Sia Adele che il signor Kipling esposero la loro sul dubbio alzato da Stiv, ma l’unico ad imporsi fu comunque il signor Kipling.
Nonostante avesse detto che per sicurezza non volle chiedere aiuto al nano, durante la sua sparizione, volle comunque passare difronte alla casa del nano.
Giunti presso i cancelli della villa, i tre scesero dalle loro cavalcature.
Stiv aiuto sorresse l’uomo dopo che i lupi se ne andarono, aiutandolo a camminare fino a quando uno dei maggiordomi della villa non lo avesse sostituito.
Proprio mentre stavano per suonare al citofono per farsi aprire, i tre sentirono una voce provenire da dietro il muro che circondante la villa.
Voi, piccoli bastardi, avreste dovuto trovare il suo cadavere ma non temete, ho già ideato la storia della vostra tragica fine...Il maggiordomo che aveva ricevuto e raccontato i fatti a Stiv e Adele comparve dall’altra parte delle sbarre del cancello.
L’uomo estrasse una pistola da sotto la giacca e la andò a puntare in direzione del signor Kipling, al che Stiv per difendere la vita dell’uomo, li diede una spinta in modo da farli evitare il colpo, ma purtroppo il vero bersaglio del maggiordomo risultò essere Stiv.
Il maggiordomo doveva aver pensato infatti, che visto il bisogno di aiuto per camminare del suo padrone, sarebbe stato più opportuno occuparsi degli altri due, e poi successivamente del signor Kipling, che anche in un disperato tentativo di fuga, con la gamba malandata non sarebbe andato poi molto lontano.
Nello spingere via il signor Kipling, Stiv si sbilanciò leggermente, e per colpa di quello squilibrio venne colpito in alla gola dal proiettile.
Stiv cadde a terra grondando sangue copiosamente, se non avesse ricevuto adeguate cure di sicuro sarebbe morto in pochissimo tempo.
Stiv puntò cerco di fermare l’uscita di sangue portandosi le mani al collo, ma risulto inutile, più premeva per tappare il foro del proiettile più sentiva il sangue fuoriuscire con forza. Tentò anche di parlare, di dire almeno delle ultime parole, ma il sangue che li risaliva in bocca ogni volta che respirava li provocava una sensazione di annegamento dolorosa, e lo faceva tossire e sputare copiose quantità di sangue.
L’ultima cosa che riuscì a vedere prima di giungere alla morte, fu Adele intenta ad attaccare il maggiordomo, poi tutto si fece nero, e una tremenda sensazione di freddo aveva cominciato a espandersi per tutto il corpo.
scusate se non e la morte perfetta, ma non e una cosa che si fa tutti i giorni quindi e difficile da descrivere(forse)
raine lascio tutto a te scusa
. il fatto e che voglio fare un altro PG al posto di questo che sia l'antagonista di Pez