Quest 103: Extra Dimension

Pez stava per rigettarsi in quella mischia di gente che lo aveva attaccato quando sentì parlare qualcuno

Dove credi di andare?

Che domande a riprendere il libro no?

Ehi! Aspetta un momento.

Pez si guardò in torno ma non vide nessuno sul tetto con lui, né sotto di lui.

Oh cacchio. Ora anche io comincio a sentire le voci. Bene ci mancava solo questa. Ora posso togliere dalla lista delle cose da fare prima di morire “sentire strane voci nella testa”.

Improvvisamente Pez si ritovò come per magia all’interno di una strana arena. O almeno questa era l’idea che quel posto li diede nell’osservarlo.

Vicino a lui c’erano anche altre 3 persone, una dei quali era il ragazzo incontrato nella piazza della città, mentre difronte a loro vi era una quarta che dimostrava un atteggiamento pressoché ostile che dimostrò con una semplice frase detta con estrema sicurezza.

Rallegratevi, presto diventerete schiavi della mia signora...

Bene! altre buone notizie.

Penso che sia chiaro il da farsi! Dobbiamo eliminarlo! > Disse uno dei ragazzi che non conosceva, subito prima che si fiondasse all’attacco seguito a ruota da quello che aveva incontrato nella piazza.

Mi pare sensato.

Pez diede vita tramite il nen a Bulvux che andò ad attaccarsi sulla spalla sinistra del ragazzo,

Mi servono forza e velocità amico




Non appena Pez si sentì il corpo pervaso dall’energia datagli dalla creatura, mosse velocemente le mani per afferrare le sue due armi più fidate applicandovi lo sho per poter avere una maggiore potenza, per poi precipitarsi a sua volta ad attaccare quello strano tizio che voleva renderlo schiavo di qualcuno.



Questi due sembra che vogliano colpirlo frontalmente, quindi almeno uno deve pensare a colpirlo alle spalle, così da renderli le cose più difficili.

Pez cercò di portarsi dunque dietro al ragazzo con le pessime intenzioni, evitando di ripetere gli errori precedenti di non utilizzare un eventuale Gyo per verificare eventuali trappole da parte dell’avversario.



Per prima cosa avrebbe attaccato usando il tonfa con la canna da fuoco, stando ben attento a non mirare in un punto che sarebbe andato a colpire un suo alleato, nell’eventuale caso l’avversario riuscisse a schivare il colpo, per poi avvicinarsi e colpirlo con 5 veloci colpi alla schiena, sferrati con entrambe le estremità corte dei due tonfa(una dei quali e anche la canna da fuoco.) potenziando l’ultimo colpo con il ken.

Se tutto fosse andato a segno inoltre, avrebbe sicuramente attivato sul bersaglio il ciondolo che li avrebbe permesso di utilizzare il nuovo attacco che aveva pensato durante l’allenamento dell’En






Edited by =Gin= - 18/1/2014, 00:32

Il tizio minaccioso non sembrò preoccuparsi molto dei colpi subiti, visto che subito dopo averli incassati, con tono sicuro si rivolse ai quattro ragazzi

Vi mostrerò la paura! Extra Dimension: Word Nightmare!

Al suono di quelle parole, la mente di Pez fu come investita dalle immagini del suo passato di quando abitava ancora dai suoi genitori.

Rivide come se fosse stato uno spettatore, il momento in cui sua madre lo colpi alla spalla, lasciandoli per sempre una cicatrice indelebile.
Lo sguardo impaurito sulla sua faccia, quello da pazza della madre, il padre che nonostante le urla se ne stava seduto difronte alla televisione a bere birra o del vino da quattro soldi.

I suoni. Quella maledettissima musichetta del programma che il padre era solito guardare, gli stava ora rimbombando nella testa come se lui si trovasse in mezzo a 10 televisori e il volume fosse stato impostato sul massimo, unita alla voce squillante della madre in preda a un attacco d’ira.



Quando improvvisamente quelle orribili immagini scomparvero, il ragazzo non potè fare a meno di lasciar cadere il tonfa impugnato nella mano destra per potersi afferrare la spalla sinistra.

È stato orribile. Molto peggio di quando la sognavo ogni notte dopo la mia fuga di casa.

Deve essere stata opera sua. Altrimenti non mi spiego il perchè mi sia ricordato di una cosa che avevo deciso di dimenticare con tutto me stesso.

Pez raccolse da terra la propria arma, per poi riattaccarla alla cintola su cui era solito tenere le armi.

Mi servirò solo di questo, per adesso voglio solo far saltare la testa di quel maledetto.

Pez si rialzò dunque in piedi, e porgendo altri soldi alla sua creatura di nen le diede prima che gli altri facessero la loro mossa, il comando di intralciare come meglio poteva qualsiasi movimento e tentativo di difesa del ragazzo indicato .

Non appena ebbe inghiottito il pasto, la piccola creatura si precipitò come un lampo in direzione di Jinjuro



Pez si guardò velocemente intorno per controllare dove fossero gli altri ragazzi che stavano lottando insieme a lui, per muoversi in modo da non intralciarli, vedendo che solo il ragazzo incontrato nella piazza si trovava vicino a lui mentre gli altri due erano difronte a Jinjuro.

Bene, quindi se mi muovo così non ci saranno problemi.

Pez scattò così da arrivare a sinistra di Jinjuro, cercando di sparare dai tre ai quattro, sbagliando di proposito tre volte per distrarlo e convincerlo di avere una pessima mira, per poi avvicinarsi e attaccare con gran parte delle sue forze il nemico.

Il suo scopo era quello di portarsi il più vicino possibile a Jinjuro per poterli sferrare un potentissimo colpo usando la propria arma, allo stomaco, così tanto forte da farlo piegare su se stesso per vomitare l'anima, colpendo successivamente Jinjuro con la sua nuova tecnica.