Quest032: Medioevo?

Kassadin osservò la boscaglia che andava a fuoco. Le fiamme divampavano alte, ma per il momento nessuno dal castello Rosso si mosse per spegnere l'incendio. La cosa sorprese Kassadin, che, incerto su come interpretare la svista del nemico, se ne stava in disparte a ragionare:

Perchè nessuno si è ancora mobilitato per spegnere l'incendio?! E' assurdo! Non capiscono che fra poco finiranno arrosto? C'è un unica spiegazione: probabilmente al Castello Rosso sono in contrasto, e non hanno ancora deciso cosa fare...sfruttiamo la situazione a nostro vantaggio allora. Chi colpisce per primo spesso non necessita di colpi ulteriori!

Kassadin si rivolse al suo sovrano, e memore della sua concessione, ordinò con voce imperiosa:

Soldati del Sovrano Blu! Ascoltatemi! Il nemico è in confusione, e sta a noi mettere a segno un altro colpo. Ciò che faremo è esattamente questo: che sei catapulte siano preparate, avanzeremo verso il Castello Rosso protetti dal fumo, avanzando nella direzione del vento, in modo da essere nascosti almeno fino alla fine della boscaglia, e colpiremo il muro di pietra, due attacchi, in successione, mirando allo stesso punto ad ondate differenti. In questo modo apriremo una breccia, e se siamo fortunati l'intero muro cadrà proprio sul castello, rallentandoli ulteriormente. Immediatamente!

Ormai il fumo non si vedeva più dalla parte del Signore Blu. Avevano attaccato. E come previsto da Kumo, loro non avevano preso una decisione in tempo, e presto avrebbero detto addio alla boscaglia di protezione. Fortuna che il muro reggeva ancora.
Come se non bastasse il Re Rosso aveva avuto il coraggio di fare lo schizzignoso in un momento simile.
Kumo si accorse che anche Dante era colmo d'astio come lui, e anche di panico, da quanto disse in seguito.
Lo ascoltà con attenzione. Aveva ragione, ma una strategia era già stata ideata e gettata via chissà perchè, quelli da convincere non erano lui e Sigma, ma quell'idiota del Re Rosso.
-Hai ragione, Dante. Ma il problema non è metterci d'accordo noi, ma convincere lui.- disse con aria sprezzante Kumo, puntando l'indice verso il re -E mi scusi se glielo dico: se è tanto bravo a fare strategie, perchè a cercato degli strateghi come me, Dante e Sigma? Ora attueremo il piano di Dante, che lei lo voglia o no.
Dobbiamo fare in fretta se non vogliamo morire tutti bruciati. Se non le sta bene, signore, bhè, può cercare di vincere questa Guerra da solo.- aveva parlato tutto d'un fiato, colmo d'ira.
Si girò poi verso Sigma: -Bhè, che aspetti? sbrigati a dirmi cosa devo fare. Voglio finire questa Guerra in fretta.-
Prima di rigirarsi verso la ragazza lanciò un ultima occhiata alla foresta.
-Ho capito! Non dobbiamo spengere l'incendio! Abbiamo un muro difensivo, no? Il fuoco non può oltrepassarlo. Quindi ci darà solo più copertura, anzi, è più sicuro della boscaglia. Non solo ci nasconde al nemico, ma anche loro eventuali attacchi saranno futili. Per questo dico di fare come dice Dante, ma senza spengere il fuoco.- poi, si girò verso Sigma e aspettò indicazioni.

Kassadin sorrise, soddisfatto. La sua strategia stava dando i suoi primi frutti. Le catapulte erano state costruite e attendevano semplicemente un leggero cambio della direzione del vento, affinchè spostasse il fumo dalla zona, per sparare. Kassadin però aveva altri ordini, e per questo si rivolse al Re Blu:

Sovrano, vi è molto ancora da fare. Spero che le trincee siano state costruite e così le bertesche, ma ho un altra richiesta per voi. Che vengano costruite sette carrobaliste e posizionate a ventaglio in cima alla nostra abitazione. Una volta raccolti poi i legni bruciati della Foresta che vengano costruite molte munizioni, per sparare in direzione del castello. La nostra posizione è infatti propizia, e sfruttando la distanza potremmo colpirli. Certo, non tutti i colpi andranno a segno, ma se li coordiniamo con le catapulte dovremmo riuscire a distrarli a sufficienza...abbastanza a lungo per consentire a sei o sette uomini di attraversare la boscaglia, coperti dal fumo, e di posizionare dell'esplosivo in prossimità del muro perimetrale nemico. Naturalmente dovremo coordinarci in modo tale che gli uomini non vengano colpiti dai dardi delle carrobaliste e dai proiettili delle pallottole. Se riuscissimo a fare ciò, saremmo in grande vantaggio. Propongo inoltre di raccogliere altro legno bruciato, e di realizzare una palizzata difensiva attorno al castello. Essendo bruciato e semi consumato, il legno sarà immune alle fiamme e potrebbe fornire una valida difesa. Che poi un manipolo di arcieri sia posizionato in pianta stabile alle bertesche, muniti di frecce avvelenate. Ordino poi che un ariete sia costruito, se la nostra strategia non andasse in porto potremmo comunque procedere ad un assalto notturno, e aprire una breccia. Ma mi auguro che o le catapulte o le carrobaliste o l'esplosivo ci rendano in grado di distruggere il muro. Ma, mentre le fiamme rallentano ogni progetto offensivo, che la priorità sia di eseguire i miei ordini difensivi. Che ne dici, o monarca?

Kumo aiutò i soldati a finire di costruire l'ultima catapulta. Era completamente sudato, e a stento si reggeva in piedi.
Era faticoso fare grossi sforzi con il calore del fuoco addosso.
E' facile per quei due! Se ne stanno lì a dirigere quando a me tocca solo comportarmi da semplice soldato. Anche se in questo modo intascherei i 3000 jeny senza aver faticato troppo. pensò Kumo mentre cominciava a caricare le catapulte.
Come da comandi di Sigma, Kumo andò alla ricerca di armi moderne, e trovò vari tipi di bombe ed esplosivi, che la ragazza approvò.
Sebbene non capisse come avrebbe utilizzato le cariche, eseguì gli ordini alla lettera.
-Re Rosso, i preparativi per le catapulte e le cariche esplosive sono stati terminati. Aspettiamo solo il segnale di poter attaccare da parte di Sigma e Dante.- disse Kumo inginocchiandosi su una gamba dinnanzi al re.
In seguito riscese nell'armeria del sovrano in cerca di altre armi e trovò fucili a pompa di alto calibro.
Sarebbero perfetti per l'attacco a sorpresa che Sigma intende attuare. pensò e decise quindi di portarne uno alla stratega: -Secondo me sarebbero perfetti per l'attacco che intendi fare quando l'avversario sarà distratto dalle catapulte e dagli ordigni, ma la scelta delle armi sta a te.-

Kassadin si fermò a riflettere su come procedere. Il problema maggiori non era l'ideare una strategia in grado di consentirgli di vincere la guerra, ma trovarne una che presupponesse la salvezza di tutti gli uomini a lui affidati. Kassadin sapeva bene che con le sue migliorie un assalto alla Fortezza Blu sarebbe stato assai difficile per i nemici. Le catapulte avrebbero sfoltito i nemici e le baliste, complice la posizione elevata, avrebbero semplicemente fatto una strage. Inoltre Kassadin contava sulla protezione del fiume, sulle bertesche e sulle trincce da infuocare all'occorrenza. Eppure non desiderava una strage. Finchè l'incendio fosse durato probabilmente nè l'uno nè l'altro schieramento sarebbero riusciti a portare un assalto vigoroso. Quindi lo stratega decise di agire.

Finchè le fiamme perdurano non possiamo fare nulla, ma nemmeno loro oseranno procedere senza una visibilità totale e con il rischio di rimanere intossicati dal fumo in caso di cambio di vento, poco ma sicuro. Tuttavia anche se osassero noi riusciremmo a respingere l'assalto. Trincee, berteche e carrobaliste reggeranno. Ma la guerra potrebbe durare a lungo se si trasformasse in un assedio senza fine.

Kassadin si rivolse ad un soldato semplice, e ordinò gelido, avendo cura che il Sovrano non lo udisse:

Questi sono gli ordini del Sovrano Blu. Vai al Castello del Re Rosso, come ambasciatore. Chiedi un tregua momentanea, e domanda un incontro fra me e gli strateghi del Re Rosso. Nel caso accettassero un incontro ordina questo: che tutte le azioni offensive siano rimandate sino al termine dell'incontro, da ambo le parti. Ora vai.

Il Soldato lo guardò con sconcerto, ma non osò rifiutare. Corse di gran carriera verso il Castello Rosso, per portare il messaggio di Kassadin. Mentre attendeva la risposta lo stratega diede nuovi ordini:

Soldati! Le cose vanno al meglio per noi. Mentre attendiamo la risposta per effettuare un dialogo con i nemici ho alcune richieste per voi. Armatevi alla leggera, e iniziate a dividervi in squadroni di 100 uomini l'uno. Iniziate i preparativi per un eventuale battaglia. La Formazione sarà la seguente: Che le prime linee siano armate con dei giavellotti da lancio, una seconda linea di picchieri e una terza di spadaccini. L'ultima linea deve essere composta da veterani e arcieri. Che ogni arma sia cosparsa di veleno. Iniziate a costruire un terrapieno intorno al fiume, verso l'interno. Possibilmente usate pietra, e costruite a secco per risparmiare tempo. Che siano messi lì in pianta stabile degli arcieri. Poi che quindici uomini fungano da esploratori e spiino l'esercito nemico per avvertirci con preavviso di un eventuale attacco. Tuttavia, nel caso accettassero un incontro con me, non tollererò azioni avventare. Il Dialogo fra ambasciatori è sacro. Nel frattempo lavorate alacremente per eseguire gli ordini che vi ho impartito, adesso e prima.

Kumo ascoltò Dante attentamente.
-Ok, allora vado su con le catapulte.- rispose, poi si girò verso gli uomini del Re Rosso - Andiamo ragazzi, abbiamo una guerra da vincere.-
Salì le scale che lo portarono nella terrazza del castello.
-Bene soldati. Ora dobbiamo caricare le ccatapulte e preparare le armi da lancio, così ccome gli ordigni esplosivi. Deve essere tutto pronto per quando Dante e Sigma ci daranno il segnale per attaccare. Forza, al lavoro!- e così dicendo cominciò a dividere i soldati in gruppi.
Chi doveva preaparare le catapulte e caricarle con le rocce, chi era agli archi, chi si preparava le lance, e infine i soldati più esperti seguivano le direttive di Kumo per innescare gli ordigni e lanciarli al momento giusto.
Ora dobbiamo solo attendere il segnale... sono eccittato. Non vedo l'ora di distruggere quel maledetto castello e intascare i miei soldi.
E il segnale arrivò. Straiker alzò la mano come deciso in precedenza e le catapulte partirono, facendo i primi danni, e poi gli archi, le frecce scoccate da una serie di soldati, e le lancie che si mischiavano alle freccie, in una danza bellissima agli occhi. E poi le esplosioni degli ordigni.
Kumo era fiero di se stesso e dei soldati, e aspettava di sapere il risultato della strategia...

Edited by Sennar1927 - 24/7/2012, 14:07