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Quest 073: The Underwater City

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view post Posted on 15/7/2013, 17:03
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Amministramucche
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Prima di andar via da Neo Green Life, Louis si apprestò a comprare un braccialetto dell'amicizia per sé, Louis e Vuzieth con su scritto "tivibi". Dopo aver fatto ciò ed aver constatato che ormai la sua vacanza era finita decise di tornare nella propria terra natale, ma ecco che ad un certo punto arrivò una telefonata non poco strana. Una certa archeologa invitava Louis, ormai hunter di una certa fama a causa di meriti come l'essere signore di piano ed aver prestato servigi alla famiglia Zaoldyeck, a prender parte ad una ricerca su Atlantide. Con tutte le probabilità anche Hachi, in quanto a meriti superiore persino a Louis, sarebbe stato contattato. Dunque dopo aver salutato tutti disse ad Hachi:

"Se ti chiama un'archeologa per fare un lavoro porti qualche strumento musicale? Ci alleniamo e mettiamo su una band nel tempo libero."
"Ma cos... quanti hobby vuoi avere?"
"Finché sono giovane..."

Tornato nella propria città natale Louis comprò una tammorra a poco prezzo ricordando di aver già provato la musica, ma capendo ben presto di esserne negato. Dunque avrebbe utilizzato la tammorra solo come accompagnamento e il suo strumento sarebbe stato la sua voce, ben impostata grazie al teatro. Decise dunque di prendere l'aereo e partire per la Repubblica di Padokia al fine di incontrare l'archeologa.

Ho scritto che è stata l'archeologa a chiedere di me. Se non va bene edito facendomi venire in mente qualcos'altro.


Edited by Nappa - 15/7/2013, 18:22
 
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view post Posted on 15/7/2013, 17:59
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Suocera della patria!

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Akira e Vegas, usciti dalle rovine dove lei aveva catturato il nemico, ricevettero i complimenti della committente, la donna misteriosa con cui Vegas aveva avuto da ridire. Disse loro che voleva facessero qualcos altro per loro, e proponeva di incontrarsi nella Repubblica di Padokia di lì a 20 giorni e precisamente alle otto del mattino. Lo Zaoldyeck non replicò, dato che finché l'avessero pagato il suo contratto sarebbe rimasto valido. Trascorse quei venti giorni alla Torre Celeste, addestrò Alaska e compagni e infine completò qualche incarico per la Famiglia. Poi, puntuale come un orologio svizzero, si presentò al porto indicato. In quell'occasione, visto che la Repubblica di Padokia era proprio la patria degli Zaoldyeck, si presentò a volto scoperto.

E' un peccato aver perso quel contratto, lì a Zapan. Non importa, il committente ha dato forfait...non ci si può far nulla. Spero solo che la missione non sia né lunga né faticosa...ho parecchio da fare, di recente. Forse dovrei fare un salto a Neo Green Life, a casa mia. Non mi farebbe male una bella vacanza.
 
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Cilan
view post Posted on 16/7/2013, 13:57




Vegas spiegò vagamente ad Evan in cosa consisteva il "gruppo" nel quale sarebbe dovuto entrare dopo aver sostenuto una prova con il relativo capo. Nel farlo, però, si lasciò sfuggire diverse informazioni riguardo il suo modo di vedere il mondo.
- Wow, non ti pensavo così profonda.- commentò Evan dopo aver ascoltato le parole della ragazza.
-Comunque hai ragione, conosco poco sul Nen, ma avrò il tempo di imparare. Comunque, ci vediamo al luogo di incontro dell'incarico, sempre che tu non voglia rinchiudermi in una tela e portarmi là sottobraccio, eheh.- continuò Evan con una leggera punta ironica per poi uscire chiudendo delicatamente la porta.
Quindi, si diresse velocemente a quello che sarebbe stato il luogo d'incontro per lo svolgiomento dell'incarico.
 
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view post Posted on 16/7/2013, 14:34

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Prima di andar via da Neo Green Life, Louis si apprestò a comprare un braccialetto dell'amicizia per sé, Shichi e Vuzieth con su scritto "tivibi". Dopo aver fatto ciò ed aver constatato che ormai la sua vacanza era finita decise di tornare nella propria terra natale, ma ecco che ad un certo punto arrivò una telefonata non poco strana. Poi chiese a Shichijuni di comprare uno strumento musicale nel caso un'archeologa l'avesse chiamato.

Che ne sa lui? Il mio numero di telefono non ce l'ha quasi nessuno, difficilmente riceverò una chiamata da un'archeo...

Gli squillò il cellulare, lui rispose e scoprì che era la telefonata predetta da Louis: una certa archeologa invitava Shichi, ormai hunter di una certa fama a causa di meriti come aver collaborato diverse volte con un membro della famiglia Zaoldyeck ed aver svolto molte missioni pericolose a a prender parte a una ricerca su Atlantide.

Bene.

Shichijuni dunque tornò a casa, cercò un negozio di strumenti e comprò un'ocarina a poco prezzo ricordando di aver perso la capacità di materializzarne una, ma capendo ben presto di non aver perso l'abitudine. Dunque avrebbe utilizzato l'ocarina per suonare e il suo strumento sarebbe stato il suo fiato, ben impostato grazie alle precedenti esercitazioni. Decise dunque di prendere l'aereo e partire per la Repubblica di Padokia al fine di incontrare l'archeologa.
 
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view post Posted on 16/7/2013, 15:29

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Wow, non ti pensavo così profonda. Comunque hai ragione, conosco poco sul Nen, ma avrò il tempo di imparare. Comunque, ci vediamo al luogo di incontro dell'incarico, sempre che tu non voglia rinchiudermi in una tela e portarmi là sottobraccio, eheh.
Vegas non trattenne una leggera risata, in effetti avrebbe tranquillamente potuto e, giusto per ribattere alla frecciatina di Evan, gli rispose:
Potrei farlo, e non farei nemmeno la fatica di trasportarti...
Lo congedò per poi stendersi senza far nulla tutto il giorno riflettendo un po' sul da farsi, anche lei era insoddisfatta, insoddisfatta di se stessa, non era minimamente forte quanto avrebbe voluto e l'euforia per il proprio potere di controllare le persone stava andando scemando, forse anche a causa dell'inettitudine dei propri servi oppure per quel terribile senso di solitudine che la sua capacità le faceva patire; circondata da nient'altro che marionette...
Qualche giorno dopo si presentò come da ordini al porto della Repubblica di Padokia. Nonostante avesse potuto dormire a casa preferì evitare di dare notizie al padre di essere di nuovo in città. Da qualche tempo non si fidava più di lui, troppi segreti e troppe cose che non quadravano e come se non bastasse l'aveva messa in pericolo con quel lavoro per gli Zaoldyeck. Stava lentamente abbandonando ogni affetto e vedeva ormai solo possibili vittime per la sua tela (persino suo padre era nella sua lista dei bersagli), tuttavia era consapevole di questa insania che le andava avvelenando la mente e ne soffriva ma ciononostante incapace di frenare questa smania...
Arrivò puntuale all'appuntamento ed erano già tutti lì, per sua (s)fortuna li conosceva tutti. A parte Evan e Akira che si aspettava sarebbero venuti si ritrovò davanti anche un'altra zampa: Shichijuni; e poi lui...la persona che sperava di non dover vedere mai più e che stranamente era sempre lì a perseguitarla: Louis Crack.
La voglia di ammazzarlo all'istante era fortissima per quanto lo odiasse ma dovette contenersi visto l'ambiente e visto che avrebbe avuto bisogno del proprio hatsu, meno gli altri ne sapevano e meglio era. Più o meno tutti ne conoscevano solo sprazzi ma nessuno sapeva a fondo come funzionassero.
Dio, mi fa così schifo che non lo vorrei nemmeno come servo, ma perchè Shichi se lo deve portare sempre dietro?
Mentre meditava pensieri di morte contro Louis la committente, nonché Archeological Hunter e membro dello Zodiaco andò loro incontro per spiegargli nei dettagli per cosa li aveva pagati.
Oh, finalmente siete arrivati! Era ora! Bene, la nave è pronta a partire! Voglio che perlustriate tutto e che uccidiate qualsiasi cosa vi troviate davanti fino a quando l'isola non sarà sgombra! Non temete sarete obbligati a farlo per salvarvi la vita ma ci penserà Eli a darvi maggiori informazioni! L'abbiamo trovata convalescente a qualche miglio dalla città perduta, lei è stata attaccata da quegli esseri e credetemi, non hanno nulla di umano! Ora andate...
Venne la ragazza menzionata a scortarli fino alla nave, una giovane sui 17 anni che a quanto pare era a capo di tutto lì.
Solo questi cinque? Siete un po' pochini ma vi farò bastare...
Pochini? Tsk, vedrai quante persone di tiro fuori in meno di un secondo...
...per ora andate pure a riposarvi, domani vi darò maggiori dettagli su cosa andremo ad affrontare! Abbiamo tre giorni di viaggio, nel mentre conservate le forze il più possibile...

Eli
 
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view post Posted on 16/7/2013, 16:15
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Amministramucche
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Parlato Hegel Parlato LouisPensato Louis


Arrivato a destinazione l'attore vide tutta la simpaticissima gente che l'avrebbe accompagnato durante questa missione, erano 5 in tutto di cui 4 ben noti. Solo una persona sfuggiva al riconoscimento di Louis; egli infatti conosceva Evan solo di vista a causa di un rapidissimo scontro al torneo dell'arena celeste, addirittura troppo rapido per dire di aver conosciuto le sue tecniche. Nonostante il ragazzo, che per quanto ne sapeva Louis poteva essere l'anello debole come il membro più forte, il Crack constatò che l'archeologa aveva formato una squadra di tutto rispetto, forse addirittura troppo forte. Rifletté un istante e suppose che la missione sarebbe stata, visti i componenti del gruppo, tutt'altro che semplice... Un'ottima ultima missione per Louis.
Quella sarebbe infatti stata l'ultima missione per Louis, dopo aver infatti completato la ricerca e ricevuto i jeni del pagamento probabilmente non avrebbe più avuto problemi a mandare avanti la sua scuola di teatro.

Louis tese la mano a tutti i suoi neo compagni, iniziando da Akira:

"OMMIODDIO"
"Che c'è?"
"C'è il tizio che ha le anime nella lanterna."
"Esattamente, Hegel"
"Sempre più biondo, devo dire."

Dopo aver salutato Akira con un sonoro "salve" ed avergli stretto la mano, Louis passò a Vegas:

"Questa ci odia"
"Ma cosa dici! Fa tanto la cattivona ma alla fin fine è una tenerona e ci vuole un gran bene"
"Lo dici tu. Un giorno ce la si scopa."
"Frena l'ormone, Hegel."

Dopo aver stretto anche la sua mano ed aver detto

"Salve, cara, ancora colleghi, eh?"

Passò ad Evan:

"Dai, salutalo velocemente. So che vuoi abbracciare Hachi."
"Aspetta, voglio approfondire la conoscenza."
"Frena l'ormone, Louis."

E disse:

"Salve... Evan, giusto? Io sono Louis Crack, attore. Ci siamo già visti all'arena. Nessun rancore spero, ma dovevo vincere ahahahahah"

Poi come predetto da Hegel Louis si girò verso Hachi e lo abbracciò nella maniera meno gay possibile per poi dire:

"Portato lo strumento?"

E poi cacciar fuori una tammorra dallo zaino.
Nel caso in cui qualcuno non avesse stretto la mano a Louis quest avrebbe sbuffato e proceduto verso il prossimo da salutare.
Tirata via la tammorra dallo zaino arrivò la fantomatica archeologa a spiegare per sommi capi la missione, poi arrivò una ragazza molto giovane e non brutta che scortò la squadra su una nave. Appena saliti su questa Louis disse ad Hachi:

"Ehy, posso scambiare due parole con te in privato?"

@Vegas: Perché mi odi nonostante io tenti in tutti i modi di dimostrarti il mio amore :omg: :asd:
 
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view post Posted on 16/7/2013, 16:41

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Arrivato a destinazione Shichijuni vide tutta la simpaticissima gente che l'avrebbe accompagnato durante questa missione, erano 5 in tutto di cui 4 ben noti. Solo una persona sfuggiva al riconoscimento: egli infatti conosceva Evan solo di vista a causa di un rapidissimo scontro al torneo dell'arena celeste, addirittura troppo rapido per dire di aver conosciuto le sue tecniche.

L'archeologa ha formato una squadra di tutto rispetto, forse addirittura troppo forte. La missione sarà, visti i componenti del gruppo, tutt'altro che semplice.

Salve a tutti, è bello rivedervi.

Shichijuni si limitò a salutare da dov'era, mentre Louis tese la mano a tutti i suoi neo compagni, iniziando da Akira. Poi si girò verso Hachi e lo abbracciò nella maniera meno gay possibile per poi chiedergli se avesse portato uno strumento.

Sì.

Tirata via l'ocarina dalla tasca arrivò la fantomatica archeologa a spiegare per sommi capi la missione, poi arrivò una ragazza molto giovane e non brutta che scortò la squadra su una nave. Appena saliti su questa Louis chiese ad Hachi di parlargli in privato, alché lui rispose affermativamente.

Cercherò di fare in modo che questa sia l'ultima volta :asd:
 
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view post Posted on 16/7/2013, 17:21
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Amministramucche
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Dopo essersi allontanato qualche metro dal gruppo seguito da Hachi e ben sicuro di non esser visto da nessuno, Louis schioccò le dita. Davanti la sua faccia apparve uno strano cartonato nerissimo con su scritto, a caratteri quasi gotici, "Dottore". Disse:

"Questa maschera è la mia maledizione. Questa maschera è Hegel."

Detto ciò schioccò nuovamente le dita e la maschera scomparve. Louis portò pollice ed indice sugli occhi ed iniziò a sfregarseli, dicendo:

"Louis Crack può morire in quanto persona fisica, ma Hegel? Ebbene Hegel può continuare a vivere, grazie a questa maschera. Sono riuscito a fare in modo che la mia aura, ossia Hegel, possa continuare a vivere per una settimana dopo la morte fisica di Louis Crack. Purtroppo per fare in modo che Hegel continui a vivere a lungo c'è bisogno di un corpo.
C'è bisogno di qualcuno che regali ad Hegel il suo corpo.
Essendo pura aura per Hegel è difficile appropriarsi di un corpo con la forza, c'è bisogno che il nuovo corpo voglia ospitare Hegel, c'è bisogno che il nuovo corpo neutralizzi la sua vecchia aura per ospitare la nuova, la mia aura.
Il mio amico immaginario a contatto con il nuovo corpo mi ricreerà, dando vita ad una sorta di Louis Crack II. Louis Crack II sarà fisicamente totalmente cambiato, cambierà tutto... Gruppo sanguigno, colore degli occhi, dei capelli e anche caratterialmente ne uscirà, seppur di poco, alterato.
Detto in parole povere... Nel caso io muoia ti prego di trovare qualcuno che mi riporti in vita. Cerca un disperato... Una qualunque persona... Chiunque... Non voglio morire. Non ancora. Non prima di aver trovato il ruolo perfetto."


Detto ciò e dopo aver ascoltato la risposta di Hachi, Louis, se il suo amico non avesse necessitato di ulteriori chiarimenti o non gli avesse posto altre domande, sarebbe tornato dal resto del team.
 
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Cilan
view post Posted on 17/7/2013, 12:15




Giunto nel luogo prefissato come ritrovo per lo svolgimento della parte seguente dell'incarico, Evan incontrò nuovamente il misterioso ragazzo incappucciato, la tutt'altro che adorabile Vegas, e i due tizi che aveva "sfidato" alla torre celeste, nel torneo Tag.
Dopo aver cordialmente augurato il buongiorno a tutti, si fermò a riflettere su quanto era accaduto negli ultimi giorni.
Forse è il caso di non parlare nemmeno con Vegas, la ragazza è pericolosa. Restiamo in disparte e vediamo che fa questa pazza con smanie artistiche. La buona notizia è che forse avrò la possibilità di vedere un'altra "fetta" del suo potere, visto che ho già avuto modo di assaggiare quella che sembrava "la ciliegina sulla torta". Stupide tele, d'ora in poi andrò in giro con la benzina ed un accendino in mano, onde evitare di farmi rubare l'anima dalla prima folle pittrice che passa.
Shichijuni salutò tutti in maniera molto sommaria, mentre il suo allegro compare si diresse davanti ad ogni persona per salutarla privatamente, stringendo loro la mano.
Dopo aver passato in rassegna l'adorabile Vegas e il misterioso ragazzo incappucciato, salutò anche Evan, facendo quella che sarebbe dovuta essere una battuta riguardante l'esito dello scontro all'Arena Celeste.
- Ovviamente, non serbo rancore per cose di così scarsa importanza. Comunque hai detto bene, mi chiamo Evan, piacere.- commentò il ragazzo alla presentazione del collega.
L'archeologa spiegò che sarebbero arrivati all'isola dove si sarebbe svolto l'incarico tramite una nave, alla quale vennero condotti da una ragazza decisamente carina di nome Eli. La ragazza invitò i giovani a riposarsi per conservare tutte le energie possibili, dato che avrebbero avuto tre giorni di viaggio.
Un viaggio così lungo?! Per fortuna che mi sono portato il libro sull'archeologia, almeno avrò qualcosa da leggere. Spero di non finirlo prima del termine del viaggio, sarebbe seccante non avere più nulla da fare.
Dopo aver pensato ciò cercò un luogo appartato in penombra dove poter leggere tranquillamente e si lasciò accompagnare dal fruscio delle pagine per un tempo che a lui sembrò infinito.
 
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view post Posted on 17/7/2013, 12:43
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Suocera della patria!

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Akira non dovette aspettare molto. Dopo poco arrivarono alcune sue vecchie conoscenze. Oltre a Vegas ed Evans, della cui presenza in quella missione non dubitava affatto, arrivarono anche Shichijuni e persino Louis. Alzando un soppracciglio per la sorpresa, cominciava infatti a temere che quei due fossero più che amici, non notò immediatamente l'arrivo della loro committente, la quale li introdusse all'apparente capo della piccola comitiva. Incredibilmente, sembrava che quella ragazza fosse sopravvissuta all'attacco di ciò che li attendeva. Questa comunicò loro che avrebbero dovuto attendere ben tre giorni di viaggio, prima di sbarcare. Akira nel frattempo era stato amichevolmente salutato da Louis. Ricambiata la stretta di mano, decise di passare quel giorno ad allenarsi, in preparazione alla battaglia.

Ed ecco che Louis corre ad abbracciare Shichijuni. Sicuramente stanno insieme...inquietante. E la cosa più ironica è che quel poveretto è pure consenziente. Senza dubbio lo attira il poter ricevere l'attenzione di più uomini contemporaneamente grazie al potere dell'attore. Che orrore. Bene. Meglio andare ad allenarmi, non provo interesse a stare con costoro.

Senza curarsi degli altri, si diresse verso una cabina della nave che pareva libera. Lì, depositati i suoi, pochi per la verità, bagagli, concretizzò la Lanterna per poter andare nelle Isole dell'Ombra, credendo fosse più produttivo allenarsi senza poter essere spiato o disturbato in alcun modo. Giunto sul posto, si diresse senza indugio nella Sala Sotterranea del Santuario del Declino, che aveva adibito a palestra. La stanza era piuttosto ampia e spoglia, e, per volere di Akira, era stata creata sul modello di quella presente sul Monte della Famiglia. Passò le successive tre ore ad allenarsi nelle tecniche base e in quelle applicate, finchè il suo corpo non fu completamente ricoperto di sudore. Tuttavia, ricordando il consiglio della ragazza, Eli, cercò di non sprecare troppa Aura, per poter combattere al massimo delle forze in caso di emergenza. Uscito dal Santuario del Declino, salutò amichevolmente il guardiano delle Isole, il mostruoso drago scarlatto con due bocche in un unico volto. Questi in poco tempo si era dimostrato un servo fedele e assai utile, e lo Zaoldyeck era felice di avergli risparmiato la vita, in occasione del loro scontro. Confortato dalla presenza del drago, che, pur non avendo un corpo, poteva tranquillamente occuparsi delle anime immateriali fece una nuotata nel glaciale mare spettrale delle Isole dell'Ombra. Poi ritornò nella nave, e si sdraio nella branda della cabina leggendo un libro che aveva acquistato in libreria prima di partire per quella missione.
 
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view post Posted on 17/7/2013, 14:26

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Louis spiegò a Shichijuni il funzionamento di una delle sue maschere, dopodiché gli chiese di cercare qualcuno che offrisse il proprio corpo, in caso di morte dell'attore.

Conta pure su di me.

Dopodiciò Louis si allontanò, lasciando Shichijuni da solo.

Dottore, eh? Perché Dottore? Però è una bella trovata... chissà quante volte è utilizzabile, forse all'infinito, fintanto che qualcuno si sacrifichi entro una settimana dalla morte del corpo...
Bella maschera, comunque.


Intanto vide che lì era rimasta solo Vegas del gruppo, e trovò un modo di passare il tempo.

Ehilà!

Si avvicinò a Vegas.

Da un po' che non ci si vede, come va? Sai qualcosa in più su cosa faremo tra qualche giorno?

Attese dunque da lei una risposta.
 
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view post Posted on 17/7/2013, 19:36

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Dopo essere stata congedata da Eli, Vegas se ne stette un po' in disparte. Non aveva voglia di parlare o fare alcunché, era solo pervasa da un grande senso di noia. Tutti se ne andarono tranne Shichijuni che iniziò con le solite domande di cortesia per rompere il ghiaccio.
Ehilà!
Da un po' che non ci si vede, come va? Sai qualcosa in più su cosa faremo tra qualche giorno?

Vegas con la solita espressione annoiata rispose freddamente...
Nulla da raccontare e ne so quanto te, non mi hanno detto nulla e la ragazzina sembra sia avara di risposte...piuttosto, hai visto quel ragazzo? Evan? Ho intenzione di proporlo a Marte come nuovo membro per il ragno, gli ho insegnato tutto quello che doveva conoscere sul Nen ed è stato soggiogato dai miei poteri, al momento farà tutto ciò che gli ordinerò, tuttavia gli ordini che gli ho dato sono solamente di non ordire nulla contro di me o di fuggire. Vedi che te ne pare, se non lo riterrai all'altezza lo priverò di ogni volontà...
Vegas se ne andò senza dire nient'altro prendendo a gironzolare per la nave...

Dopo di me Char e poi di nuovo io
 
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view post Posted on 17/7/2013, 19:56

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Vegas gli rispose dicendo che riguardo la situazione ne sapeva quanto lui.

Che ne sa lei di quanto ne so io?

Ma prima che Shichijuni potesse proferir parola, Vegas gli parlò di Evan, e nell'ascoltare la ragazza lo sguardo del suo interlocutore si fece preoccupato.

Lei gli ha insegnato tutto ciò che lui ha da sapere sul Nen? Forse è meglio che non le dica che alla torre celeste è caduto al primo attacco... La sua autostima in quanto insegnante ne risentirebbe troppo eheheheh.

Cioè mi vuoi dire che gli hai fatto il lavaggio del cervello? È ancora in sé o non è altro che una specie robot che segue solo le tue istruzioni ormai?

Non mi è sembrato soggiogato a prima vista, ma non so esattamente come funzionano i poteri di Vegas con la gente viva.

Per Shichijuni infatti i due uomini catturati da Vegas (grazie a Marte) durante la sessione di insegnamento Louis-Vegas erano morti...
Ma Vegas non lo calcolò minimamente e continuò a camminare a caso per la nave. Dunque Shichijuni smise di camminare con lei e se ne andò a prua. Dopo essersi seduto sulla punta del punto più anteriore della nave, iniziò a godersi il panorama.
 
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view post Posted on 18/7/2013, 14:00

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La giornata trascorse tranquilla e Eli non si fece totalmente ne vedere ne sentire. Provò a cercarla ma nulla, sembrava sparita dalla nave. Desistette dalla ricerca verso sera e tornò nella sua cabina, sperava di poter sapere qualcosa di più sul loro lavoro e su cosa avrebbero dovuto uccidere ma dovette rassegnarsi e attendere l'indomani. Il giorno dopo vennero tutti convocati sul ponte laddove si trovava Eli pronta a ragguagliarli sul da farsi.
Molto bene, vedo che ci siete tutti, iniziamo subito a spiegarvi qualcosa di generale. Come potete vedere dalla mappa l'isola è ancora piuttosto lontana, è quel puntino rosso che vedete nel monitor. Le dimensioni sono in scala quindi, come potete capire, è piuttosto piccola. Essa però è abitata, o meglio, vi sono degli esseri dotati di poteri Nen all'interno. Non sono umani, o almeno non sembrano, più degli spettri. Si aggirano per la città e ognuno di questi ha singolarmente una forza ragguardevole, non sono fortissimi ma hanno dalla loro il numero. Sinceramente sono arrivata addirittura a pensare che nascano da qualche abilità Nen, nonostante ciò non ho potuto ottenere maggiori informazioni, purtroppo sono stata sopraffatta dal loro numero ma adesso dovremmo essere in grado di sconfiggerli. Logicamente un attacco frontale non è consigliabile dunque ci muoveremo uccidendoli poco a poco e nell'ombra, un lavoro silenzioso...ci sono domande?
Vegas non disse nulla, ne sapeva quanto prima, in verità non aveva detto loro nulla di realmente utile e questo lo sapeva bene...
Mi capiterà mai un lavoro normale? Un tempo gli assassini ammazzavano le persone...
 
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view post Posted on 19/7/2013, 10:55
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Passata la nottata, Akira venne convocato con tutti gli altri sul ponte di comando della modesta imbarcazione per ricevere ulteriori informazioni sulla loro missione. La ragazza, Eli, non disse nulla di realmente utile, e si limitò a sottolineare lo svantaggio numerico della piccola spedizione e soprattutto le ridotte dimensioni dell'isola. Inoltre ammise di essere stata sopraffatta dal numero dei nemici e infine chiese se ci fossero domande. Akira disse:

Io ho qualche domanda. Visto che siamo piuttosto visibili ai nemici, come pensi di attraccare sull'isola senza essere vista né udita? Soprattutto considerando il fatto che dall'isola godono di visibilità quasi perfetta. Secondariamente, come mai se sei stata sconfitta sei sopravvissuta? Ci è stato detto che sei stata trovata a qualche miglio dalla città, ergo dopo averti resa incosciente hanno deciso di risparmiarti...per quale motivo?

Senza contare, ma questo è meglio non dirlo a voce alta, che Louis non è propriamente il tipo che definirei adatto ad un lavoro di assassinio, pulito e senza confusione non richiesta. Nella peggiore delle ipotesi ci potremmo trovare intrappolati in quell'isola senza possibilità di fuga. Che lavoro ingrato...

Per quanto riguarda la tua proposta di eseguire un lavoro silenzioso, ho una proposta che potrebbe aiutarci. E' parecchio difficile non notare ben cinque persone che si muovono in territorio nemico. Immagino tu ci abbia già pensato e trovato una soluzione adeguata. Io, comunque, potrei occultare la vostra presenza con i miei poteri, e nascondervi in un luogo protetto fino al momento di combattere.
 
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82 replies since 8/7/2013, 23:18   918 views
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