Quest 055: Politici in pensione

''E che mi dici di quei due tizi lì...?''
<<ci conviene iniziare i controlli!>>

Subito dopo una voce risuonò nell'auricolare.

"L'auricolare ha funzione retroattiva, c'è un microfono incorporato, dimenticavo di dirvelo, quindi... Ragazzino, stai lavorando! Smettila immediatamente di provarci con la ragazza che sembra essere tua madre! Comunque, ecco cosa dovete fare... Mi sono infiltrato nel sistema di sicurezza delle telecamere (o meglio mio figlio si è infiltrato e blablabla) ed ho notato un ragazzo con un grande borsone ed un tizio con una cicatrice: dovete capire le loro intenzione.
Uno: cercate di capire cosa ci sia in quella grande borsa.
Due: capite chi diamine sia il tizio con la cicatrice. Nel caso sia un delinquente portatelo fuori e bho... Convincetelo a non far danni o stendetelo. Certo un bambino ed una donna che stendono un omaccione, certamente, sìsì. Tutto questo
SENZA FAR SCOPRIRE CHE SIETE STATI ASSUNTI COME SICUREZZA! Se avete bisogno d'aiuto sono qui. Passo e chiudo."

<< BRUTTO IDIOTA NON CI STO MICA PROVANDO! PER QUESTA PROVOCAZIONE VOGLIO UN AUMENTO! >>

Kuniaki osservò ancora una volta la folla. Decise che si sarebbe occupato del ragazzo con il borsone. Con uno scatto arrivò davanti al ragazzo con il borsone e, inaspettatamente, gliela strappò di mano iniziando a correre. Il ragazzo mentre correva non si voltava neanche. Scavalcò un muretto basso e continuò la sua corsa ma andando non troppo veloce, non voleva seminare il proprietario del borsone. Scavalcata una recinzione decise di sedersi e prendere fiato qualche secondo. Respirò profondamente e rimase in silenzio. Si poteva sentire un rumore crescente di passi.

"Durante i concerti potrebbe venirmi un po' di fame. Comunque sappi che avvertirò la sicurezza..."

*Povero idiota.. la sicurezza sono io*

Kuniaki iniziò ad andare dietro al tizio. Si mise una mano dentro al cavallo dei pantaloni e continuò a seguirlo. Si poteva sentire una strana tensione nell'aria.

*Chissà come si usa questa*

Il ragazzino tirò fuori dai pantaloni una 9mm senza farsi vedere. Si guardò bene attorno stando sempre dietro al suo obbiettivo. Il vicolo per fortuna era deserto. Kuniaki tolse l'assicura alla pistola e un suono simile ad un ''click'' risuonò nella piccola via. A questo punto, con uno scatto, si avvicinò al ragazzo e gli puntò la pistola alla schiena appoggiandogli la pistola al corpo.

Potrei controllare personalmente la borsa?

"Ci sono davvero panini"

Questo lo vedrò io!

Kuniaki prese velocemente il borsone dalle mani del tizio, poi si allontanò lentamente puntando sempre la pistola verso il ragazzo. Si abbassò lentamente e con la mano libera aprì il borsone iniziando a tirare fuori gli oggetti che vi erano contenuti all'interno della borsa. Tre panini, alcune birre, un succo di frutta in bottiglia, biscotti, patatine e altre schifezze del genere. Kuniaki osservò ogni minimo detaglio della borsa senza trovare nulla di sospetto.

*Questo tizio dice il vero*

Il tredicenne prese un pacchetto di patatine e lo mise dentro la tasca destra del giubotto. Il ragazzo difronte a lui sembrava intimorito. Kuniaki ripose dentro ai pantaloni la pistola.

Prendi la tua roba e sparisci.

Un leggero venticello creava strani fischi passando nella viuzza angusta. I capelli di kuniaki erano spettinati e gli coprivano un occhio. Il ragazzo dentro di sè era deluso. Credeva di trovare un'arma o qualcosa del genere all'interno della borsa, invece c'era solo del cibo spazzatura. Il tredicenne sospirò allontanandosi dal borsone.

Kuniaki scavalcò ancor auna volta il muro e si ritrovò in una zona vicina al teatro. Camminò per mezzo minuto e si ritrovò davanti alla fila. Incrociò le braccia davanti al petto e iniziò a cercare la ragazza. Non era più dove l'aveva lasciata prima, probabilmente si era spostata per eseguire un compito. Dopo qualche minuto la trovòò e le si avvicinò.

Trovato nulla?

Disse il ragazzo con la sua solita aria apatica.

Il ragazzino si guardò intorno e, parlando sottovoce disse qualcosa alla ragazza.

Mh... se provassimo ad ingaggiare una finta rissa per portarli in un posto isolato e poi li mettiamo alle strette?

Disse guardandola negli occhi. Kuniaki non vedeva l'ora di finire il lavoro e ricevere la paga. L'idea di doversi scontrare con degli adulti non lo spaventava affatto. Lui era dell'idea che l'età non è importante se si ha la tecnica.

''Ok, facciamolo!''

Kuniaki si avvicinò ala ragazza guardando i due con aria innocente.

<<sorellona, chi sono questi due?>>

Il ragazzino stava cercando di mostrarsi più infantile di quanto potesse essere un tredicenne in modo da infastidire i due. Dopo aver detto quelle parole cercò di infilarsi nella fila provando a superare i due spingendoli indietro. Kuniaki si chiedeva quanto avrebbero sopportato i suoi capricci.