Narrato, Parlato, Parlato Altri, Pensato
"Nen? E cosa mai sarà? Forse una nuova sostanza chimica?" pensò il Circense nella sua mente mentre un ragazzo dava ad ognuno delle strane pasticche.
Il ragazzo non ebba in tempo di capire che cosa stesse succendendo che ad uno ad un tutte le persone nella stanza "magicamente" scomparvero dopo aver ingerito la pillola.
"Che Succede? sono scomparsi!" pensò il circense stranito.
Ma prese un pò del suo coraggio e disse tra se e se:
"Ciò che non uccide, Fortifica!" e ingurgitò anche lui la strana pasticca.
Si sentì come se stesse fluttuando anzi no cadendo in un pozzo infinito finche si fermò lentamente e atterrò in una foresta nella quale erano segnati sette diversi sentieri. Osservò meglio e ognuno aveva un targhetta con un nome scritto.
"Eccolo!!!" Affermò stranito dal luogo in cui si trovava.
"Rowan, questo sarebbe il mio...... ma non posso tornare indietro ho fatto trenta ingerendo quella pasticca e farò trentuno riportando Alan indietro!" affermò con piena convinzione e si incamminò nel sentiero.
Camminando la foresta si aprì e in mezzo a pochi arberi quasi putrefatti, Il ragazzo vedeva, un casolare in condizioni pessime.
Decise lo stesso di entrarci così si avvicinò alla porta scricchiolante e la aprì.
All'interno il buio totale nè luce solare nè artificiale penetravano in quella casa diroccata. Il ragazzo Ispirò profondamente ed mise un piede all'interno e successivamente anche l'altro entrando definitivamente.
Non ebbe neanche il tempo di espirare che la porta si chiuse di colpo scomparendo e lasciando al suo posto un muro.
"PORCA MERDA"pensò il ragazzo scorgendo una luce che si espandeva dall'ipotetico centro del pavimento della stanza quadrangolare.
Lo strano spettacolo di luce durante questo moto perpetuo si ingrandiva fino a inghiottire tutto ciò che era presente nella stranza anche i muri scomparvero definitivamente lasciando Rowan in mezzo al nulla.
Il bianco lo circondava e guardandosi intorno disse:
"DANNATI LORO E LA LORO FOTTUTISSIMA PASTICCA! LO SAPEVO CHE NON DOVEVO INGERIRLA!." gridò, a squarciagola, mentre un eco ripeteva le sue parole.
Si diede due schiaffi e disse:
"NO! Devo restare calmo! calm down Rowan calm down...." ispirò ed espirò fino a calmarsi.
"Cosa si fa se sei in mezzo al nulla cosmico?"si domandò ma non ebbe il tempo di pensare ad un eventuale risposta che, a una distanza di circa 10 metri molto approssimativi, nel nulla si materializzò una porta e uscì un Orso in camicia gialla con sopra una salopette blu,mentre dall'altro lato, a circa la stessa distanza, un altro orso uscì da un'altra porta materializzatasi nel nulla. Il secondo orso aveva un cammicia bianca e un salopette rossa.
"MA CHE CAZZO SONO!!!" pensò Rowan mentre guardava quei due orsi che lentamente si avvicinavano a lui camminando solo sulle zampe posteriori.
Il ragazzo rimase immobile alla stranissima scena, lui era abituato alle cose strane lavorando in un circo ma questa, per lui era la cosa più curiosa a cui aveva assistito.
I due orsi si avvicinarono costantemente sino a raggiungere una distanza di un metro o un metro e mezzo da Rowan, dal nulla una stella rosa ornata di una coda con i colori dell'arcobaleno passò davanti ai due orsi che ormai erano messi in posizione frontale d'avanti al circense, iniziando un ballettino nel quale si strofinatono le zampe superiori prima su un braccio, ripetendo la stessa operazione sull'altro.
Nel contempo canticchiavano all'unisono:
"Sembra talco ma non... serve a darti l'allegria! Se lo lanci e lo respiri... ti da subito l'allegria!" la curiosa scenetta si concluse con i due orsi che lanciarono una polvere brillante ai piedi del ragazzo e sotto di lui si aprì un nuovo passaggio facendolo cadere in un altro tunnel dai colori Acidi.
"Non ancora!" disse il ragazzo mentre cadeva costantemente nel tunnel colorato.
Delle porte comparvero nel tunnel e ogni tanto delle teste di animali disegnate malamente uscivano per vedere chi stava cadendo in quel baratro.
Le porte finirono e il tunnel si piegò su se stesso rendendosi quasi come uno scivolo nel quale, Il circense, poteva appoggiarsi e scivolare più lentamente.
Finalmente una fine si poteva scorgere dal chilometrico scivolo.
L'apertura aveva la forma di una bocca di un clown con un sorriso agghiacciante. Con la velocità acquisita, dalla continua scivolata su quell'enorme scivolo chilometrico, il giovane, riuscì a sfondare la parete composta dai denti del clown e si ritrovò dentro a un tendone da circo.
Nella pista si poteva notare solo un figura, con la testa abbassata, vestita da presentatore con un cilindro e un bastone rispettivamente neri.
Il tale alzò lo sguardo e il bastone contemporaneamente in direzione di Rowan e gli fece cenno di avvicinarsi.
Il ragazzo timoroso cercò di tornare indietro, pensando che ci fosse l'apertura da lui fatta, ma si sbagliò in quantò tutto si era richiuso alle sue spalle. L'unica strada da prendere era la scalinata che l'avrebbe condotto dalla strana figura che ancora lo indicava.
Declutì così forte che probabilmente il rumore da lui prodotto inghiottendo la saliva si riusciva a propagare in tutto l'enorme tendone Rosso.
Prese quanto più coraggio ebbe e iniziò la discesa di quella scalinata.
Mentre scendeva, le gradinate si riempivano di figure colorate con gli stessi colori del tunnel dal quale lui era scivolato.
Finchè non si ritrovò nella pista e praticamente faccia a faccia con l'uomo dal cilindro nero.
Si avvicinò così tanto che potette vedere il volto che in realtà non era presente l'unica cosa visibile era una fenditura che gli faceva da bocca.
La strana figura alzò il bastone, e il pubblico acclamò freneticamente, poi lo per terra alzando l'altra mano e facendo elevare dalla terra della pista due porte una bianca e l'altra nera. Nella mano sinistra di Rowan si materializzò una chiave e la figura con voce metallica disse:
"A te la scelta, i tuoi sogni contro la realtà. Quale scegli Bianco o Nero?"L'indecisione prese il sopravvento su Rowan e il pubblico gridava dicendo da un lato Bianco e dall'altro Nero. Il ragazzo, ormai più esperto in un maestro di Yoga, prese un respiro e disse, guardando il volto della figura e rompendo la chiave:
"Sono io l'artefice del mio destino."Dall'ormai inutile pezzo di ferro uscirono delle ombre che racchiusero Rowan in una specie di sfera dopo un paio di minuti si riaprirono e il paesaggio attorno al ragazzo si era drasticamente modificato.
"Dal tendone alla cattedrale? Certo che quella pillola fa strani effetti.." pensò il ragazzo confuso.
Lentamente però Rowan si stava abituando a tutto ciò che gli stava accadendo e anche agli strani passaggi che lo inghiottivano e lo sputavano sempre indenne.
La cattedrale sembrava vuota l'unica figura che si potevano osservare era un crocefisso.
Il ragazzo ormai poco sopreso gridò:
"STUPIDA PILLOLA E' QUESTO TUTTO CIO' CHE SAI FARE?".
L'offesa si propagò per tutto la grande chiesa fino a farne ondeggiare le vetrate che si ruppero in milioni di pezzi. I piccoli frammenti si riunirono alle spalle del ragazzo ingrandendosi a dismisura.
Il giovane circense di accorse della figura che dietro di lui si stava creando e bastò poco tempo che tutti i frammenti di vetro si erano riuniti in modo tale da formare un cane a tre teste di enormi dimensioni. Preso dallo spavento Rowan iniziò a scappare in direzione dell'altare con la vitre belva alle calcagna ma non ci volle molto che le creature mise una zampa sul ragazzo bloccandolo.
La belva pressava così tranto sul torace di Rowan che sembrava che esso stesse affondando nel pavimento della chiesa ed, in effetti, era proprio così.
La pressione esercitata dal mostro era tale che, il giovane, non riusciva nenahce a pensare ma impovvisamente tutto il suo corpo si trovò staccato dal pavimento, ormai diventato soffitto di un passaggio sotto la cattedrale.
Delle torcie ornavano la via e i cunicoli si facevano sempre più tortuosi finchè la strada non finì e l'unica cosa che si presentava di fronte a lui era una porta di una cella.
"MAI PIU'" pensò il ragazzo mentre teneva la mano sulla maniglia.
"Sei certo di ciò che stai facendo?" disse una voce dalla esse Serpentina proveniente da dietro la porta.
"Si" rispose il ragazzo ancora stranito ma sicuro, e aprendo la porta la attraversò.
Nella stanza l'unico essere presente era un uomo dalle sembianze di un serpente che si avvicinò al ragazzo dicendo:
"Cosa stai cercando?"Il circenze rispose con aria timorosa e balbettanto:
"Al - Alan.""Allora ciò che cerchi è laggiù." disse il tipo, indicando una botola.
Rowan lo ringraziò ed entrò nella Botola, non sapendo se doveva spaventarsi o no della situazione in cui si era cacciato.
Edited by Massizeros - 25/7/2013, 11:58