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Quest 082: I nuovi allievi dell'assassino.

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view post Posted on 10/7/2013, 16:04
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Buio totale.
Silenzio totale.
...

Ahhuhh

Dolore allucinante al fianco sinistro.
Alaska così riprese i sensi.
Era svenuta dopo che Akira l'aveva attaccata usando forse neppure tutta la forza che aveva, ma forza che comunque era mille volte superiore alla sua.
Si era appena risvegliata e si era ritrovata a terra con un dolore pungente al fianco sinistro (come se qualcuno l'avesse appena colpita lì), più un vario dolore all'altro fianco per via del colpo che l'aveva fatta svenire.
Si toccò i fianchi dolorante e notò al suo fianco che c'era qualcuno. Allarmata dalla paura alzò lo sguardo e si ritrovò sotto ad Akira. Per fortuna era solo Akira..., doveva aver pensato ingenuamente, dato che gli sorrise cercando di nascondere il dolore che provava.
Akira non ricambiò quel sorriso, piuttosto sembrò convinto che la ragazza si fosse ripresa abbastanza da poter continuare l'allenamento...
Alaska si rialzò in piedi con una certa calma mentre lui le indicò uno dei due compagni dell'allenamento, quello dallo sguardo più da idiota. Forse.

Prendi un qualsiasi oggetto tu abbia con te e cerca di ricoprirlo d'aura. Così facendo imparerai lo Sho. Dopo continueremo a combattere finché non sarò soddisfatto dei vostri progressi. Non ci fermeremo né vi lascerò riposare finché non avremo finito. Se svenite vi sveglio io colpendovi ancora. le disse ed Alaska con sguardo sicuro annuiva a tutte quelle parole, perfino all'ultima frase da lui detta. Si toccò poi il fianco sinistro. Possibile che l'avesse tipo calciata mentre era esanime? Sì, in effetti era possibile...
Alaska guardò di sottecchi il giovane e poi provò a frugare nelle sue tasche alla ricerca di qualcosa. Niente. Del resto aveva lasciato tutto in camera e a quanto pareva pure la chiave.
Si stava abbassando per raccogliere qualcosa da terra quando si ricordò della collana che si era fatta con l'anello datale proprio da Akira poco prima che lui morisse...

Fidati di me. Tieni, prendi quest'anello. l'ho trovato in queste rovine, e potenzia il corpo e la mente di chi lo usa, se il suo Spirito è forte e la sua mente salda. Ti aiuterà, se glielo permetterai. le aveva detto con un sorriso e quella fu l'ultima volta che lo vide in vita. Ultima volta prima di ora. Chissà se all'epoca sapeva che sarebbe andato in contro a morte certa?
Ora che lui era lì davanti ai suoi occhi Alaska era forse pronta a restituirglielo.

*Proverò con questo e poi potrei ridarglielo...*

disse togliendosi la collanina con l'anello in questione.
Lo guardò attentamente. Si guardò poi in torno. Non era proprio un posto dove si sentiva a suo agio, tuttavia doveva cercare di concentrarsi al massimo.
Si distanziò da tutti e si andò a sedere, vuoi per la pigrizia o vuoi per il dolore...
"Cerca di ricoprirlo d'aura" le aveva detto Akira. Voleva dire che doveva far passare la sua Aura dal suo copro all'oggetto?
Provoò dunque ad attivare il Ten ma si fermò immediatamente, pensando che forse doveva appoggiare l'oggetto da un'altra parte e non tenerlo in mano.
Poggiò quindi l'anello davanti a sè. Socchiuse poi gli occhi e sprigionò il Ten e tutt'intorno a lei si espanse la sua aura. Aprì gli occhi ma nell'anello non vi era traccia della sua aura.
Pensò dunque che forse doveva concentrare la sua aura tutta su di una mano e poi, una volta che fosse tutta concentrata in quello stesso punto, poteva provare a farla passare all'oggetto.
Provò ad usare Ten, Ren, pure le sue tecniche Hatsu già che c'era...

Stremata alla fine, dopo non sapeva lei neanche quanto tempo fosse passato (più di due ore di sicuro), quando riaprì i suoi occhi dopo l'ennesimo tentativo, vide che qualcosa era cambiato. La sua aura si stava spostando, si era spostata ed aveva raggiunto l'anello.

Yuppi!!!

esclamò soddisfatta alzandosi in piedi e una fitta la colpì su entrambi i fianchi.
Dal dolore perse la concentrazione e dovette riprovare di nuovo.
Ci riuscì questa volta dopo una mezzoretta. Adagio si rialzò e raccolse l'anello da terra e trionfante si avvicino ad Akira con un sorriso a trentadue denti.
 
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view post Posted on 10/7/2013, 20:09
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Suocera della patria!

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Akira si sedette per terra, lontano dai suoi allievi, osservandoli uno ad uno per monitorarne i progressi. Vide, pur senza alcuna sorpresa, che Alaska era in una certa difficoltà. Non riusciva nemmeno ad utilizzare lo Sho, e questo lo indispettì. Sembrava quasi lo stesse facendo apposta per irritarlo. Al contrario, Enix e Pez si dimostrarono molto, molto più veloci. Il primo a completare il suo compito fu proprio Enix, che come da ordini attaccò Akira alle spalle con un calcio. Lo Zaoldyeck scelse di non pararlo neppure, e comunque non si fece nemmeno un graffio. Con una smorfia di finto disappunto, canzonò il ragazzino:

Sorprendente che questo luogo sia pieno zeppo di moscerini. Un vero fastidio, non trovi? Molto bene, vedo che hai completato il tuo compito. Ora, avrai notato che tutti gli utilizzatori di Nen possiedono anche delle abilità particolari, che nessun altro possiede e che li differenzia l'uno dall'altro. Si chiama Hatsu, ed è ciò che imparerai ora. Osserva.

Dalla tasca del suo abito nero Akira tirò fuori un piccolo bicchiere da tè e una bottiglietta d'acqua, nonché una foglia che aveva portato con sé. Riempì d'acqua il bicchiere e posò la foglia in equilibrio sulla sua superficie. Disse ad Enix:

Ecco il tuo compito. Emetti il Ren in modo che l'acqua ne sia investita. Indipendentemente dal risultato, continua ad emettere aura fino ad esaurire le forze. Fai questo sino a che la tua aura sarà completamente prosciugata e i cambiamenti si saranno fatti evidenti. Quando avrai fatto ciò, ti rivelerò la natura dei tuoi poteri.

Akira si alzò, e si diresse verso Pez, che nel frattempo lo aveva chiamato, dicendogli di illustrargli l'utilità pratica dello Sho. Lo Zaoldyeck raccolse da terra due ciottoli, ne ricoprì uno con l'aura e uno lo lasciò così com'era. Li lanciò in sequenza su di una stessa colonna. Il primo, quello senza aura, rimbalzò sul granito senza scheggiarlo mentre il secondo, quello potenziato dallo Sho, spezzò la colonna, mandandola in frantumi.

Potenzia l'efficacia offensiva dell'oggetto interessato. Ecco a che serve. Con quest'applicazione anche un filo d'erba puà essere un'arma mortale. Certo, solo gli appartenenti all'emissione possono ottenere risultati soddisfacenti lanciando gli oggetti potenziati, ma il succo è questo. Ora, cambiamo allenamento. Guarda.

Mentre parlava, mostrò a Pez il Ken e il Kou sul braccio sinistro.

Si chiamano rispettivamente Ken e Kou. Quando usi il Ren, piuttosto che farlo semplicemente esplodere, prova a utilizzarlo come se fosse il Ten, ricoprendoti di quell'aura potenziata. Il risultato è una forza ancora più esplosiva. Se invece concentri tutta la tua aura, potenziata dal Ren, con il Gyo lasciando il resto del corpo in stato di Zetsu otterrai il Kou. Potenza bestiale, al prezzo di una difesa nulla sul resto del corpo. Pericoloso, in una parola. Fai questo e poi riposati.

Akira attese che anche Alaska avesse terminato il suo allenamento con lo Sho. Con una certa contentezza, gli corse incontro sorridendo. Lo Zaoldyeck osservò con attenzione l'oggetto che teneva in mano. Era l'anello che lui stesso le aveva donato, nelle rovine. Akira si ricordava benissimo le parole che le aveva rivolto quel giorno maledetto, e non credeva avrebbe mai avuto l'occasione di rivedere quell'oggetto così speciale. L'assassino, senza parlare, prese gentilmente l'anello dalle mani di Alaska, per osservarlo, in preda ai ricordi. Con fermezza, lo restituì poi ad Alaska.

Non credevo lo conservassi ancora, ne sono felice. Spero ti sia stato utile, mentre non c'ero. Da ora in poi però non servirà affatto un oggetto del genere: ci penso io a difenderti. Continuiamo l'allenamento. Utilizza il Ren su tutto il corpo, come se fosse il Ren. Otterrai il Ken, una sua variante a lunga durata. Quando sarai riuscita a mantenere il Ken per più di venti minuti allora passa al Kou. E' come utilizzare tutto contemporaneamente. Con il Ren potenzi il tuo corpo, con il Ten lo bilanci, con lo Zetsu annulli l'aura su tutto il corpo tranne su di una parte, e l'aura risparmiata la concentri lì grazie al Gyo.
 
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view post Posted on 11/7/2013, 14:51
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Alaska era davanti ad Akira tutta contenta e il ragazzino la guardava atono. Nessuna espressione nonostante poi lei tenesse in mano il suo anello. Che non si ricordasse che apparteneva a lui? Tuttavia un po' di entusiasmo poteva anche dimostrarlo a lei che si sentiva tutta soddisfatta. Ed invece niente...
Akira guardó l'anello e senza proferire parola alcuna, glielo prese dalle mani con una certa gentilezza che probabilmente Alaska non si sarebbe aspettata (soprattutto dopo avere ricevuto senza motivo un calcio da lui mentre era esanime a terra). Lo osservó e forse ora si stava ricordando di lui ma lattimo seguente glielo restituì. Forse lo aveva dimenticato, non avendone dato la stessa importanza che le aveva dato lei.
Arrossì. Ci avrebbe sperato lo ricordasse...

(-Non credevo lo conservassi ancora, ne sono felice. Spero ti sia stato utile, mentre non c'ero. Da ora in poi però non servirà affatto un oggetto del genere: ci penso io a difenderti. Continuiamo l'allenamento. Utilizza il Ren su tutto il corpo, come se fosse il Ren. Otterrai il Ken, una sua variante a lunga durata. Quando sarai riuscita a mantenere il Ken per più di venti minuti allora passa al Kou. E' come utilizzare tutto contemporaneamente. Con il Ren potenzi il tuo corpo, con il Ten lo bilanci, con lo Zetsu annulli l'aura su tutto il corpo tranne su di una parte, e l'aura risparmiata la concentri lì grazie al Gyo)

Le disse Akira e nel constatare che lui in realtà se ne ricordava le si riscaldò il cuore. Per non dire quando lui disse: "ci penso io a difenderti". Il cuore le arrivó quasi in gola e abbassando lo sguardo a terra dalla vergogna e diventò tutta rossa.

-S-S-S-Siii o-ora c-ci pro-provo..-

Disse tutta intimidita e ancora piena di imbarazzo. Deglutì e tornò per qualche istante a guardarlo. Subito dopo si voltó e tornó al posto del suo allenamento personale, sperando di aver capito le parole di Akira.
Si rimise la collanina e si sedette di nuovo. Fece poi uscire il Ren e subito dopo il Ken. Doveva tenerlo attivo per una ventina di minuti e, capendo di doversi concentrare al massimo, ci riuscì senza troppe difficoltà. Ora doveva passare al kou, ma che cos era il Kou? Si concentró anche con lo Sho e la sua aura si concentrò tutta sulla sua mano sinistra.
Poi smise. Che cos era questo Kou?
Andò da Akira.

-Ehem..ecco... Io sono arrivata a concentrare tutta la mia aura sulla mia mano ma come faccio a capire cos è il Kou?-

Gli domandó cercando di mantenere il suo sguardo su quello dello Zaoldyeck.
 
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view post Posted on 12/7/2013, 00:07
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NEET-Genio Di Male

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Akira mostrò le capacità offensive dello Shu a Pez utilizzando due pezzi di macerie presi da terra, per poi lanciarli contro una delle colonne della sala.
In quel momento Pez assisti a una cosa stupefacente, uno dei due sassi anziche comportarsi come l’altro e rimbalzare all’impatto, spezzò la colonna, facendola crollare rumorosamente al suolo.

Minchia

Potenzia l'efficacia offensiva dell'oggetto interessato. Ecco a che serve. Con quest'applicazione anche un filo d'erba puà essere un'arma mortale. Certo, solo gli appartenenti all'emissione possono ottenere risultati soddisfacenti lanciando gli oggetti potenziati, ma il succo è questo. Ora, cambiamo allenamento. Guarda.

Akira sollevo il braccio destro per mostrare le rispettive applicazioni successive, e mentre Pez ascoltava ciò che il suo maestro diceva a riguardo, volle applicare il Gyo sugli occhi per poter comprendere al meglio.

Si chiamano rispettivamente Ken e Kou. Quando usi il Ren, piuttosto che farlo semplicemente esplodere, prova a utilizzarlo come se fosse il Ten, ricoprendoti di quell'aura potenziata. Il risultato è una forza ancora più esplosiva. Se invece concentri tutta la tua aura, potenziata dal Ren, con il Gyo lasciando il resto del corpo in stato di Zetsu otterrai il Kou. Potenza bestiale, al prezzo di una difesa nulla sul resto del corpo. Pericoloso, in una parola. Fai questo e poi riposati.

Va bene.

Pez tornò alla sua posizione precedente in cima al ring, e vi si posizionò in piedi al suo centro.

Usare il Ren come se fosse il Ten. Posso riuscirci ma immagino consumi un sacco di energie mannaggia. Dovrò fare un sacco di pause solo per il Ken.

Bene proviamoci.

Pez si era abituato a partire dallo stato di Ten ogni volta che compiva un esercizio, ma quella volta doveva usare il Ren come Ten, quindi non perse tempo e sprigionò la propria aura

Bene. Ora devo solamente ridurla ma mantenendo la stessa potenza di ora.

Pez ci mise moltissimo tempo a capire il funzionamento giusto da usare, ma dopo svariati tentativi riuscì finalmente nell’impresa. Purtroppo li ci volle ancora molto più tempo per riuscire a mantenere quello stato per almeno venti minuti, tempo che il ragazzo aveva sentito dare ad Alaska da Akira.

Dopo quell’estenuante allenamento passato a sprigionare l’aura, il ragazzo decise di riposarsi per due orette, ore che il ragazzo passò a dormire.

Quando si risvegliò bello riposato, Pez si dedico ad ultimare il compito assegnatoli da Akira, padroneggiare il Kou

Pez si mise in posizione seduta, con una mano stretta a pugno tenuta sopra la rispettiva gamba, mentre l’altra era tenuta poggiata sull’altro ginocchio.

<se invece concentri tutta la tua aura, potenziata dal Ren, con il Gyo lasciando il resto del corpo in stato di Zetsu otterrai il Kou>

Il Gyo non mi è difficile da controllare, la cosa che non riesco a comprendere è lo stato di Zetsu mentre lo uso.

Pez cominciò come suo solito dallo stato di Ten, per poi concentrarsi e passare al Ken sul braccio destro, quello con la mano chiusa a pugno, dopodiché cercando di mantenere il Ken sul bracciò, provò più volte a far scomparire l’aura dal resto del corpo, ma quando ci provava, sentiva che anche l’aura intorno al braccio scemava via via, il che voleva dire che il suo Gyo non era stato applicato bene.

Pez fece molti tentativi per padroneggiare il Kou, e quando finalmente ce l’ebbe fatta, si presentò nuovamente da Akira.

Eccomi Akira. Penso di aver compreso tutto e di esserci riuscito. Ora ti mostro.

Pez fece qualche passo indietro cosi che Akira potesse vederlo bene, e dopo qualche tentativo andato a vuoto, riuscì finalmente a mostrare al suo maestro sia il Ken che il Kou.
 
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view post Posted on 12/7/2013, 00:29

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Enix colpì il proprio maestro alla nuca con un impeto devastante, e di tutta risposta ottenne un paragone ad un moscerino. Dopo essere atterrato, Enix guardò il proprio maestro e sorrise.

Dunque è questo, ciò che i cheat rendono capaci di fare.

Akira prese un bicchiere, lo riempì d'acqua e vi pose una foglia sopra, dopodiché disse ad Enix di sprigionare il proprio Ren fino all'esaurimento dell'aura in modo da fare qualcosa all'acqua. In seguito gli sarebbe stato detto qualcosa.

Natura dei poteri? Cambiamenti? Cosa? Vabbè, seguiamo il consiglio...

Enix fece nuovamente esplodere la propria aura, investendo il bicchiere con il Ren. Attese qualche minuto, ma non vi fu alcun cambiamento.

Non riesco a mantenere il Ren attivo per un altro secondo, basta.

Enix fermò il flusso d'aura e guardò il bicchiere. Nessun cambiamento. Toccò la foglia con un dito, ma non gli parve ci fosse qualcosa di anormale.

Ma-Maestro?

Dovrei bere? Forse è un rituale... si cambiano le proprietà dell'acqua con l'aura e poi la si beve per ottenere poteri... Avrebbe senso... ma la foglia? A che serve? Forse è la foglia che subisce un cambiamento e poi rilascia qualche sostanza nell'acqua che poi conferisce poteri alla gente?

Enix fece una smorfia, poi assaggiò l'acqua... per poi risputarla.

Maesto, lei è impassito! Mi dica che non deo bele questa loba! Oddio ma che è?

Enix ancora non ritirava la lingua all'interno della bocca, intanto attendeva una risposta.
 
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view post Posted on 15/7/2013, 09:31
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Mentre i suoi allievi si allenavano, Akira fece un sonnellino sulle gradinate, nel contempo usando un flebile En per tenerli d'occhio. Venne svegliato da Alaska, la quale si domandava come utilizzare il Kou. Lo Zaoldyeck allora decise di darle una dimostrazione pratica. Si alzò in piedi, stiracchiandosi e sbadigliando vistosamente, e con un cenno si allontanò dagli altri. Poi le mostro il Kou, consigliandole di utilizzare il Gyo per capire meglio il concetto. Tuttavia le disse:

In ogni caso al momento il Kou è l'ultimo dei tuoi problemi. E' una tecnica pericolosa, e infatti ero molto tentato di non nominartela. La imparerai, ma ora è meglio se proseguiamo. Ti insegnerò due applicazioni utilissime, l'En e l'In. Con l'En puoi espandere la tua aura fino ad abbracciare un area vasta intorno al suo corpo. Così facendo potrai essere consapevole di ciò che avviene all'interno del tuo En. Prova semplicemente ad espandere il Ten più possibile. Per il momento mi accontenterei di vedere un En di circa 30 centimetri. Per darti un'idea, il mio En massimo è poco più di 300 metri. Invece l'In serve a rendere invisibile la tua aura, anche se c'è. Usata su un oggetto concretizzato, invece, serve a nasconderne l'esistenza. E' una tecnica utile, ma difficile e facilmente neutralizzabile: il Gyo non viene ingannato dall'In, infatti. Buon lavoro.

Tornato dagli altri, Akira osservò con attenzione come Pez fosse riuscito a imparare perfettamente sia il Kou che il Ken, mentre Enix aveva dei dubbi sulla Cerimonia a cui l'aveva sottoposto. Con un sorriso, lo Zaoldyeck assaggiò l'acqua. Era dolce.

Non serve che la bevi tutta. Cambiamento di sapore testimonia Trasformazione. Sei specializzato nel cambiare le caratteristiche della tua aura. E' un potere molto forte e insidioso. Poter cambiare la tua aura è eccellente, ma anche il possessore del potere è sottoposto agli effetti del suo Hatsu. Scegli bene in cosa vuoi trasformare la tua Aura. A te, Pez, non ho nulla da insegnare. Se vuoi sapere altro, aspetta che io decida di proseguire la tua istruzione o rivolgiti a qualcun altro.

Akira si sedette, sulle gradinate, aspettando la risposta dei suoi due allievi e il termine dell'allenamento di Alaska.

Quest completata!

Giocatori promossi:



Ricompense

80 Exp
7000 Jeny
Sblocco 60% Alaska
Sblocco 20% Enix
Sblocco 40% Pez

Avete un post di saluti a testa, ma Alaska può prendersi il tempo che vuole per terminare l'allenamento.
 
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view post Posted on 15/7/2013, 11:01

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Il maestro disse ad Enix che il cambiamento dell'acqua che si era verificato determinava la trasformazione come categoria di appartenenza del ragazzo, dopodiché gli spiegò in poche parole in cosa consistesse tale categoria.

Trasformare la mia aura... in cosa? Rivoglio indietro Square, possibile che non ci sia un modo con la mia categoria di appartenenza?
Ci penserò una volta a casa, dato che a quanto pare la lezione è finita.


Grazie mille, maestro. Farò il possibile perché i tuoi insegnamenti non siano stati vani, e troverò un modo di respawnare mio fratello sfruttando la trasformazione.

Detto questo si allontanò, dopo aver salutato anche i suoi due compagni di lezione.
 
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view post Posted on 15/7/2013, 13:53
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Solo ora Akira si rese conto di aver svegliato Akira, quindi gli fece un lieve inchino per porgli le sue scuse.
Il ragazzo, ormai sveglio, decise di non spiegarle le cose -e Alaska gli fu grato per questo visto che con la pratica capiva di più- ma di mostrargliele.

Poi le disse In ogni caso al momento il Kou è l'ultimo dei tuoi problemi. E' una tecnica pericolosa, e infatti ero molto tentato di non nominartela. La imparerai, ma ora è meglio se proseguiamo. Ti insegnerò due applicazioni utilissime, l'En e l'In. Con l'En puoi espandere la tua aura fino ad abbracciare un area vasta intorno al suo corpo. Così facendo potrai essere consapevole di ciò che avviene all'interno del tuo En. Prova semplicemente ad espandere il Ten più possibile. Per il momento mi accontenterei di vedere un En di circa 30 centimetri. Per darti un'idea, il mio En massimo è poco più di 300 metri. Invece l'In serve a rendere invisibile la tua aura, anche se c'è. Usata su un oggetto concretizzato, invece, serve a nasconderne l'esistenza. E' una tecnica utile, ma difficile e facilmente neutralizzabile: il Gyo non viene ingannato dall'In, infatti. Buon lavoro.

Alaska rimase zitta e lo guardò allontanarsi per andare dagli altri allievi.
Quindi non doveva più provare Kou, Gyo ma l'allenamento si era spostato su qualcos altro. Ora doveva solo espandere il suo Ten il più possibile, cosa facile di per sè. La ragazza quindi condensò subito la sua aura attorno al proprio corpo che poi mediante il Ren la portò alla massima della potenza.
Restando concentrata Alaska vide la sua aura espandersi sempre di più arrivando quasi al metro di estensione.
Rimase così e non si accorse nemmeno che Enix aveva finito il suo allenamento e l'aveva salutata.
 
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view post Posted on 15/7/2013, 15:45
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Akira sembrò soddisfatto del impegno di Pez, e dopo aver spiegato a Enix cosa volesse significare il suo risultato dopo la cerimonia dell’acqua, disse a Pez che aveva finito di insegnarli, cosi finalmente il giovane era libero di andare.

Il ragazzo finito di raccogliere le sue due o tre cose lasciate sul ring, se ne andò via salutando il maestro poco dopo Enix, e nel percorrere il tunnel d’accesso al ring continuava a ripensare alle parole che Akira li aveva detto pochi istanti prima.

<a te, Pez, non ho nulla da insegnare. Se vuoi sapere altro, aspetta che io decida di proseguire la tua istruzione o rivolgiti a qualcun altro.>

C’è qualcosa che non mi torna.

Se non ha più nulla da insegnarmi che cosa vuol dire che devo attendere che lui mi voglia far proseguire nell’insegnarmi? Non mi deve aver detto tutto, e forse è proprio per questo che Alaska è stata portata in disparte.
Probabilmente ciò che non mi ha detto riguarda ciò che non riesco ben a comprendere dell’incontro contro Marte.
Ma tornare indietro adesso potrebbe farlo arrabbiare, e praticamente non ho visto nulla delle sue capacità. Forse mi conviene desistere per il momento.
Un giorno capirò cosa mi ha nascosto Akira.


Pez si diresse verso le scale su cui aveva seguito Akira e Alaska. Pensando a quando avrebbe potuto incontrare di nuovo una delle persone conosciute su quel piano
 
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38 replies since 3/7/2013, 10:01   465 views
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