| Akira non dovette aspettare molto. Dopo poco arrivarono alcune sue vecchie conoscenze. Oltre a Vegas ed Evans, della cui presenza in quella missione non dubitava affatto, arrivarono anche Shichijuni e persino Louis. Alzando un soppracciglio per la sorpresa, cominciava infatti a temere che quei due fossero più che amici, non notò immediatamente l'arrivo della loro committente, la quale li introdusse all'apparente capo della piccola comitiva. Incredibilmente, sembrava che quella ragazza fosse sopravvissuta all'attacco di ciò che li attendeva. Questa comunicò loro che avrebbero dovuto attendere ben tre giorni di viaggio, prima di sbarcare. Akira nel frattempo era stato amichevolmente salutato da Louis. Ricambiata la stretta di mano, decise di passare quel giorno ad allenarsi, in preparazione alla battaglia.
Ed ecco che Louis corre ad abbracciare Shichijuni. Sicuramente stanno insieme...inquietante. E la cosa più ironica è che quel poveretto è pure consenziente. Senza dubbio lo attira il poter ricevere l'attenzione di più uomini contemporaneamente grazie al potere dell'attore. Che orrore. Bene. Meglio andare ad allenarmi, non provo interesse a stare con costoro.
Senza curarsi degli altri, si diresse verso una cabina della nave che pareva libera. Lì, depositati i suoi, pochi per la verità, bagagli, concretizzò la Lanterna per poter andare nelle Isole dell'Ombra, credendo fosse più produttivo allenarsi senza poter essere spiato o disturbato in alcun modo. Giunto sul posto, si diresse senza indugio nella Sala Sotterranea del Santuario del Declino, che aveva adibito a palestra. La stanza era piuttosto ampia e spoglia, e, per volere di Akira, era stata creata sul modello di quella presente sul Monte della Famiglia. Passò le successive tre ore ad allenarsi nelle tecniche base e in quelle applicate, finchè il suo corpo non fu completamente ricoperto di sudore. Tuttavia, ricordando il consiglio della ragazza, Eli, cercò di non sprecare troppa Aura, per poter combattere al massimo delle forze in caso di emergenza. Uscito dal Santuario del Declino, salutò amichevolmente il guardiano delle Isole, il mostruoso drago scarlatto con due bocche in un unico volto. Questi in poco tempo si era dimostrato un servo fedele e assai utile, e lo Zaoldyeck era felice di avergli risparmiato la vita, in occasione del loro scontro. Confortato dalla presenza del drago, che, pur non avendo un corpo, poteva tranquillamente occuparsi delle anime immateriali fece una nuotata nel glaciale mare spettrale delle Isole dell'Ombra. Poi ritornò nella nave, e si sdraio nella branda della cabina leggendo un libro che aveva acquistato in libreria prima di partire per quella missione.
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