di liberazione di coloro che ogni giorno vengono manipolati da egoisti uomini continuino a vivere! L'oscurità sul corpo di Marvin si staccò e da essa si aprì un portale di oscurità dal quale compariva una mano che con forza lo apriva passandovi attraverso, alle sue spalle si poteva vedere il mondo nel quale si era confrontato con Ragnarok. Era andato incontro alla morte e adesso era di ritorno dal mondo degli inferi, la fine di Lord Lucyan Virayes non era ancora giunta...
I quattro riuscirono a evitare lo scontro, muovendosi preventivamente e con velocità. L’uscita della città era superata. Con la coda dell’occhio notò i tre draghi congelarsi nel vuoto.
*Perché?
Smaterializzò il suo artiglio e ritornò in fase di Zetsu. Mentre si accertavano della situazione, da Marvin si staccò un lembo di oscurità che doveva essere stato applicato da Lucyan. Ne scaturì un portale dal quale una mano sbucò fuori. Si aprì la sua strada allargando il passaggio. Nessuno dei quattro era in stato di allerta. Quella era sicuramente la mano di Lucyan.
*Già di ritorno?
Lucyan attraversò lasciandosi dietro la visione di un paesaggio formato interamente da oscurità. La stessa del suo potere.
*Quindi non si sono spostati altrove… bensì lo ha portato in una sua dimensione specifica…
Guardò il ragazzo. Qualcosa gli diceva che era tornato da vincitore, ma non riusciva a spiegarsi quel breve lasso di tempo.
*Che sia legato a un diverso scorrere del tempo?
Presto avrebbero continuato la scalata. Presto avrebbe chiesto a Kazunari i dovuti aggiornamenti. E forse, presto, Lucyan avrebbe raccontato loro quanto successo.
Edea era ancora lontana ma la speranza era tornata. Tutti stavano facendo il massimo e anche se non lo ammettevano, ormai si sentivano in dovere di dare il meglio. Sia per la loro vita, sia per quella degli altri. I nuovi nemici che si sarebbe presentati avrebbero dovuto fronteggiare un team che se la stava cavando a discapito delle aspettative di molti. E molto probabilmente di Edea stessa.
La repentina fuga a cui furono costretti andò a buon fine, riuscirono infatti a percorrere una distanza sufficiente da non essere raggiunti dai tre esseri che erano rimasti fuori dal varco dimensionale creato da Lucyan. L'uscite della città era stata superata e ora il gruppo si era fermato a riprendere le forze e attendere Lucyan, quando il lembo di oscurità che fu applicato a Marvin si levò e si trasformò in un portale dal quale uscì lo stesso Lucyan, con fare alquanto vincitore. Che abbia vinto? Non so, credi che possa realmente aver vinto? Può essere? Rimarchevole Beh, lo chiedo direttamente a lui Ben tornato Lucyan, com'è andata? Se lo hai sconfitto, a occhi e croce direi che quello era l'essere più forte...se sei riuscito a fermare un mostro simile, probabilmente non avremo molti problemi in futuro. Disse, senza sapere quanto si sbagliava. Tuttavia, Lucyan aveva qualcosa di diverso. Forse l'atteggiamento, a Marvin tornarono in mente molti ricordi.
Erano riusciti a passare oltre il Valhalla i 3 draghi comparsi prima erano scomparsi insieme a Lucian e Ragnarock e non avevano idea di quando il loro compagno sarebbe tornato se sarebbe tornato , a quel punto non gli restava molto da fare e di conseguenza Grey si preparò subito a proseguire per distogliere l'attenzione dal compagno scomparso per evitare una eventuale ricaduta di Marvin Grey gli rivolse qualche parola
Allora Boos che ne dici se andiamo avanti?
Il tono di Grey anche se scherzoso nascondeva la preoccupazione del ragazzo poiché avevano perso un ottimo componente e come più volte gli era stato detto solo lavorando di squadra potevano farcela , di conseguenza difficilmente Lucian sarebbe sopravvissuto e probabilmente senza un compagno avrebbero trovato diverse difficoltà per procedere quando di colpo da un lembo di oscurità addosso a Marvin si aprì un varco da cui ne uscì un Lucian più tenebroso del solito , poco importava se era tornato aveva vinto , subito Marvin parlò all'amico in cerca di spiegazioni
Ben tornato Lucyan, com'è andata? Se lo hai sconfitto, a occhi e croce direi che quello era l'essere più forte...se sei riuscito a fermare un mostro simile, probabilmente non avremo molti problemi in futuro.
Marvin non aveva torto , superare un sublime da solo voleva dire che con Lucian al loro fianco vincere il gioco di Edea sarebbe stato semplice eppure Grey dubitava che le cose erano così semplici , ma la cosa più importante è che di certo non avevano battuto il più forte dei servi di Edea ma ci avrebbero pensato in seguito , a quel punto Grey si ricolse a Kazunari
Allora Kazu dove dobbiamo andare adesso?
E nel mentre salutava Kodama il compagno precedentemente perso
Tu invece che cosa hai fatto mentre ci siamo separati?Ci siamo allontanati per un poco e ti ritroviamo con un Sublime ed un Drago che vogliono ucciderti , non ti possiamo lasciare solo un momento a te
Uscì dal portale tra lo stupore generale dovuto all'incredibile impresa che questi aveva compiuto, era riuscito a sopravvivere ad un confronto con un sublime e questo sembrava aver rincuorato gli altri tre ma le cose non erano andate come si immaginavano. Dovrei illuderli? Dar loro coraggio millantando di averlo sconfitto? No, inutile, provocherei solo un rilassamento facendo lor credere di poter fare tutto da solo. D'altro canto nemmeno la verità sarebbe utile, per riuscire ad arrivare da Edea ho bisogno sia che siano convinti delle loro capacità ma al contempo concentrati. Ben tornato Lucyan, com'è andata? Se lo hai sconfitto, a occhi e croce direi che quello era l'essere più forte...se sei riuscito a fermare un mostro simile, probabilmente non avremo molti problemi in futuro. Aveva solo Marvin vicino, gli altri due erano un po' più distanti così gli mise la mano sulla spalla come a dargli una pacca, con un sorriso appena accennato si allontanò senza dire una parola. Allora Boos che ne dici se andiamo avanti? Concordo, prima che ne arrivino altri! Aveva preferito non dir loro nulla di come fossero realmente andate le cose, le loro stesse convinzioni li avrebbero portati avanti...