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Quest 062: La preghiera del Monaco

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Cilan
view post Posted on 16/5/2013, 19:31




Dopo essere sceso dal carro e aver visto la scena catastrofica che gli si parava davanti, Evan aveva fatto una domanda al monaco, il quale, tuttavia, non aveva nemmeno accennato una risposta.
Oh, ma che gentile. Prima proclamano "L'amore e la pace fraterna", poi gli fai una domanda....e non ti rispondono nemmeno. Ma che si arrangi, sinceramente non me ne importa nulla del suo monastero, se tutti gli altri suoi "fratelli" sono così...
Però sono curioso di sapere che cosa è successo al villaggio. Mi interessa scoprire la causa dell'incendio che ha devastato queste casupole, quindi continuerò ad assecondarlo. Ma spero proprio per lui che non si azzardi mai più ad ignorarmi, potrei ignorare la mia coscienza...e agire di conseguenza...

Il monaco invitò i ragazzi a perlustrare la zona, in cerca di indizi. Evan iniziò a cercare tra quelli che sembravano essere i resti di una piccola casa. Probabilmente non era nemmeno fatta di mattoni, visto che quanto ne rimaneva era quasi solamente cenere. Quasi intatto, sul pavimento del lato Nord dell'abitazione si poteva distinguere chiaramente una gran massa di pentole in terracotta, annerite dalla fuliggine.
Probabilmente qui c'era la cucina...Ma non vedo corpi. Probabilmente sono riusciti a fuggire dalle fiamme in tempo.
A parte quelle pentole, che non lasciavano presagire nulla di sospetto, Evan non trovò nulla di insolito in quella casa: più in generale, si può dire che non trovò proprio niente, dato che era quasi tutto ridotto in cenere.
Quindi, il ragazzo passò ad ispezionare l'abitazione adiacente a quella appena esaminata. Evan riponeva molte speranze in questa abitazione, dato che buonaparte di questa era sopravvissuta alle fiamme.
Nonostante ciò, una volta entato, si accorse che la situazione era pressoché identica a quella della casa precedente: quasi tutto era ridotto in cenere, fatta eccezione per qualche oggetto di infima importanza.
Deluso per non aver trovato ciò che sperava, ritornò davanti alla carovana, per verificare se gli altri avessero avuto più fortuna di lui.
Ho deciso di postare prima io, tanto non cambia molto....
Quasi dimenticavo...
Arcobaleni...Arcobaleni ed unicorni ovunque! :cavalc:


Edited by Cilan - 16/5/2013, 22:24
 
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† Raito †
view post Posted on 16/5/2013, 21:56




Si tranquillo Cilan, oggi la mia ragazza mi ha trattenuto tutto il giorno e non ho potuto postare, scusate.

Parlato
Pensato
Parlato altrui


Raito, non appena fu sceso dal carro, notò che la situazione era più disperata di quanto avesse pensato all'inizio. Delle case, del villaggio, non era rimasto niente. Niente, se non cenere. Il giovane si accucciò e, con la mano, ne afferrò un po' ai margini più esterni del villaggio, dove anche il fumo era rado. Era calda ma non bollente, non più, il fuoco aveva fatto il suo dovere, aveva consumato tutto quello che gli uomini aveva costruito. Ancora una volta la natura aveva dimostrato all'umanità la sua forza sconvolgente e distruttrice. Ancora una volta degli uomini erano morti di fronte alla sua furia.
Eppure, in quel momento, un leggero alito di vento dileguò un po' di fumo, permettendo al giovane di vedere in un piccolo raggio intorno a se. E non c'erano cadaveri.
Anche il silenzio era irreale, non c'erano urla, pianti o imprecazioni. Nessuno era morto e nessuno era sopravvissuto, e questo fra tutti era lo scenario più inaspettato. In quel momento il monaco che era stato silenzioso fino ad allora parlò. Le sue parole furono rivelatrici per il giovane, così come quelle dell'altro che parlò subito dopo.

Così voi sapevate fin dall'inizio tutto questo, non è vero? Io non credo alle maledizioni, ma una cosa è chiara in questa situazione,voi ci avete trascinato qui consapevoli di ciò che era successo senza avvertirci prima. Mi chiedo il perché.
Avete forse qualcosa da nascondere?
Sinceramente mi sta venendo il dubbio che non ci sia nessuna malattia al monastero, ma sia questo il motivo per cui ci avete ingaggiati.


Raito scosse la testa, contrariato, Mai giudicare dall'apparenza, se c'era una cosa che aveva imparato nelle lunghe notti di periferia era proprio questa. Non si era fidato dei monaci all'inizio e continuava a non fidarsi di loro, sentiva puzza di bruciato, in tutti i sensi.
Più che altro per soddisfare una sua curiosità personale, voltò le spalle ai due e si mise a cercare qualche indizio, restando però abbastanza vicino da sentire una loro eventuale replica alle sue parole. Ormai era chiaro che sotto sotto c'era ben più di una banale malattia, ma il rosso non era preoccupato, anzi, era emozionato.
L'ignoto lo affascinava da sempre, ciò che non conosceva gli dava un senso di vuoto, e una volta colmato quel vuoto, il giovane si sentiva sempre fiero di se stesso. Era stato così per le cose banali e quotidiane, ed era questa sensazione, ma amplificata di almeno cento volte, che sentiva in quel momento.
La sua ricerca fu infruttuosa, non c'erano altro che resti carbonizzati in quel villaggio, che fossero di una casa, di un mobile o di un oggetto personale aveva poca importanza. Chissà che fine avevano fatto le persone, forse erano state rapite, o forse, avvertite in tempo di un attacco,erano fuggite.

Probabilmente, la cosa migliore da fare sarebbe raggiungere al più presto il monastero, prima che questo avvenga anche lì, se le cose andranno come sostengono loro. Trovarsi nel luogo adatto nel momento adatto sarebbe decisivo per risolvere il mistero.
Ma da quello che hanno detto, il messaggero è scomparso, e quindi potrei prendere in considerazione l'eventualità che, in questo stesso momento, il monastero sia già ridotto a un mucchio di cenere.
No, la cosa migliore da fare in questo momento è sentire che hanno da dire e agire di conseguenza.

 
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view post Posted on 17/5/2013, 09:57

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Poveriiiiiiino, trattenuto dalla ragazza... ti sarà dispiaciuto un casino! XD


Alle parole del monaco, Ryu alzò gli occhi al cielo e venne preso da un senso di rabbia e sconforto.

Dannazione! Non me ne frega nulla del loro maledetto villaggio. Son case fatte di legno, ma quale maledizione? Basta una scintilla ed è logico che vada tutto a fuoco... Cribbio, questa gente proprio non la capisco... Comunque l'unica cosa che mi interessa è se qualcuno di quel dannato tempio conosce il nen. Non voglio perdere il tempo con questa rottura.

Il ragazzo iniziò a vagabondare tra le macerie del villaggio di malavoglia, senza interesse, spostò un grosso ceppo posto davanti ad una casa per guardarci dentro, giusto per togliersi lo sfizio di vedere com'era fatta all'interno, ma ovviamente era tutto bruciato. Si mise le mani in tasca, le cuffie sulle orecchie e si perse nella sua musica, gironzolando per il paese fantasma. Dopo un po' tornò al punto di ritrovo. Come c'era da aspettarsi, nessuno aveva trovato o scoperto nulla. Il ragazzo, di cattivo umore, aspettò che il monaco dicesse di tornare sul carro, sperava solo che ora sarebbero andati di filato al tempio.

Vedi di non inventarti qualche altra interruzione "fratello" o giuro che ti rubo il carro e ci vado da solo al tempio...
 
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•Minato Namikaze•
view post Posted on 17/5/2013, 21:38




mentre tornare tutti quanti al carro per fare "rapporto" sentite la voce di fratello sarco che vi chiama tutti verso il centro del villaggio,dove sotto una trave si trova un ragazzo di età compresa tra i venti e i venticinque anni,completamente bloccato da alcune assi di legno e massi.
Aiutate a salvarlo e lo trascinate sul carro dove riprende lievemente conoscenza,forse fargli qualche domanda potrebbe rivelarsi utile ai fini dell'incarico...


bene descrizione del ragazzo a piacere,ovviamente adeguatevi alla descrizione del primo che posta,o del primo che la inserisce...
siete liberi di fare tutte le domande che volete! ma avete solo questo turno,quindi scegliete bene!
 
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† Raito †
view post Posted on 17/5/2013, 22:25




La prima parte del post è conseguenza del fatto che non hai messo nulla in proposito alle mie domande nel tuo post

Pensato
Parlato
Parlato altrui


A quanto pare il monaco ignorò completamente le parole di Raito e, facendo finta di niente, si mise anche lui alla ricerca di sopravvissuti fra le rovine e la cenere di quello che un tempo era stato un villaggio pacifico e sereno, probabilmente. Mentre tornava verso il carro, con aria afflitta e senza aver trovato nessun indizio vagamente utile che potesse spiegare ciò che era successo in quel posto, il giovane, immerso nei suoi pensieri, quasi non udì le urla di Sarco che li chiamava tutti a raccolta al centro del villaggio. Se ne accorse un paio di secondi dopo e subito realizzò che il fratello doveva aver trovato qualcosa di interessante, quindi, senza perdere altro tempo, si precipitò di corsa verso il punto da cui proveniva la voce. Arrivato nelle vicinanze tutto gli fu subito più chiaro. Vicino al monaco, sotto alcuni masse e una trave spezzata si trovava il corpo di un ragazzo poco più grande di lui, privo di sensi. Questo era moro, con folti capelli corti e ricci, una carnagione molto chiara, ma forse questo era dovuto solo alla perdita di conoscenza, e di bassa statura, molto probabilmente un abitante del villaggio. Con l'aiuto di Sarco, Raito iniziò a rimuovere i massi, poi sollevarono insieme la trave, liberando il corpo. Cercando di essere delicato, il rosso afferrò e tirò su il ragazzo, che pesava poco per la sua età, e lo trasportò, non senza una certa fatica, fino al carro, dove lo adagiò cercando di essere delicato, ma con scarso successo dobbiamo dire. Il giovane gli sentì il polso e si accorse con sollievo che il cuore batteva ancora.

Per fortuna l'abbiamo trovato, altrimenti sarebbe morto lì. Inoltre potrebbe esserci di grande aiuto, ci sono alte probabilità che abbia visto quello che è successo qui. Se solo si svegliasse...

A quel pensiero, quasi a farlo apposta, il giovane svenuto iniziò a riprendere i sensi lentamente, quasi a fatica. Essendo ben consapevole, grazie ai suoi precedenti con il dopo-sbornia, di come si doveva sentire più o meno in quel momento, il rosso gli lasciò alcuni attimi di pace e si accese una sigaretta, tanto per ingannare la breve attesa. Diede due tiri veloci e poi esordì con voce sicura.

Io mi chiamo Raito. Ti abbiamo salvato, ragazzo, puoi stare tranquillo.
Ma ora rispondi ad un paio di domande. La prima: sai dove sono gli abitanti del villaggio? Non ci sono cadaveri ne sopravvissuti qui. La seconda: hai visto cosa o chi ha appiccato l'incendio? E sai perché è successo tutto questo?


Dopo aver formulato queste domande, cercando di parlare chiaro e senza fretta, diede un altro tiro alla sigaretta e sbuffò una piccola nuvola di fumo, cercando di non mandarla contro il "miracolato" sopravvissuto, certe persone odiavano l'odore di tabacco bruciato. Poi si mise a scrutarlo con curiosità, in quel momento rappresentava la loro unica fonte di informazioni e, nel caso non avesse saputo rispondere a nessuna di quelle domande, sarebbero tornati al punto di partenza, senza uno straccio di indizio. Dunque era la loro unica speranza per il momento.

Mi sembra alquanto improbabile che non sappia rispondere almeno alla prima domanda. Quasi sicuramente abitava qui, e dunque avrà avuto in questo villaggio la sua famiglia o i suoi amici, e, in tal caso, come potrebbe non sapere dove sono?

Ormai la notte cominciava a essere sempre più inoltrata, Raito aveva perso la cognizione del tempo, ma sapeva che, essendo arrivato a Ngl alle 3, non doveva essere certo lontana l'alba. Si passò una mano sul volto e poi sui capelli,cercando di dominare la stanchezza e di restare mentalmente lucido.

 
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Cilan
view post Posted on 18/5/2013, 13:50




Minato, ma lo fai apposta a non fare rispondere alle domande gli npg? Sono dei fottuti monaci cafoni? O non leggi i nostri post? xD

Tornando alla carovana, Evan sentì il monaco urlare: stava chiedendo aiuto, visto che aveva trovato un sopravvissuto intrappolato tra rocce ed assi.
Evan si precipitò lì e vide che Raito e Sarco, il monaco, stavano già lavorando per smuovere i massi e le assi. Di conseguenza, cercò di dare una mano, per quanto possibile, nello spostamento di questi impedimenti. Una volta liberato il ragazzo, Raito lo trasportò fino al carro, per poi adagiarlo con non troppo tatto.
Oh, gli sta sentendo il polso. Da vera crocerossina...visto il colore dei capelli! Ahahah, sono troppo comico. Ma non è il momento di fare batture del genere.
Il tizio sembra vivo. Su per giù, avrà qualche anno in più di me, ma non troppi. Chissà come mai è l'unica persona che abbiamo trovato all'interno del villaggio...che siano fuggiti tutti senza di lui?

I pensieri di Evan vennero rotti da un odore nauseabondo che appestava l'aria. Il rosso aveva appena acceso una sigaretta, e tra un'affumicata e l'altra, aveva iniziato a porre delle domande al ragazzo, che nel frattempo aveva ripreso conoscenza.
Ha intenzione di ucciderlo col fumo passivo? La crocerossina mi sta deludendo, dovrebbe saperlo che non si fuma vicino ai convalescenti.
Sull'onda delle domande poste da Raito, anche Evan interpellò il tizio per chiedere qualche informazione.
Prima di fargli domande del genere bisogna vedere se è lucido. Se mi risponde che siamo nell'anno 1788 e che Luigi XVI ha appena convocato gli Stati Generali...ci sono problemi più grossi del sapere la causa dell'incendio.
-Come ti senti? Riesci a parlare? Se sì, potresti dirmi il tuo nome? Il mio è Evan, piacere. Stiamo indagando sull'incendio che è scoppiato in questo villaggio. Non abbiamo trovato nessun altro, oltre a te.-
Dopo una breve pausa, per far elaborare le domande al ragazzo, concluse dicendo
-Se ti ricordi che è successo qualcosa di strano, o che hai visto qualcuno di sospetto poco prima dell'incendio faccelo sapere, ma non preoccuparti. Non sforzare troppo la memoria, sono sicuro che, se non adesso, tra poco ricorderai tutto.-.
 
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view post Posted on 19/5/2013, 12:47

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Sono alla fumettopoli, posto stasera! Sorry!
 
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view post Posted on 20/5/2013, 14:25

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Scusate il ritardo!

Ryu stava camminando verso il carro, quando vide i suoi due compagni correre dalla parte opposta

Ma che cazz...

A causa delle cuffie non aveva sentito il richiamo del monaco. Così si girò e con passo un po' più spedito, segui i due. Arrivati, vide il monaco e il ragazzo sotto le macerie.

Ah ecco...

I suoi compagni lo tirarono fuori e il rosso lo trasportò sul carro, poi quest'ultimo accese una sigaretta. Il tizio sembrò aver ripreso i sensi e i due cominciarono a fargli domande.

Bleah! Maledetto odore di sigaretta... Come se non bastasse il fumo che viene dal villaggio... Ma poi questi due che vogliono fare? Sto poveretto morirà di crepacuore se lo tempestano di domande così all'improvviso...

Ryu penso di aspettare e si guardò un po' in giro. L'aria era ancora impregnata dell'odore dell'incendio e il fumo circondava ogni cosa.
Tornò a concentrarsi sul ragazzo. Gli altri due finalmente erano in silenzio. A quel punto si decise e disse

Sai se questa sventura è collegata in qualche modo al tempio, i suoi abitanti e la malattia che li ha colpiti?
 
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view post Posted on 21/5/2013, 20:37

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Minato è molto occupato, da ora mastero io. Voglio un vostro post ogni 24 in qualsiasi ordine ma ognuno di voi deve fare almeno un post al giorno... pena la bocciatura.


Il ragazzo era sotto shock e iniziò subito ad urlare contro i ragazzi dicendogli qualcosa inerente agli abitanti del villaggio. Sembrava si stesse abbattendo una immane catastrofe:
Aiuto, vi prego, tutti gli abitanti sono impazziti, vi prego non ho idea di cosa stia succedendo adesso andate a vedere per favore, salvateli...
Non ce la faceva più e svenne sotto la pressione degli eventi cadendo in un sono tonfo...

Dirigetevi tutti al tempio su carro e non andate oltre questo, niente descrizione del tempio.
 
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Cilan
view post Posted on 21/5/2013, 21:57




Il ragazzo, decisamente sotto shock, non rispose alle domande dei ragazzi, anzi: farfugliò qualcosa di legato agli abitanti del villaggio, dicendo che erano impazziti e che dovevano essere salvati.
"Abitanti del villaggio impazziti incendiano le loro stesse case", carino come suona. Ma dubito che un intero villaggio denso di abitanti impazzisca senza nessun motivo. Magari questa follia è stata causata da qualcosa...o qualcuno.
O più semplicemente questo pover'uomo sta farneticando in seguito al trauma che ha appena subito, il che sarebbe anche comprensibile...
Ma non mi quadra qualcosa. Potrebbe anche aver detto qualcosa di sensato, le sue grida sembravano sincere e convinte...
Speriamo che stia farneticando...non oso immaginare che cosa riesca a far perdere il senno ad un centinaio di persone...

Dopo pochi istanti, però, svenne. Evan, non curandosi degli altri due, si diresse verso il carro, in modo da poter partire il prima possibile per giungere al tanto agognato tempio. Evidentemente, quel luogo avrebbe fornito ai ragazzi non poche risposte, ed Evan era sempre più curioso di sapere che cosa avesse fatto sprofondare il villaggio, o meglio i suoi abitanti, in quella catastrofe.
Dopo qualche minuto, il carro partì in direzione del tempio. Per tutta la durata del viaggio, Evan guardò fuori per veder passare lentamente il paesaggio di Neo Green Life, anche se riuscì a vedere ben poco, dato che era notte fonda.
Quando ormai sembravano essere giunti in prossimità della loro destinazione, Evan ritenne opportuno scambiare informazioni con gli altri due colleghi, nonostante non morisse dalla voglia di farlo.
Forse dovremmo mettere in comune gli indizi che abbiamo trovato...potrebbe esserci utile per poter trovare una spiegazione logica a tutto quello che abbiamo visto stanotte...
-Quando siete andati in perlustrazione, voi avete trovato qualcosa tra le macerie?- domandò il ragazzo per cercare di fare più luce su quel tenebroso mistero che si affacciava all'orizzonte di un domani ormai prossimo.
Poco importava il ruolo di quei misteriosi monaci nella faccenda. Ormai, l'unica cosa che contava, era capire che cosa stesse succedendo agli abitanti di Neo Green Life.
 
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† Raito †
view post Posted on 21/5/2013, 22:29




Pensato
Parlato
Parlato altrui


Quella giornata era iniziata male e sarebbe finita peggio, senza dubbio.
Raito, solo il giorno prima, era ubriaco perso. Quel giorno si era svegliato con un gran mal di testa su un dirigibile diretto chissà dove, era salito su un carro con dei monaci a notte fonda per aiutarli e aveva trovato un villaggio in fiamme. Inoltre il solo superstite che avevano trovato aveva ripreso conoscenza e aveva pronunciato poche parole criptiche:

Aiuto, vi prego, tutti gli abitanti sono impazziti, vi prego non ho idea di cosa stia succedendo adesso andate a vedere per favore, salvateli...

E poi, come se non bastasse, era nuovamente svenuto senza fornire ulteriori dettagli. Il rosso poteva farsi solo una vaga idea di quello che lo aspettava, ma sicuramente c'erano guai in vista, guai grossi. Per quanto era riuscito a capire erano stati gli abitanti del villaggio, impazziti per qualche motivo, a creare quel disastro nelle loro stesse case, o meglio questo era quanto poteva supporre dagli indizi in suo possesso. Se a questo si aggiunge il fatto che uno dei messaggeri dei monaci, inviato al tempio, era sparito, sarebbe stato facile per chiunque pensare subito al peggio. Ma il ragazzo era riuscito, nonostante tutto, a mantenere un minimo di lucidità.
Questo era probabilmente dovuto anche alla sigaretta che stava fumando in quel momento e che era, ormai, quasi finita. Fumare lo calmava da sempre, c'era qualcosa di rassicurante nel ripetere lo stesso gesto, un gesto che aveva fatto milioni di volte nella sua vita. L'essere umano è per sua natura un animale abitudinario, dagli qualcosa da ripetere all'infinito, ed egli renderà quel gesto parte di se stesso. E, come è noto, qualcosa di famigliare riesce sempre a placare, almeno in parte, i turbamenti dell'anima.
Lloyd, dunque, con la poca lucidità rimastagli, giunse alla conclusione che la cosa migliore da fare in quel momento era una sola: recarsi al tempio il più in fretta possibile. Aspettare che il ragazzo si svegliasse non sarebbe stato prudente, ogni attimo era prezioso in un simile frangente.
Quando realizzò tutto questo, salì in fretta sul carro, e notò con piacere che Evan era giunto alle sue stesse conclusioni, visto che si trovava già lì, poi si girò verso gli altri compagni di spedizione.

Muoviamoci, raggiungiamo il tempio al più presto.

Subito dopo aver pronunciato queste parole con tono concitato, si sdraiò sul retro del carro. Questo non era sintomo di noncuranza, anche se sarebbe potuto sembrare tale a degli estranei, ma di prudenza. Infatti era ormai quasi finita la notte, e non aveva chiuso occhio, ciò avrebbe influito negativamente sulle sue capacità logiche e fisiche. Aveva deciso di passare il resto del viaggio steso lì a dormire,e così fece. Notò solo vagamente che,dopo un po', il carro aveva preso a muoversi,e poi più nulla.
Quello fu un sonno senza sogni, Raito in seguito non avrebbe saputo dire per quanto tempo dormì, forse un'ora o forse un giorno, ma ad un tratto qualcosa, forse una buca,o forse le voce di Evan, lo fece svegliare di colpo.
Ancora intontito, ma ben più riposato, il giovane si tirò su di scatto, guardandosi intorno.

Che succede?

Naturalmente, non avendo sentito la domanda perché ancora addormentato, non avrebbe potuto soddisfare la curiosità del compagno.

 
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view post Posted on 21/5/2013, 23:05

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Il ragazzo urlò all'improvviso, Ryu riusci a malapena a a trattenere lo spavento,visto che si stava guardando intorno con noncuranza, dopo aver posto la domanda.
Come il superstite svenne, Ryu guardò il monaco, per capire cosa fare. Bastò un'occhiata per capirlo e anche i suoi compagni di viaggio si mossero in sintonia col suo pensiero, che era lo stesso per tutti: Andare al tempio.
Il ragazzo riprese la stessa posizione dell'andata, stravaccato sulla panca del carro, con le cuffie sulle orecchie e la musica al massimo. Vide il rosso sdraiarsi sul retro del carro, gli parve una buona idea, almeno non dava fastidio. Quell'altro invece era montato su in fretta e furia e si era seduto, con la smania di arrivare e lo sguardo rivolto al paesaggio.

Ma quello che ha? C'avrà mica un dito ar culo... Zio rilassati...

Ryu chiuse gli occhi e tentò di riposarsi, seguendo l'esempio di Raito, se non chè, dopo quello che al neomafioso sembrò un minuto, Evan si mise a parlare. Ovviamente, a causa delle cuffie, senti a malapena quello che disse, ma afferrò il concetto e distrattamente rispose:

Nulla.

Questo già ho smesso di sopportarlo... Già quell'altro non mi sta simpatico, ma perlomeno mo se ne sta buono... Aaah, ma perchè esistono le persone che mi infastidiscono... sarebbe tutto più semplice e bello se ognuno non stressasse il prossimo...

Ryu guardò fuori dal finestrino, la nebbia grigia, creata dal fumo, si era diradata, poichè erano ormai lontani dal villaggio. Stavano attraversando un bosco. Il ragazzo si tranquillizzò e richiuse gli occhi per tornare a riposare.
In quel momento, il carro si fermò.

Dannazione.
Però finalmente siamo al tempio. Ora potremo risolvere tutto sto casino e potrò farmi spiegare da qualcuno come funziona questo diavolo di nen...
 
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view post Posted on 22/5/2013, 13:49

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I tre ragazzi arrivarono fino al tempio e vi si addentrarono, all'interno dieci monaci si gettarono all'assalto su di loro. Non erano molto forti o addestrati nel combattimento, semplicemente come incoscienti delle loro azioni andavano ad avventarsi sui ragazzi. Una strana luce verde illuminava l'interno e non si capiva da dove venisse, forse era proprio quella che aveva fatto impazzire i monaci.

Uccidete tutti monaci, sono deboli ma fate qualche role decente. E' l'ultimo post poi la quest termina con il finale. Abbiate cura di descrivere al meglio tempio e combattimento. Uno di voi segua la luce verde e ferisca il mostro, gli altri due rimangano ad uccidere i monaci.


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† Raito †
view post Posted on 22/5/2013, 15:23




Pensato
Parlato
Parlato altrui


Il rumore che aveva svegliato Raito fu presto spiegato: il carro stava gradualmente rallentando e le ruote stridevano sui ciottoli della strada con un fischio continuo. Il rosso notò anche che gli altri due stavano parlando, visto che Ryu rispose a Evan con una sola parola, non doveva essere per niente socievole come tipo, e forse per questo gli era un po' simpatico. Il giovane, perso nei suoi pensieri, quasi non notò il tempio fino a quando il carro non si fermò completamente di fronte ad esso. A quel punto rimase a bocca aperta. Non aveva mai visto una simile costruzione in vita sua, era abituato ai soliti palazzi grigi e squadrati, invece quel tempio era incredibile. Una sontuosa scalinata con tanto di bassorilievi portava alla struttura vera e propria, dove un portico con tanto di bianche colonne conduceva all'ingresso, situato su un muro intonacato di un rosso vivo. Inoltre le decorazioni erano opulente e sfarzose, rifinite nel dettaglio, chiaramente opera di un vero professionista. Anche il tetto, spiovente e di tegole, colpì Lloyd, nella sua semplicità ed eleganza era un connubio perfetto con le decorazioni.
Dopo aver osservato con attenzione e stupore tutto questo, si ricordò del motivo per cui si trovava lì. Doveva indagare per capire cosa fosse successo in quel posto così ascetico e mistico.
Si avviò per primo sulla scalinata, accendendosi una delle sue solite sigarette, la prima di quel giorno. Si mosse lentamente, guardandosi intorno. Il posto sembrava molto silenzioso, anche troppo per i gusti di Raito, abituato ai locali notturni e alle feste sfrenate.
Giunse, senza problemi, all'ingresso principale, dove buttò la sigaretta, ormai quasi finita, e impaziente entrò, passandosi una mano fra i capelli. L'interno del tempio era, se possibile, ancora più strano della facciata, delle colonne al centro fungevano da pilasti e una flebile luce non riusciva a rischiarare del tutto il vasto ambiente. Come se non bastasse in lontananza il rosso scorse un bagliore verde, che niente aveva a che fare con la luce solare.

Forse sarebbe meglio se qualcuno di noi andasse a controllare quale sia la fonte di quello strano bagliore.

Proprio mentre diceva questo, dieci monaci fecero il loro ingresso nella stanza. Erano tutti in grado di camminare e si muovevano disinvolti, quindi non sembrava fossero malati come Sarco aveva detto loro. Per niente insospettito da questo il ragazzo fece per salutarli ma, proprio in quel momento, si accorse che c'era qualcosa che non andava. Alcuni di loro infatti avevano preso a correre verso di lui. Egli, prontamente, si mise in guardia. Solo in quel momento gli tornarono in mente le parole del giovane che avevano soccorso al villaggio, che li avvertiva che gli abitanti erano come impazziti tutto ad un tratto. Ai monaci doveva essere successa la stessa cosa e la causa poteva forse essere il bagliore verde.

Uno di voi vada a vedere cosa diavolo è quella luce, io resterò qui con l'altro.

Raito era più a suo agio in quella situazione, visto che aveva scatenato e partecipato a molte risse notturne, dove si era spesso trovato anche in inferiorità numerica. Ma non fece in tempo ad aggiungere tutto questo, visto che la metà dei monaci lo aveva raggiunto. In quel momento smise di pensare, come gli succedeva sempre mentre faceva a botte, e si fece guidare dall'istinto. Colpì il primo monaco con un pugno diretto sul naso, sfruttando la velocità con cui lo aveva raggiunto. Il colpo ebbe il suo effetto e il giovane provò la famigliare sensazione delle ossa che si frantumano sotto la pelle, inoltre fu abbastanza preciso da far rientrare l'osso nasale dello sfortunato nemico che andò a bucare il cervello. Il monaco cadde a terra come un sacco di patate, svenuto, e in poco tempo sarebbe morto senza dubbio.
Ma ce ne erano altri quattro da affrontare. Se c'era qualcosa che l'esperienza aveva insegnato al giovane era che, per ovviare a un'inferiorità numerica, sono necessari dei trucchi, anche sleali se necessario. Raito quindi afferrò un tavolo poco distante,facendo cadere ciò che c'era sopra, e lo scagliò contro i nemici che, poco atletici, non furono in grado di schivarlo completamente. Solo due di essi ci riuscirono, e si fiondarono subito sul giovane.
Lloyd ne afferrò uno per la nuca e gli sbattè violentemente la testa contro il muro, che si macchiò di sangue. Non fu però abbastanza veloce per evitare il colpo dell'altro che,con un calcio, lo prese ad una gamba. Girandosi di scatto il rosso gli tirò una gomitata, mettendoci tutto il suo peso. Lo prese in pieno viso, facendogli saltare tre denti, ed entrambi caddero a terra. Il rosso lo afferrò per il collo, soffocandolo, poi si rialzò.
Mentre faceva tutto questo gli altri due si erano liberati dal tavolino e gli erano piombati addosso, cercando contemporaneamente di prenderlo a pugni. Ne parò uno,due, tre e poi ne incassò altrettanti, con una smorfia cercò di reagire con un calcio basso ed ebbe successo, facendone cadere uno. Con un gesto fulmineo raccolse uno dei grossi candelabri di legno che erano caduti dal tavolo quando lo aveva rovesciato e gli fracassò il cranio.
Ora era un uno contro uno. Il ragazzo era stato colpito, ed aveva il fiato grosso, ma comunque quei monaci non erano molto atletici, non quanto lui, almeno. Inoltre il rosso aveva l'esperienza dalla sua, nonché un pesante oggetto contundente in mano. Bastarono un paio di finte per superare la guardia del nemico, che incassò un bel pugno sull'occhio. A quel punto, approfittando del fatto che il monaco era stordito, il giovane usò il candelabro per colpirlo ripetutamente alla testa, senza pietà, fino a quando non cadde a terra esanime.

E' finita.

Si guardò intorno per assicurarsi di averli fatti fuori tutti, poi sputò a terra. Infine alzò lo sguardo, cercando con esso i suoi compagni, per vedere a che punto fossero.

 
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view post Posted on 22/5/2013, 15:50

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Vi lascio la gloria, io rimango ad uccidere i monaci XD

Sceso dal carro, Ryu si trovò di fronte a delle enormi scalinate bianche che conducevano alla maestosa entrata del tempio.
Il ragazzo si diresse verso l'entrata attraversando una fila di alte colonne che incutevano un grosso timore reverenziale a causa dell'aura misteriosa e antica che emanavano. Ryu, che procedeva affianco ai due monaci-guida, notò, sul lato delle colonne che dava verso l'entrata del tempio, un leggero bagliore verde, una luce riflessa.

Questa è bella... hanno messo le luci colorate nel tempio? Da dove arrivano?

Si guardò intorno, cercando l'origine di quella luce misteriosa e si accorse che proveniva dall'interno del tempio. Varcò la soglia e tentò di individuare la fonte, ma non fece in tempo ad osservare con cura perchè sentì delle grida di furore e pazzia pervadere tutto il monastero. Dieci monaci si scagliarono contro il gruppo.
Ryu estrasse la pistola e si lanciò, con una capriola, dietro una delle colonne all'interno della sala principale del tempio. Prese fiato, si sporse per guardare. Spalle alla colonna, la 9mm nella mano sinistra face appena in tempo a prendere la mira per centrare in mezzo alla fronte un monaco che si stava lanciando su di lui. In un attimo, però, si ritrovò accerchiato da altri 4 monaci, che lo attaccarono contemporaneamente. Saltò all'indietro, lasciandosi scivolare sulla schiena sul liscio pavimento del monastero. Fece partire un colpo che colpì il ginocchio del monaco alla sua destra e si ritrovò ai piedi del folle che lo stava attaccando da dietro. Immediatamente mise in atto una delle tecniche del nonno. Grazie ai suoi robusti addominali alzò le gambe e le incrociò dietro la schiena del monaco, ribaltandolo in avanti e rompendogli la testa sul pavimento. Gli altri due intanto si avvicinarono correndo e quello di fronte a lui sferrò un calcio. Il ragazzo lo stoppò ponendo il suo piede destro, in anticipo, sul suo ginocchio e sparò alla spalla dell'altro, facendolo cadere all'indietro. Il monaco in piedi, nel frattempo, si lanciò su di lui col gomito a 90°, per colpirgli il viso. Ryu istintivamente rotolò verso destra, lasciando cadere l'avversario contro il pavimento,si rialzò di scatto e lo freddò con un proiettile alla nuca. Poi si diresse verso l'ultimo superstite, ancora sdraiato e lo fini con una pedata sul volto, che spaccò il setto nasale conficcandoglielo nel cervello. Rialzò lo sguardo e sbuffò.

Bah, questi non sapevano nemmeno tirare un pugno... Figurarsi conoscere il nen... Che delusione...
 
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34 replies since 10/5/2013, 21:24   418 views
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