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Quest 065: Pirates of Shadows

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view post Posted on 31/5/2013, 13:56
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A quanto pareva Alaska non era la sola ad essersi recata sul posto. C'erano altri tre ragazzi.
Dal discorso del governatore, che ovviamente spiegó loro il motivo per cui era stata presa sua figlia (per soldi logicamente), Alaska notó che all'uomo non importava nulla della figlia e che se voleva salvarla era solo questione di immagine. Non li faceva di certo perché le voleva bene..
Poi però si autoconvinse che probabilmente stava sbagliando a giudicarlo e che forse si comportava in quel modo perché era abbattuto dalla separazione con la figlia da parte di quei pirati che l'avevano rapita.
Dopo che le cose furono spiegate i ragazzi iniziarono ad esporre le proprie teorie su come comportarsi per salvare la ragazza.
Il primo inizió a dire la stessa cosa che inizialmente aveva pensato anche lei, più o meno. Parlava di una sosia della ragazza. Anche Alaska ci aveva pensato subito. La sua idea era quella di trovare una ragazza da camuffare per la figlia dell'uomo importante, magari anche lei stessa, in modo che una volta giunta dai pirati avrebbe potuto rivelare agli altri ragazzi, dove i pirati erano diretti. Poi però le venne alla mente che le donne sulle navi pirate non erano viste di buon occhio, in quanto, come raccontavano tutte le storie che aveva letto o udito, erano portatrici di sventura.

-E se diciamo che c'è un ragazzo -uno di voi- che è figlio di un uomo ancora più ricco, e che vorremmo fare uno scambio con la figlia del governatore?

Ma restava il problema che non sapevano come contattare quei pirati.

Poi evan disse la sua. In effetti era plausibile che i pirati andassero poi di villaggio in villaggio e Alaska conosceva bene quelle zone.
E infine l'ultimo mostró loro una cartina e disse la sua, per metà veritiera ma per altri versi no.

-E vero, per colpa della bassa marea i pirati staranno andando proprio in quella direzione, ma quella mappa non è esatta. Ci sono alcuni luoghi che non sono stati segnati, forse perché non conosciuti da nessuno o da pochi. Io sono tra quei pochi, conosco bene le zone qui intorno, ci sono nata e cresciuta. Qui ad esempio - disse indicando un punto sulla mappa, nella direzione detta dal ragazzo - c'è un piccolissimo villaggio con il suo porto. Se vi va bene, potremmo dirigerci verso questa meta....ho dei cavalli a casa, potremmo andare con essi, dato che camminando è un tantino distante.

Sorrise

-oh, io sono Alaska!!! Piacere!!!

Si presentó sorridente.

mi scuso se ho scritto male, sto a lavoro e quindi ho scritto un po' in fretta XD
 
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view post Posted on 31/5/2013, 15:37
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Trickster


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Entrò per ultimo nel ufficio del governatore dove trovo altri "folli" come lui decisi di intraprendere la missione di salvataggio.
Rimase immobile ad ascoltare le parole del Governatore, al quale quest'ultimo sembrava poco preoccupato del rapimento di sua figlia, eppure offrì una ricca somma di denaro per riportarla.

Uscì fuori e un ragazzo si fece avanti ad esporre il piano. Indicò lui e il ragazzo a suo fianco, affidando a loro il compito di prendere una nave veloce. Un piano simile si sarebbe anche potuto compiere se tutto ciò che richiedeva il ragazzo fosse illegale qui, a Neo Green Life.
Un altro infatti, Evan, glie lo fece notare.

-Stiamo partendo svantaggiati visto il luogo. A causa della politica di Neo Green Life, tutti villaggi non hanno tecnologie ne armi per poter contrastare o proteggersi da un assalto, sono senza difese. E i pirati lo sanno, questi villaggi sono prede perfette per questi briganti e concordo con Evan sul fatto che prima o poi dovranno rifocillarsi ed allora saccheggeranno un altro villaggio senza alcuna difesa, povera gente. Disse.

-Ed allora, come proposto sempre da Evan agiremo. Nella confusione potremo prendere in prestito alcuni vestiti dai pirati, in modo che possiamo entrare senza essere fermati, o uccisi...

Infine una ragazza che conosceva molto bene questi luoghi si offrì di guidarli fino alla loro meta.

-Perfetto! Allora abbiamo tutto ciò che ci serve, tranne il mio cacciavite... Si massaggiò la testa dove li faceva ancora male per il colpo subito e probabilmente per aver sbattuto la terra dopo lo svenimento.
 
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view post Posted on 31/5/2013, 15:39

Double hunter

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Bella l'idea di cilan inoltre è anche abbastanza simile alla mia, attuatela prego :P
 
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view post Posted on 31/5/2013, 18:14
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la ragazza alla proposta di Heizo gli diede in parte ragione ma lo informò anche che in un punto, che provvidenzialmente indicò con il dito vi era un villaggio con un porto, poi continuò a parlare

Alaska : ho dei cavalli a casa, potremmo andare con essi, dato che camminando è un tantino distante. oh, io sono Alaska!!! Piacere!!!

poi dopo la ragazza, anche l'ultimo arrivato nella sala d'accoglienza del governatore diede ragione ad Evan e si schierò con la sua idea...

Allora cambio voto e mi schiero anch'io, come proposto dalla maggioranza ovvero meglio attenderli in un porticciolo, che raggiungeremo con i cavalli che ci presterà Alaska...... Ma dite che vi sarà un pirata che abbia la mi taglia???

L'ultima frase di Heizo, serviva a fare notare che era molto spessop e anche per spezzare la tensione che si sarebbe potuta creare in fondo alcune idee erano state rifiutate, ma lui si stava preoccupando della reazione di quello che presumibilmente voleva divenire il capogruppo quello che rispondeva al nome di Ging.

Si incamminò verso seguendo la strada ma dopo pochi passi si fermo dopo essersi messo a grattare la testa si girò con un sorriso da ebete in volto e si rivolse ad Alaska

Scusa Alaska, dove dobbiamo andare per i cavalli?
 
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view post Posted on 1/6/2013, 11:03
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Quello che doveva essere più vecchio del gruppo, e forse anche di Alaska, si avvicinò a quest ultima mostrandole un sorriso da ebete. La ragazza lo ricambió nella stessa identica maniera.
Poi si rivolse a lei chiedendole dei cavalli da lei citati.

-Beh, io abito a circa un oretta da qui, e nella mia dimora ho anche dei cavalli. Potremmo usarli quindi...e sono convinta che ai miei genitori non dispiacerà se li usano anche degli sconosciuti che ho potato io...-

Disse mantenendo la stessa espressione in po' da ebete e allegra.
La famiglia Demon erano dei sempliciotti, quindi non si sarebbero fatti grossi problemi a prestare i loro cavalli a dei perfetti sconosciuti.

-Perfetto!!! Se siamo tutti d'accordo possiamo andare!!!

Esclamò voltandosi verso gli altri e battendo le mani a mo di applauso.
 
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Cilan
view post Posted on 1/6/2013, 13:21




La sua idea era andata completandosi grazie alle informazioni ricavate dalla mappa geografica mostrata da un ragazzo, di nome Heizo, e alla possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto messi a disposizione dall'unica ragazza presente, di nome Alaska.
Uhm...cavalli? Beh, in un paese del genere è la migliore opzione che abbiamo, meglio non disdegnarla. Tutto sommato la possibilità di passare più tempo a contatto con gli animali è l'unica cosa positiva di questo stato. La sola.
Ma se avessi voluto passare del tempo con gli animali sarei andato in un parco naturalistico, non avrei di certo ucciso selvaggiamente millenni di progresso in un modo così pietoso.

-Sarebbe davvero utile riuscire a spostarsi velocemente. Potremmo godere di una notevole velocità d'azione, indispensabile per anticipare le mosse dei pirati.
Fai pure strada Alaska.-
disse nel mentre era ancora parzialmente assorto nei suoi pensieri.
Si sistemò il cappotto che si era in parte stropicciato, a causa del suo precedente sonno sotto l'albero nel porto cittadino, e nel farlo gli capitò in mano il bucaneve raccolto poco prima. Quindi, si ricordò del significato di quel fiore, e si perse nuovamente nei suoi pensieri.
Oh...vedo che la divinazione floreale ci ha preso di nuovo.
"Speranza e consolazione" è il significato del bucaneve.
La "speranza" c'è, visto che siamo riusciti ad organizzarci abbastanza bene per l'inizio dell'incarico. Mi preoccupa un po' la "consolazione"...


Michelle, finito il "giro" di ruolate, vai tu? Così descrivi bene la casa di Alaska vista dall'esterno e i suoi genitori, almeno abbiamo qualcosa su cui basarci per ruolare.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 12:15
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E così, visto che tutti erano d'accordo, si misero in viaggio verso la casa di Alaska che distava a circa un'ora da dove loro si trovavano.
Camminando passarono una decina di case un pò tutte somiglianti, delle specie di ranch immerse nel nulla della foresta. Probabilmente i quattro ragazzi si stavano chiedendo come uno poteva vivere lì lontano da tutto e tutti, eppure per loro era la normalità.
Alaska li inoltrava sempre di più nel fitto della foresta, e quando qualcuno poteva anche iniziasi a domandare quanto potesse mancare, improvvisamente si aprì un varco, uno spazio abbastanza grande di vallata con al centro un abitazione di legno con la sua stalla poco distante.

Eccoci arrivati!

esclamò la ragazza indicando la sua casa e poi voltandosi verso i perfetti sconosciuti.
La casa era sviluppata su di un piano. I ragazzi entrarono ed ad accoglierli ci fu una signora sui 45 anni con i capelli neri, un pò bassina, che li salutò con un sorriso un pò perplesso ma tuttavia solare.
Erano giunti in un ampio salone tutto circondato da vetrate enormi che davano direttamente su di un lago. L'interno era tutto un gioco di legno ed acciaio, insomma un continuo gioco fra antico e moderno.

Accomodatevi qui

disse indicando delle sedie di legno ed il tavolo della cucina, poco prima di sparire dalla loro vista.

Vado da papà!

disse mentre la madre portò agli ospiti una bevanda fredda fatte alle erbe.

E' molto buona, prego, servitevi pure...

Dopo circa una decina di minuti Alaska tornò dai suoi ospiti.

E' tutto a posto, seguitemi!

disse facendoli poi strada nell'esterno della casa fino a raggiungere la stalla.
Aveva chiesto al padre se poteva usare i loro cavalli anche per quei ragazzi e lui aveva acconsentito senza fare nessuna storia.

Potete scegliere qualsiasi cavallo, tranne il bianco che è mio e quello nero pezzato che è di mio padre!

disse una volta arrivati ai cavalli.

Sapete cavalcare?

domandò poi ricordandosi che forse per il mondo esterno non era di norma andare a cavallo.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 14:30
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Alaska: -Beh, io abito a circa un oretta da qui, e nella mia dimora ho anche dei cavalli. Potremmo usarli quindi...e sono convinta che ai miei genitori non dispiacerà se li usano anche degli sconosciuti che ho potato io...- Perfetto!!! Se siamo tutti d'accordo possiamo andare!!!


Evan : -Sarebbe davvero utile riuscire a spostarsi velocemente. Potremmo godere di una notevole velocità d'azione, indispensabile per anticipare le mosse dei pirati.
Fai pure strada Alaska.-


La maggioranza era d'accordo di seguire il piano di attendere i pirati in un porto, Alaska cominciò a far strada , portando il gruppo fuori dal porto, per poi infilarsi nella foresta che era li vicina.

Heizo mentre camminava subito dietro ad Alaska, pensò che non si era mai inoltrato così affondo nella foresta. Mentre osservava i dintorni, o meglio gli alberi che lo circondavano, cercò di fare mente locale sulla direzione che avevano preso e cercava anche di usare degli alberi cresciuti, in maniera particolare, come punti di riferimento. Dopo circa un ora di cammino passarono vicino a quello che poteva essere considerata un conglomerato di case destinato all'allevamento, ovvero un ranch. Heizo pensò che erano arrivati ma così non fiu si inoltrarono ulteriormente nella foresta,

Non dirmi che questa ragazza abita su di un albero!! no ha detto di aver dei cavalli quindi devono avere un posto dove possono tenerli!

Finalmente davanti a loro la foresta terminò rivelando una radura con una casa abbastanza grande nel mezzo, con una stalla non molto lontano.

Alaska: Eccoci arrivati!

Il gruppetto ed Alaska furono accolti da una donna, di mezz'età con capelli neri, Heizo, non riusciva a vederne molto bene il volto perché dalla sua visuale, il volto era coperto da un ciuffo di capelli, anche se non voleva era costretto a vederla dall'alto al basso. La donna ed Alaska fecero accomodare il gruppo all'interno della casa, li gli venne offerto da bere un buonissimo bicchiere con un n infuso di erbe.


Madre di Alaska: E' molto buona, prego, servitevi pure...

Quando Heizo prese ed assaggiò il liquido offerto dalla donna, senti le sue papille gustative andare in fermento.

Molto delizioso signora, le erbe danno un tocco fantastico e rilassante.

Dopo aver finito il suo bicchiere Heizo attese insieme agli altri il ritorno della loro compagna che, da quello che aveva detto, era andata ad incontrare suo padre. Tornò non molto dopo, circa una decina di minuti e li informò che era tutto a posto. Infine li accompagnò alla stalla per scegliere i cavalli.

Alaska: Potete scegliere qualsiasi cavallo, tranne il bianco che è mio e quello nero pezzato che è di mio padre!

I cavalli erano tutti magnifici e avevano il pelo lucente, segno di un ottima cura da parte loro. Heizo li osservò attentamente e infine scelse un cavallo molto robusto, in maniera che questo non avesse problemi a sorreggerlo, data la sua mole. Era un cavallo Marrone con una macchia a forma di goccia ,di colore bianca sul collo.

Alaska: Sapete cavalcare?

Io prenderei questo se non ti dispiace!Comunque si so cavalcare, anche se non sono un provetto cavaliere!

Disse mentre prendeva metteva una sella in cuoio sulla groppa dell'equino.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 18:57
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L'idea di Ging non era stata applicata, forse era troppo tecnologica per NGL, Evan invece aveva proposto un idea più veloce da applicare, di monitorare i villaggi della zona, forse però a piedi poteva richiedere troppo tempo.
Così una ragazza propose di prendere dei cavalli dalla sua casa che non distava troppo.
Dunque i ragazzi arrivarono dunque a piedi alla casa della ragazza di nome Alaska, che li ospitò facendogli strada.
Li condusse dentro la casa e li fece accomodare.
C'era la madre della ragazza di nome Alaska che offriva di tutto, Ging ringraziò il tutto, poi disse:

Dobbiamo sbrigarci, non sappiamo quando saccheggeranno un altro villaggio e soprattutto se lo faranno.

Dopo qualche minuto di riposo, la ragazza li condusse dai cavalli, erano molti, gli chiese se sapevano cavalcare.

Ging, annui e preparando il cavallo per cavalcare, vi salì sopra.
Poi prese le corde e con qualche calcetto il cavallo era pronto.

Allora la decisione è presa, dobbiamo monitorare i villaggi come dice Evan.
Haizo, procedi tu avanti visto che hai indicato il punto della cartina ok?
Inoltre ragazzi, prepariamoci a combattere, non sempre i piani vanno lisci come sembrano.


Ci vorrà un altro po' per arrivare lì, almeno a cavallo ci metteremo meno tempo, spero tutti sappiano cavalcare, e con il cibo della signora sopratutto spero che a nessuno venga da vomitare, l'ultima cosa che ci manca è solo questo.

Solo una curiosità Alaska, spero che a tuo padre non abbia problemi a prestarci questi cavalli vero?

Poi diede un calcetto al cavallo, ed esso nitrì, pronto per partire.

Ia!
Andiamo?
 
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Cilan
view post Posted on 3/6/2013, 13:00




Visto il favore della maggioranza, i ragazzi si erano messi in marcia verso l'abitazione di Alaska per poter prendere i cavalli di cui necessitavano per poter perlustrare le aree circostanti.
La ragazza stava guidando saggiamente il gruppo in mezzo alla più fitta boscaglia di Neo Green Life, facendosi strada tra piante ed arbusti di ogni genere. Dopo un po', i ragazzi sbucarono in quella che sembrava essere una radura, al centro della quale troneggiava un abitazione in legno con stalla annessa.
Dopo aver bussato, una donnina bruna, probabilmente parente di Alaska, fece accomodare il gruppo al tavolo della cucina. La donna sparì per qualche secondo insieme ad Alaska per riapparire da sola portando una strana bevanda fredda color verdognolo.
-Grazie mille.- rispose Evan all'ospitalità della donna.
Questo intruglio mi ricorda uno di quelli che faceva mia madre con le erbe di montagna. Speriamo sia buono come il suo...l'aspetto non è dei migliori.
Dopo qualche sorso, Evan si accorse che dello zucchero non avrebbe di certo guastato, ma continuò a bere fino alla fine del bicchiere di quella strana bevanda.
Dopo qualche minuto, Alaska tornò dai ragazzi per mostrare loro la stalla e i cavalli che erano al suo interno. Indicò di due cavalli di proprietà della famiglia, e quindi inutilizzabili, e lasciò ai ragazzi la possibilità di decidere il loro destriero.
Evan si avvicinò al cavallo più vicino: non gli interessava certo il colore del suo mezzo di trasporto, a lui bastava che fosse in grado di correre.
Alla domanda di Alaska sulle loro abilità equestri, Evan si mise a riflettere.
Da piccolo ho cavalcato con mio padre. O meglio, lui cavalcava e io siedevo dietro di lui, non credo sia proprio la stessa cosa...
Beh, i cavalli sono svegli, ci intenderemo in qualche maniera.

Evan iniziò a guardare l'animale e si avvicinò cautamente, per mostrare di non avere cattive intenzioni. Poi, dopo qualche spinta, riuscì ad issarsi sulla bestia.
Oh, perfetto. Almeno questo me lo ricordo.
Voltandosi verso Alaska rispose alla domanda postagli
-Sì, dovrei riuscire almeno ad andare al trotto.-
Il ragazzo impugnò saldamente le redini e fece voltare il cavallo in direzione dell'uscita, dando segno di essere pronto a partire.
-Se fai il bravo, andrà tutto bene...- sussurrò Evan con un filo di voce all'animale che si apprestava a trasportarlo nel lungo tragitto.
Scusate il ritardo nel post, ma una serie di fortuite coincidenze mi hanno fatto ritardare di diverse ore =\
 
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view post Posted on 3/6/2013, 13:21

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Il giocatore discord viene bocciato per ritardo

continuate pure
 
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view post Posted on 3/6/2013, 14:14
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Heizo mentre saliva sul cavallo si osservò intorno, e vide che non erano più in cinque…ne era sparito uno, forse si era perso nella foresta!!

Allora la decisione è presa, dobbiamo monitorare i villaggi come dice Evan.
Haizo, procedi tu avanti visto che hai indicato il punto della cartina ok?
Inoltre ragazzi, prepariamoci a combattere, non sempre i piani vanno lisci come sembrano.


Va bene faccio strada io, per ora , sempre se mi ricordo come si esce dalla foresta , ma per favore la smetti di dare, ordini! inoltre non so se vene siete accorti, ma ci siamo persi qualcuno per strada!

Ad Heizo, quel ragazzo di nome Ging comincia cava a dare sui nervi, non gli piaceva comandare, e neahce essere comandato, per lui le cose le si faceva in gruppo.

Quello che aveva dato al ragazzo era un piccolo avvertimento senza nessuna minaccia, se voleva capirlo, l’avrebbe capito da solo. Stava ancora sistemandosi sulla sella quando il ragazzo comandino parti da solo verso la foresta..

Ma guarda te, dice agli altri di fare strada e poi e il rimo che parte…

Ei tu!! Ging, va che non siamo arrivati da li, dobbiamo andare qui ,

disse Heizo, mentre speronava dolcemente il cavalo par far si chge si muovesse, infine mosse leggermente le redini verso sinistra in maniera che il cavallo prendesse una determinata direzione. Loro inizialmente dovevano andare verso est, e una volta usciti dalla foresta si sarebbero dovuti muovere verso al costa a sud, una volta vvicinati avrebbe lasciato che fosse Alaska a dare le indicazioni, dato che aveva dimostrato di essere piu esperta di lui della zona. Percorse la strada inversa, che prima avevano fatto a piedi, sul groppa del cavallo, facendo attenzione che i rovi, gli sterpi e i rami non ferissero le zampe del cavallo, non voleva che quel bell’animale si ferisse. Dopo circa una quarantina di minuti uscirono dalla boscaglia, e fu abbagliato dalla luce del sole.

Ora dovremmo andare verso sud est, stando alla mappa, ma mi sa che e meglio che fai strada tu Alaska, d’altronde io non so l’esatta posizione del porto che hai indicato prima … e rischierei di farvi giare a vuoto prima che arriviamo, e non possiamo sprecare tempo … o la ragazza rischia la vita.
 
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view post Posted on 3/6/2013, 16:02
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Improvvisamente sparì un ragazzo. Alaska si sentì per un attimo in colpa per questa sparizione perché magari egli non sapeva cavalcare e quindi era rimasto indietro.

-ragazzi, io torno indietro a controllare, voi proseguite pure. Aspettatemi alla seconda vallate che incontrerete, quella che costeggerà la costa.

E detto ciò ritornó indietro alla ricerca del disperso.
Lo trovó poco più in là a terra, per di più ferito. Capendo che non avrebbe più potuto proseguire con loro, lo accompagnó al molo dove li aveva incontrato. Poi portò il suo cavallo al suo ranch ed infine raggiunse il piccolo gruppetto.

-eccomi di ritorno... Il ragazzo era caduto da cavallo ed sta ferito...dovremmo fare a meno di lui...

Disse un po' seria. Certo che poteva anche dirle che non sapeva cavalcare...
Erano quindi giunti in questo spazio aperto pieno di luce solare. Ora Alaska avrebbe dovuto fare loro da guida, come propose Heizo.

-ok, seguitemi!!!

Esclamò rimettendosi in viaggio
Dopo circa 15 minuti arrivarono alla loro metà, sperando più che davvero i pirati si sarebbero fermati li, o almeno passati.
 
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Cilan
view post Posted on 3/6/2013, 16:17




Ormai il gruppo sembrava deciso a partire. Ging sembrava desiderare ardentemente di partre quanto prima, tanto che, nonostante non sapesse la strada da percorrere si era già posizionato in prima fila, pronto a guidare i ragazzi.
Per fortuna, Heizo prese in mano la sitazione, spiegando il tragitto che avrebbero dovuto compiere ed indicando la direzione da seguire. In poco tempo, i quattro si erano già messi in marcia ad una discreta velocità, proprio per raggiungere la loro destinazione. Il tragitto all'interno delle fitte foreste di Neo Green Life era parecchio ostico nonostante fossero in sella ai loro fidi destrieri, in quanto il terreno era disseminato di rovi spinosi.
Non deve essere per nulla piacevole camminare in un tratto così impervio...per fortuna che ci sono i cavalli. Davvero una fortuna. pensò Evan mentre il cavallo trotterellava tranquillamente facendosi strada tra i cespugli e gli arbusti boschivi.
Ad un certo punto, Alaska si accorse che mancava qualcuno e quindi tornò indietro a controllare. Dopo poco fece ritorno, dicendo che era caduto da cavallo, si era ferito e, dunque, non poteva continuare l'operazione con loro.
Dopo circa quaranta minuti, il gruppo sbucò in una radura ed Heizo si fermò, dicendo che da lì in avanti sarebbe stato meglio se avesse fatto strada Alaska, data la sua grande conoscenza di quei territori. La ragazza si mise prontamente alla guida del gruppo e in una quindicina di minuti giunsero alla loro destinazione.
Il piccolo villaggio portuale ospitava qualche decina di case, tutte molto semplici e realizzate solo ed esclusivamente con materiali naturali: infatti il legno era il componente principale che caratterizzava quelle casupole.
E' il caso di "parcheggiare" i cavalli da qualche parte e proseguire con le indagini a piedi.
-Alaska, dove possiamo lasciare i cavalli? Credo che da qui in poi sia meglio se proseguiamo a piedi, per poter analizzare più dettagliatamente la situazione. Suppongo sia il caso di controllare i punti più a rischio del villaggio, voi che dite?- disse il ragazzo voltandosi.
 
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view post Posted on 4/6/2013, 18:59
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I quattro decisero di partire dunque, seguendo alaska, che dava l'aria di conoscere la zona.
Il viaggio fu lungo, ci vollero circa 15 minuti, inoltre un ragazzo si era anche perso.

Uff...

Il ragazzo che si era perso in realtà era caduto dal cavallo, e non poteva continuare la missione.
Nel mezzo del viaggio ci furono cespugli, piante e vari tipi di cose che potevano intersecarsi tra la strada e la loro posizione, però arrivati a destinazione, finalmente posarono i cavalli.

Scusate un secondo, viaggiare a cavallo mi ha fatto salire su il pranzo!

Dunque scese dal cavallo, e stette per qualche minuto seduto, per poi alzare la testa e notare il paesaggio.
Era un villaggio portuale, con un po' di case, e di orti pronti per essere raccolti.
Iniziò subito a scrutare il porto, che probabilmente era da lì che i pirati sarebbero arrivati.

Allora ragazzi, come dice Evan, meglio scrutare la situazione e sopratutto, trovare un modo per imboscarci nella nave pirata.
Che ne dite se quando la barca dei pirati arriverà, se arriverà, noi avvisassimo tutti i cittadini così da scatenare il panico e nella confusione, attuiamo il piano?


Il piano era semplice stavolta e creare panico prima di attaccare poteva essere un buon modo, forse...

Oppure se la confusione è difficile da creare, possiamo mettere k.o. qualche pirata e prendere le sue vesti fingendoci pirati.
 
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