Narrato Pensato Parlato Parlato da altri Nomi delle tecniche
Evan rispose alla domanda di Raul:
Le abilità hatsu variano da individuo ad individuo, quindi io non posso aiutarvi nello sviluppare la vostra. Createvi una stanza ed allenatevi al suo interno in modo da sviluppare la vostra abilità.
Io rimarrò nella stanza in cui vi ho insegnato le basi, per svolgere la mia routine giornaliera di tecniche avanzate. Se avete intenzione di entrare per pormi una domanda di qualsiasi genere, bussate tre volte alla porta ed attendete il mio "avanti". Se farete diversamente, non risponderò di eventuali danni alla vostra persona.
Ora andate, e fate in modo che questi giorni siano produttivi.-E così Raul fece:
Voglio che appaia una stanza enorme, per ora vuota, penserò dopo ad aggiungere altre coseSi materializzò una stanza. Raul aprì la porta, prima di attraversare la soglia disse:
Ci vediamo tra sette giorni, in bocca al lupo Sam!Entrò nella stanza, era molto grande.
Raul iniziò a ragionare.
Io appartengo alla categoria Hatsu Manipolazione...dovrò riuscire a sottomettere alla mia volontà qualcosa. Evan ha parlato di condizioni, immagino che più stringenti saranno queste condizioni e maggiore sarà il mio potereRaul pensò a cosa poter manipolare:
Immagino di poter manipolare potenzialmente qualunque cosa, animata o inanimata che sia, però ovviamente il grado di manipolazione e le possibilità varieranno in funzione delle condizioni, ma probabilmente anche della mia esperienza. Putroppo ho solo una settimana a mia disposizione.Raul passò un pò di tempo a ragionare. Nel mentre continuò ad allenarsi sulle basi del Nen, in particolar modo sul Ren.
Devo considerare il rapporto tra condizione ed effetto. Probabilmente manipolare oggetti sarà più semplice rispetto agli esseri viventi, ma bisogna valutarne anche l'utilità.A questo punto Raul iniziò a ragionare sulle due grandi possibilità, manipolazione di strutture inanimate o di strutture animate.
Per quanto riguarda le strutture inanimate probabilmente saranno poche le condizioni da soddisfare, e sarebbe anche più semplice, ma potrei realmente trarne vantaggio? Potrei manipolare un'arma particolare, come delle catene, in modo da poterle utilizzare al meglio....oppure potrei manipolare un determinato elemento, magari l'aria, in modo da poter creare delle trombe d'aria...ma no mi sembrano abbastanza astratte come coseA questo punto concentrò la sua attenzione sulla possibilità di manipolare esseri viventi.
La manipolazione è un qualcosa di generico, potrei assoggettare la volontà di un bersaglio, ma immagino che sia un qualcosa di difficile, probabilmente dovrei soddisfare delle condizioni molto difficili da realizzare, pertanto in situazioni di emergenza sarebbe molto difficile, oppure potrei manipolare qualche essere vivente diverso dall'avversario, magari un animale, ma anche qui non vedo una grande utilità...Potrei manipolare uno sciame d'api, moltissime api ma semplici da controllare....oh ma cosa sto pensando, sto solo sprecando tempoIn effetti Raul non sapeva che pesci pigliare. Fino a quando non gli venne in mente una cosa.
Aspetta un attimo...dovrei pensare a qualcosa che sia strettamente legato a me, o comunque qualcosa di cui io abbia esperienza...vediamo...Io sono sempre stato appassionato del corpo umano, sono cresciuto con l'idea di diventare un medico, ma poi ho cambiato idea...però mi è restata la passione per l'anatomia e per la fisiologia...ma comunque sarebbe sempre difficile manipolare un essere umano in così poco tempo....resterebbe comunque la sua volontà da assoggettare... Poi ebbe un'illuminazione.
Ma certo! non sta scritto da nessuna parte che io debba manipolare la sua volontà! E per di più non sta scritto da nessuna parte che io debba manipolare obbligatoriamente il corpo dell'avversarioPiano piano le idee di Raul si concretizzarono.
Dovrò manipolare i tessuti degli esseri viventi, i miei come quelli dell'avversario, senza però cambiare la volontà o il libero arbitrio. Controllerei qualcosa di specifico, senza compromettere l'intero organismo, ma allo stesso tempo non potrò incidere sulla volontà o sull'esperienza, pertanto in caso manipolassi me stesso dovrei comunque essere io a muovere il mio corpo, e in caso manipolassi parte del corpo dell'avversario non potrei impedire che egli si adatti alla variazione e impari a superare il problema...e allo stesso tempo io dovrei conoscere alla perfezione le strutture che intendo manipolare...bene sono quasi convinto.Raul decise di iniziare. Era abbastanza esperto sull'anatomia dell'uomo e degli animali, ma decise comunque di far apparire dei libri, in modo da consultarsi.
Non posso rischiare di provare prima su di me.....inizierò da un topo!!! Spero che non ci siano animalistiApparì un piccolo topolino, adeguato per iniziare.
Avendo solo una settimana potrò dedicarmi solo a qualche tessuto, quelli più utili per un'eventuale battaglia...Muscoli e terminazioni nervose...per potenziare il mio corpo e incidere sulla mia percezione dolorifica, ma anche su quella dell'avversario.E iniziò l'allenamento di Raul, il quale avvenne assieme ad uno studio approfondito sui libri di biologia, Raul non poteva permettersi di essere superficiale. Innanzitutto iniziò manipolando la massa muscolare dei topi da esperimento, successivamente provò a donare una forza esplosiva e momentanea a tali muscoli.
Dovette richiedere diversi topolini.
Apprese le basi, inizialmente gli esperimenti andarono malissimo, alcuni topolini morivano, altri restavano deformi, ma poi piano piano ottenne dei risultati.
Decise quindi di passare alle terminazioni nervose. Dopo lunghi e dolorosi (per i poveri topi) tentativi anche qui ottenne qualche risultato, la cavia provava più dolore del dovuto, infine tentò anche il contrario,ossia la desensibilizzazione, quando fu ultimata il topolino poteva ricevere colpi pazzeschi senza soffrire più di tanto. Infine tentò un'ultima cosa, provò ad agire sulle terminazioni in modo da sovvertire completamente gli stimoli percepiti, fu la parte più difficile, dopo numerosissimi fallimenti arrivò qualche risultato, il topo provava dolore ovunque, e per qualunque cosa.
Raul provò altre volte su altri topolini, in circa due giorni uccise una trentina di topolini, ma con un pò di pratica essi non morivano più.
Il terzo giorno passò al coniglio, molto simile al topo, i fallimenti furono minimi, per il cane lo stesso.
Il quarto giorno allargò il tiro, scelse la scimmia come cavia.
Inizialmente non fu semplice, ma al termine della giornata ottenne risultati sovraponibili a quelli degli altri animali.
Era giunto il momento di testare i suoi poteri su se stesso...
Si riposò la notte, e il mattino del quinto giorno si svegliò presto e iniziò.
Dovrò andarci cauto, corro il rischio di danneggiare il mio corpo!Inizialmente si dedicò ai muscoli, notò come fosse più semplice manipolare i tessuti del proprio organismo rispetto a quelli delle cavie da lui utilizzate. In poco tempo riuscì ad aumentare la propria massa muscolare (
Ipertrofia) , non solo, con un pò di pratica riuscì anche a scegliere quali fibre muscolari potenziare, tra quelle deputate alla produzione di forza, di velocità o di resistenza. Dopo si concentrò alla produzione di potenze esplosive per poco tempo (
Over Limits); questa applicazione non dava ancora i risultati previsti, probabilmente in futuro sarebbe riuscito a renderla ancora più potente.
Raul si esercitò ancora su queste applicazioni del proprio Hatsu, fino a che decise di passare al successivo tessuto, le terminazioni nervose.
Qui doveva provare sia le tecniche progettate per lui, che quelle progettate per gli avversari, al fine di avere un'idea sugli effetti.
Iniziò con il tentativo di ridurre la percezione dolorifica (
Ipoalgesia), sembrò funzionare, Raul si pizzicò la pelle, in modo da determinare dolore, e potè constatare come realmente percepisse meno il dolore.
Questo sarà molto utile in battaglia, in quanto non solo percependo meno dolore soffrirò di meno, ma verranno a meno tutte le risposte del mio organismo al dolore, che normalmente limitano le possibilità di movimento.Successivamente passò alla parte più dolorosa, ma necessaria per capire gli effetti che queste tecniche avrebbero avuto sull'avversario; ossia l'opposto della tecnica precedente, procedette sensibilizzando le proprie terminazioni nervose, abbassando pertanto la soglia del dolore. (
Iperalgesia) Raul effettuò lo stesso esercizio di prima, ossia si pizzicò la pelle, questo determinò un dolore esagerato, tale da paralizzare il braccio.
Questo sarà sicuramente molto utileInfine si esercitò sull'ultima tecnica fino ad ora ideata, con molta attenzione utilizzò il proprio nen per modificare la percezione del dolore da parte delle terminazioni, facendo in modo che qualunque stimolo determinasse dolore. (
Allodinia). Ci riuscì, e il risultato fu una stranissima sensazione dolorosa, infatti provò istantaneamente dolore ovunque, ma in particolar modo nelle zone a contatto con i vestiti, e nei piedi, era molto strano percepire dolore al posto del tatto, inoltre notò come percepisse dolore anche semplicemente muovendosi.
Questo limiterà notevolmente l'avversario, ma testiamolo meglio...Sacco da pugilato!Questo si materializzò.
Raul diede un pugno. Al contatto con il sacco percepì un dolore molto intenso, tale da limitarne il movimento.
Adesso proverò una combinazione...anche se so che me ne pentirò molto...Raul attivò la tecnica precedente (iperalgesia), con le terminazioni nervose coinvolte dall'altra tecnica (allodinia), il risultato fu eccezzionale. Il dolore provato dal tatto e dagli altri stimoli aumentò incredibilmente, portando Raul ad una sofferenza molto importante. Raul diede un altro pugno al sacco. Il dolore al momento del contatto fu tale da costringere il ragazzo a disattivare immediatamente le due tecniche, non solo, fu costretto anche a desensibilizzare le proprie terminazioni nervose.
E' stato necessario provare queste tecniche su di me, adesso so con certezza la loro utilità....certo che se volessi torturare una persona adesso saprei come fare, non ho mai provato un dolore tale in vita mia...Adesso visto il poco tempo a mia disposizione sarà meglio concentrarmi solo su questi tessuti, in futuro mi applicherò su altre tecniche...Dopo essersi riposato un pò per riprendersi dal dolore Raul riprese l'allenamento, il quale durò fino alla fine del sesto giorno.
In questo periodo si allenò su tutte le basi del Nen, e sul suo Hatsu, esercitandosi sia su se stesso che su cavie opportunamente richieste.
Complessivamente Raul era soddisfatto dei miglioramenti, adesso era in grado di padroneggiare meglio in Nen, con possibilità di restare in uno stato di Ren per diverso tempo, ma allo stesso tempo era riuscito a crearsi un prorio Hatsu, a suo parere molto versatile.
Alla fine del sesto giorno si riposò, e la mattina del settimo giorno uscì dalla propria stanza e si diresse verso quella di Evan.
Bussò ma non aprì la porta, disse:
Ho terminato l'allenamento!