| Vuzieth squadrò la donna che giaceva al suolo, per lui vedere persone morire non era una novità, aveva lavorato con la mafia, e poi c'era la questione del padre, tuttavia sembrava turbato dagli avvenimenti. Non aveva mai visto una cosa del genere, ma la curiosità e la presunzione presero subito il controllo di lui e si ricompose tornando a quella freddezza e calma a cui era solito.
Davvero interessante, non credevo che le cose stessero così, sarà meglio parlarne con gli altri, questo confuta una buona parte delle mie ipotesi .
Aveva visto Shichijuni correre come un indemoniato fuori dal locale, fuori scorse una porta aperta, non poteva sbagliarsi era quello l'appartamento della vittima ed è lì che doveva trovarsi anche il ragazzo, lo maledisse per la sua avventatezza e si incamminò verso la casa osservando i dintorni.
La vittima ha percorso diversi metri per arrivare fino al locale, è corsa in cerca di aiuto, ma non ha saputo spiegarci l'entità del suo aguzzino o per lo meno noi non l'abbiamo compresa.
Entrò all'interno e vide Shichijuni imbambolato vicino a uno specchio, si guardò introno, la finestra era aperta e il letto era disfatto ma per il resto nella stanza non sembravano esserci altri indizi.
Vediamo, a quanto pare tutte le vittime vengano colpite nel sonno.
Si avvicinò al letto per osservarlo meglio ma sembrava non esserci niente di strano eppure qualcosa non lo convinceva. Infine si soffermò a pensare sullo specchio.
Chissà se è lo specchio di cui quella donna parlava.
La situazione gli sembrava abbastanza famigliare, nei suoi libri aveva letto di "ladri di sogni" e leggende varie, ma non erano queste che gli fecero balenare un idea per la mente. Si ricordò di un libro che parlava di strani poteri assopiti in ognuno di noi che possono assumere varie forme, funzioni e che possiamo utilizzare in svariati modi.
Sembra una sorta di "Manipolazione" con la quale l'assassino riesce ad uccidere senza sporcarsi realmente le mani. Ma certo ! Una condizione ! Ecco cosa non mi tornava ! Perché mai qualcuno con l'intenzione di uccidere darebbe la possibilità alla vittima di svegliarsi e rivelare magari qualche dettaglio che potrebbe portare alla sua cattura, non avrebbe senso ! Deve essere una di quelle "condizioni" che amplificano i poteri sopiti, di fatto se le vittime hanno urlato cose senza un apparente legame significa che erano cose che riguardavano solo loro, o meglio i loro sogni. Tutto ciò sempre che il libro non fosse solo frutto dell'immaginazione dell'autore ma al momento anche se stento a crederci questa è l'unica spiegazione possibile.
Non ne era totalmente convinto, ma era comunque un ipotesi. Decise che era il giunto il momento di sapere il parare di Shichijuni, per quanto lo considerasse marginale in quel momento, e si volse verso di lui.
Ricapitoliamo l'accaduto, nella zona avvengono diversi omicidi che sembrano essere compiuti mentre le vittime sono immerse nel sonno, si svegliano e ognuno di loro prima di morire dice qualcosa che per noi non ha alcuno significato. Una donna sulla trentina muore, parlando di uno specchio stregato, forse lo specchio in questione è proprio quello che si trova in questa stanza, in ogni caso prima di morire è corsa a cercare aiuto questo accomuna la sua morte alle altri dato che non è morta subito, ma si è risvegliata. La finestra è aperta, probabilmente è da lì che è entrato l'aguzzino. L'ipotesi più ragionevole è quella del veleno ma a mio parere non regge, la spiegazione è semplice, se fosse stato veleno statisticamente e praticamente impossibile che tutte le vittime si siano svegliate ma non siano morte mentre dormivano.
Spiegò al suo compagno di investigazioni come la pensava, e dicendo che la condizione per uccidere doveva essere che le vittime dovevano svegliarsi per darle una minima possibilità di sopravvivenza e paradossalmente amplificando lo stesso potere che stava per toglierli la vita.
So che è un ipotesi al quanto azzardata ma per me al momento è la più plausibile.
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