Amministramucche ••••••• - Group:
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| Dopo aver per bene descritto il proprio nome nella neve, Kashiro iniziò ad attendere l'avvento del drago. Si distese al fianco della propria urina appoggiando la schiena ad un albero e qui iniziò a contemplare il paesaggio. Non si soffermò molto sulle forme falliche che nella sua mente assumevano gli alberi, bensì preferì ammirare il cielo. Negli inferi questo non era visibile, quindi per il demone ammirare il cielo era un'occasione più unica che rara. Aveva un colore biancastro, molto acceso, alcuni l'avrebbero definito triste, ma per Kashiro, novello osservatore del cielo, quel colore andava più che bene sopratutto se paragonato al nero carbone infernale. Non fece alcuna riflessione poetica, il poetare non era proprio nella sua indole, né tantomeno avrebbe rinunciato a guardare qualche bella ragazza (o qualche bel ragazzo) per guardare il cielo, per Kashiro era una visione come le altre, come una mediocre opera d'arte. Il demone prese il suo cellulare ed iniziò a giochicchiare a giochini stupidi in attesa di qualcosa. Avrebbe visto un porno, ma internet sulle montagne prendeva maluccio, quindi optò per un videogioco. Dopo un paio di partite passò però lì vicino un coniglio e nella mente di Kashiro prese piede un solo pensiero:
«Mmm... Buchi...
Dunque chiuse il cellulare, si alzò di scatto ed iniziò a rincorrere quella macchia bianca, solo che il coniglio era non poco veloce e Kashiro, abbastanza rilassato per il freddo, faticò a corrergli dietro; dopo poco egli infatti rinunciò all'inseguimento ripromettendosi di recuperare poi su «passioneconigli.it» un sito molto divertente. Si gettò a terra e chiuse un attimo gli occhi, ma li riaprì subito, doveva essere vigile, probabilmente se non l'avesse fermato subito il drago avrebbe sicuramente mangiato chiunque avesse invaso il suo territorio sfidandolo in quel modo, quindi rimase più che vigile... Ma Kashiro conosceva solo un modo per rimanere vigile: trastullarsi. E così fece. Tanto bianco per bianco non se ne sarebbe accorto nessuno, quindi iniziò a menarselo furiosamente. Non tentava di attirare l'attenzione o di creare siparietti comici, lo faceva solo per godimento personale. Terminato l'amplesso capì che era inutile rimanere lì fermi e decise di andare a cercare il drago. Una camminata nella neve era inoltre un'ottima disciplina per un grassone come Kashiro. S'alzò con fatica ed iniziò a camminare nella neve, affondava per bene i piedi, voleva essere trovato dal drago, non urlava per paura di eventuali valange, ma non fosse stato per quello avrebbe urlato sicuramente. O almeno questo sarebbe stato un ragionamento da umano coscienzioso, Kashiro era un demone oltretutto incosciente, quindi le valanghe (nel caso in cui le avesse conosciute) non erano affatto un problema per Kashiro, almeno in linea puramente teorica. Iniziò dunque ad urlare:
«DRAGOOOOOOOOOOOO! VIENI FUORI! SI SONO KASHIRO, IL CUGINO DI CARTE MID, TI PREGO, VIENI DA ME! NO, NON PREOCCUPARTI, SONO CAMBIATO, NON TENTO PIU' I RAPPORTI A FREDDO»
Come già esposto, un drago doveva un favore a suo cugino Carte Mid, quindi per lui era naturale citare il cugino tentando di ottenere favori. Il Drago però non si fece vedere, ma Kashiro non si perse d'animo, mise le proprie mani a mo di megafono davanti la bocca ed urlò, in maniera abbastanza esaltata:
«CARTE MID TI VUOLE BENE! VIENI QUI, SU!»
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