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Quest 054: La vita regala insegnamenti

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view post Posted on 2/7/2013, 23:12

Hunter
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avviso il giocatore Nappa che se entro domani, per le ore 22, non è presente il suo post in quest.. il pg verrà automaticamente bocciato. Grazie per l'attenzione
 
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view post Posted on 2/7/2013, 23:52
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Amministramucche
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Avevo salvato la ruolata su un documento ed ero sicuro d'aver postato D: Perdonate l'attesa D:


Non scrivo ciò che devo scrivere perché mi annoio troppo a ruolare male. Ecco ritornati i gemelli, non mi si può penalizzare perché ruolo seguendo il carattere dei miei pg.


Avevano compiuto le loro buone azioni, il clima da caldo si stava rinfrescando a causa del passaggio da giorno a notte ed erano vestiti eleganti. I due gemelli erano sul punto di collassare dalla troppa felicità, quand'ecco succedere qualcosa che sconvolse il loro ego già abbastanza debilitato da, appunto, la felicità. Un criminale dall'espressione abbastanza affaticata e preoccupata infatti adesso puntava l'arma contro la nuca del povero Lamberto. Lamberto era sul punto di morire.
Romualda sì girò, percepiva che ci fosse qualcosa che non andava nel fratello e dunque si girò di scatto, si girò preoccupatissima, si girò e svenne. Fece solo finta di svenire. Romualda in realtà tentava di chiamare suo fratello, ma fisicamente ora Lamberto era solo contro il criminale. Non fece un passo, neanche uno, non mosse un singolo braccio, aveva la paura a mille, non sapeva bene cosa fare, tutto sembrava muoversi a rallentatore. Una macchia sulla scarpa... un'altra... Il papillion è un po' in disordine... Il cappello... No, il cappello è ok, com'anche il completo... Forse un po' sgualcito a causa della faticosa giornata... Lamberto? Anche Lamberto era sgualcito. I suoi occhi erano stanchi, il suo sguardo vissuto. In un sol giorno ne aveva vissute tante, troppe emozioni. La felicità nell'aiutare il prossimo, la trsistezza nell'assistere alle facce di poveri diavoli, la preoccupazione per una macchia sulla scarpa, l'amicizia con la sorella, era psicologicamente sfinito. E nel peggior momento possibile arrivò lui. Lui. Lui. Il ladro. Il ladro che doveva per forza prendere in ostaggio lui, al momento sbagliato nel posto sbagliato. Lamberto sapeva di non essere così, decise di trattenere il proprio carattere per accontentare il destino, per non inemicarselo, ma lui non era così. Tutta la «melassa» accumulata durante la giornata doveva in qualche modo essere distrutta ed in un certo senso il ladro capitava a fagiolo. Aggungendo la preoccupazione per la presunta solitudine dovuta al finto svenimento della sorella alla lista di emozioni di Lamberto egli ebbe un accumulo di adrenalina. Quest'accumulo gli permise di ritornare ad essere se stesso, di ricordare chi era se stesso. Ricordò di come uscito dalla farmacia sentì il bisogno impellente di diventare gentile, di come capì che era arrivata l'ora di cambiare totalmente personalità, ma ricordò anche il vero sé. Il vero Lamberto. Ciò che doveva essere davvero.

Lui era Lamberto.
Il figlio della persona più modaffacca della città.

Chiuse gli occhi un attimo, in quell'attimo tentò di assaporare la vera essenza di un qualcosa che non sarebbe mai più stato: un gentiluomo. Apprezzò il cappello, il papillion, le scarpe, il completo e dopo averle apprezzate riaprì gli occhi. Quegli stupidissimi orpelli scomparvero, Lamberto tornò alla sua vera natura. Il completo divenne una camicia sudicia, il papillion un minimo di pappagogia e le scarpe eleganti banalissime scarpe da tennis. Solo il cappello rimase, insieme al monocolo. In quel negozio elegante solo quei due erano stati i loro acquisiti, poi furono cacciati in malomodo perché importunavano un signore «grassottello». Il numero di telefono del signore scomparve, al suo posto ora c'era il suo portafoglio. I due malviventi di prima non erano in realtà stati redenti da i gemelli, ma semplicemente si accorsero che i due erano poveri in canna. Lo spray per pulire le scarpe? Semplice tubetto vuoto di deodorante, queste infatti erano più che sporche. Di tutto ciò Lamberto si accorse solo in quel momento. E rise. Rise a lungo. Rise sonoramente. Lamberto era tornato. E con lui era tornato anche il discorso diretto.

«Guarda... Sinceramente, eh! Io non lo farei. Se mi ammazzi arriva la pula e Dio solo sa quanto io sia fac da poliz. Ah, a proposito di Dio, ti posso annunziare una buona novella? Io faccio parte dei testimoni di Geova ed a questo proposito non posso che dirti che tutti saranno redenti proprio nel momento in cui...»

Detto ciò si abbassò di scatto. La sua altezza era decisamente inferiore a quella del suo avversario poiché i gemelli erano abbastanza al di sotto della media, così gli fu facile una volta abbassato alzare il braccio destro ed afferrare l'arma. Una volta afferrata questa Lamberto avrebbe sparato tutti colpi del caricatore senza però naturalmente riuscire a disarmare il suo avversario, naturalmente più forte di lui. Sparando un intero caricatore Lamberto avrebbe sicuramente attirato lì la polizia, ma non era questo il suo obbiettivo (poiché lui era un fac da poliz), egli infatti puntava a svuotare il caricatore per togliere potere offensivo allo sfidante. Gli spari fecero capire a Romualda che era ora di svegliarsi, girò dunque la testa e, mentre il braccio destro impegnato dal fratello svuotava il caricatore, Romualda prese il controllo del braccio sinistro facendo ben attenzione a mirare con un colpo come si deve i testicoli dell'avversario. Questo avrebbe sicuramente atterrato un po' il giovane che avrebbe allentato la presa alla pistola, così facendo Lamberto strattonò il suo braccio e riuscì ad impadronirsi della pistola concludendo il tutto con un colpo con il calcio della pistola alla nuca avversaria facendolo svenire.
Nel caso in cui tuttò fosse andato a buon fine Lamberto avrebbe rotto il vetro del monocolo e con il vetro avrebbe disegnato una svastica sul proprio cappello consegnandolo poi allo svenuto ladro che sarebbe arrestato per apologia del nazismo oltre che per rapina o qualunque altra diavoleria avesse commesso.

I due gemelli ebbero subito dopo ciò un dialogo:

«Mi fa piacere che tu sia tornato, fratellino. Ora che si fa?»
«Mi pare che prima che iniziassi a fare il coglione tu avessi un problema, giusto?»
«Ah già, riprendiamo da lì?»
«Direi di sì»

Tornarono dunque alla farmacia, naturalmente ora chiusa e Romualda urlò:

«CHI SONO IO?»
 
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view post Posted on 4/7/2013, 16:40

Hunter
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Dopo diversi tentativi fatti con le chiavi, finalmente, l’anziano Koioshi aprì la porta di casa e, non appena entrato, esortò il giovane ragazzo a comodarsi su uno dei comodi divani lì presenti. Egli intanto andò a preparasi una tazza di thé e mentre preparava, con fare molto garbato e rispettoso chiese..

Ti andrebbe una tazza di thé?

Il vecchio Koioshi era da tempo che non riceveva visite e, quel ragazzo che a prima vista sembrava avere tutti i requisiti per essere addestrato da lui, fu una vera gioia per il vecchio Koioshi. Dopo diversi minuti di attesa il thé era pronto così, anche se con alcune difficoltà a causa dell’età avanzata, porto le due tazze nella stanza ove vi era il ragazzo e sempre con fare gentile..

Prego, prendi pure..




Intanto..



Robert teneva sotto mira il suo bersaglio quando, lo strano essere attaccato alla sua preda, svenne inspiegabilmente. Il giovane ragazzo non fece molto caso a ciò, poiché era intento nell’osservare se la polizia era riuscito a seguirlo; era calmo e freddo e, se fosse riuscito a depistare i suoi inseguitori, molto probabilmente, avrebbe lasciato libero quello strano essere tuttavia..

Merda!!

Il suo bersaglio abilmente si abbasso , per poi tentare di rubargli l’arma, però, per la sfortuna dei due gemelli, Robert era estremamente agile e veloce e, difficilmente, un simile tentativo sarebbe andato in porto; così, vedendo la reazione del nemico, con una sorprendente velocità, nel momento in cui l’avversario si calò per uscire dalla mira dell’arma da fuoco, Robert, velocemente e con gran forza, mirò a colpire Lamberto alla nuca con il manico della pistola, cos’ da farlo svenire e darsela a gambe il più velocemente possibile.

Nappa veramente pensavi che quel npg con quelle statistiche si facesse fregare così facilmente? tss..

Per entrambi.... questa è una sorta di quest libera.. potete fare azioni auto conclusive e anche manovrare per pochi istanti gli npg.... però badate a non esagerare... come ha fatto da poco nappa, che quasi mi killava quell'npg inspiegabilmente.... quando quello gli passa un botto nelle statistiche..
 
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view post Posted on 4/7/2013, 17:32
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La porta dava dirattamente nel salotto ed appena entrati il signor Koioshi esortò il ragazzo a sedersi, lui prima tolse la spada e la poggiò ad un lato del divano e poi eseguì sedendosi su uno dei due divani della sala mentre l'anziano andava verso la stanza adiacente.

-Ti andrebbe una tazza di thé?-

-Si la ringrazio Koioshi-Sama -

Mentre il vecchietto preparava il thé Steven si alzò un paio di volte per far scrocchiare la schiena, si anche se giovane ogni tanto si sentiva un pò bloccato anche perchè quando era in viaggio era solito dormire all'aperto per risparmiare, solo una notte su tre veniva passata in albergo o meglio, in ostello e solo per potersi lavare al meglio, non che gli altri giorni puzzasse, ma era solito lavarsi nei corsi d'acqua e improfumarsi con gli unguenti che aveva visto tante volte preparare alla madre con erbe e piante comuni.
Il resto del tempo lo passò ad osservare la stanza, il salone era arredato in maniera semplice, una vetrinetta ad angolo con alcuni sopramobili all'interno, un tavolino di legno grezzo molto piccolo vicino la porta con una ciotola poggiata sopra, che da quello che aveva potuto vedere serviva per poggiare le chiavi, due divani verde abete ed un tavolo da thé marrone scuro nel mezzo dei due.

*Chissà che arma sarà, e soprattutto chissà cosa intendeva per spirito potente e resistente, spero solo di farcela devo farlo per mamma*

-Prego, prendi pure-

Steven si rizzò in piedi a quelle parole, sovrappensiero non vide l'anziano arrivare e quello scatto fece sorridere il signor Koioshi.

-La ringrazio-

Disse prendendo la tazza e tornandosi a sedere

-Mi scusi per quello scatto ma ero sovrapensiero-

-Non preoccuparti, non hai fatto niente di male-

Le ultime parole dell'anziano furono dette con un sorriso, bevvero il thé e chiacchierarono un pò, Steven disse all'anziano che in futuro avrebbe voluto comprare una casa a NGL e l'anziano gli spiegò quali erano i posti migliori e più tranquilli per acquistarne una, scherzarono un pò sul come tanti mercanti tentano di prendere in giro i clienti e parlarono di come in gioventù lui e la signora Tomora erano stati grandi amici.
Ad un certo punto la curiosità di Steven venne fuori e così chiese

-Mi scusi Koioshi-Sama ma cosa intendeva per spirito forte e resistente?-
 
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view post Posted on 15/7/2013, 13:32
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Amministramucche
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PARAPARAPAPPAA

La strategia dei gemelli non riuscì

Tarataratttata

Ma c'era qualcosa nell'aria.

Pararapararapararapara

Una musichetta tenue si era ormai diffusa nell'aria, più precisamente il tema musicale di Braccio di Ferro, quello quando mangia gli spinaci.

Tarataratarata

Lamberto e Romualda improvvisamente si sentirono ultrapompati.

Fieoow fieowwww

Purtroppo quel potenziamento arrivò troppo tardi, se fosse arrivato prima magari sarebbero riusciti schivare il colpo alla nuca di Lamberto che lo fece svenire. Romualda poi svenne per noia.

Depressione post vacanza, un giorno tornerò a postare come zio comanda.
 
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view post Posted on 18/7/2013, 16:18
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Amministramucche
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Ma questa quest è aperta/sospesa/congelata o che? Giusto per sapere se posso iscrivere i gemelli alla quest di Wow :)
 
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view post Posted on 18/7/2013, 18:03
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io ero stato autorizzato ad un'altra quesy perché non c'eri tu poi lupom si è ritirato ed ora bho
 
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