Mich mi ha autorizzato a muovere alaska, così potevo giustificare l'arrivo in ritardo al lago.
Kumo ebbe una crisi di nervi. Square lo aveva salutato, mentre Enix ignorato. Di nuovo. Non lo sopportava più quel tipo, lo avrebbe pestato a sangue. Anzi, lo avrebbe umiliato, battendo i fratelli alla grande in quella missione.
-Andiamo?- chiese Alaska, riportandolo sulla Terra.
-Ovvio. E ti dirò di più, li disintegreremo, li faremo a pezzi e porteremo quello che vogliono all'Associazione Hunter!-
Così dicendo scese le scale, tutto deciso e irritato, senza vedere i due che scendevano dalla finestra.
-Alaaaa, vieni, forza!- disse, usando uno strano diminutivo. Senza essersi veramente accertato che la ragazza lo avesse seguito, cominciò a correre a perdifiato verso il centro del paese. Ricordava che per la via, a circa 10 minuti (tenendo un passo abbastanza celere) ci fosse una mappa della città e dintorni.
E infatti... eccola! Dopo circa 6 minuti di ininterrotta corsa Kumo raggiunse la mappa. Cercò in fretta il lago. Nord-Nord Est. Perfetto, se non fosse per il fatto che... Alaska non c'era!
Dove diavolo si è cacciata quella, ora?! Cavoli, lo capisce che dobbiamo vincere, stavolta? si chiedeva, mentre di fretta correva la strada a ritroso, perdendo un sacco di tempo.
-Alaskaaaa! Alaaaa! Dove sei finita, Alaskaaaaaa!- continuava ad urlare, correndo.
-A-aiuto.- era la voce di Alaska. Proveniva da su, in alto. Kumo arrestò la corsa e cominciò a guardare in cielo, quando scorse tra le fronde degli alberi il vestito rosa dell'amica.
-Come cazz?!- disse, cominciando ad arrampicarsi anche lui. Alaska era impigliata tra i rami, che si dimenava come una pazza. Kumo scoppiò in lacrime dal ridere.
-Vuoi aiutarmi invece di ridere, idiota?!- disse, altamente irritata.
-Ma come cavolo... ahahah! Come cavolo sei finita quassù? Ahahah.- continuò a ridere Kumo.
-Sono finita in una specie di trappola, una corda mi ha tirata su e lasciata qui... comunque vuoi aiutarmi o no?-
-Sì, sì, con calma! Ahahah!- dopo aver liberato Alaska Kumo procedette verso Nord Est. Dopo un buon quarto d'ora i due arrivarono al lago.
Era fantastico. La natura... la vita in quel posto aveva veramente trionfato. L'erba era alta, rigogliosa, di un verde acceso. Qui e lì spruzzi di colori, macchie di fiori. Papaveri, spighe, margherite. C'era una vastissima gamma di piante, anche quelle insolite vicino a un lago. Anche gli animali erano diffusissimi. Lepri, conigli, cani. I pesci sguazzavano felice nell'acqua.
La spiaggia era fatta di sassi bianchi e grigi, che abbagliavano luccicando al sole. L'acqua limpida, pura, sembrava chiamare Kumo. Buttò le mani nel liquido, poi la faccia. Era fresca, ristoratrice. Lì vicino, sul terriccio, in mezzo all'erba c'erano due paia di pinne, due tute da sub e due maschere e boccaglio.
Senza ricordarsi di Alaska (tanta era la frenesia di buttarsi in quel meraviglioso lago che aveva dimenticato anche la missione) cominciò a spogliarsi, rimanendo in boxer, poi si mise addosso la tuta e si slanciò, tuffandosi in acqua.
Fantastico... pensò, osservando i pesci e le alghe sott'acqua.
Edited by Sono troppo magnifico per 1 nick - 3/4/2013, 00:46