| Alla domanda se gli piaceva uccidere la gente Marte rispose con voce sicura e tranquilla. No Alaska io non ho assolutamente detto che mi diverte uccidere la gente. Ho detto che mi diverte combattere con criminali molto forti, c’è differenza tra gente normale che non ha fatto nulla e criminali che stanno costantemente a fare del male, e poi non ho detto che mi diverte ammazzare ma tutt’altro, a me diverte lottare contro i più forti è questo che mi crea il divertimento no l’uccidere, anche perché non è detto che io riesca ad eliminarli. Si spiegò dunque, cercando di fare cambiare idea in Alaska, la quale lo guardava con attenzione e annuiva di tanto in tanto. Secondo il ragazzino, esso ci era riuscito (a farle cambiare idea) ma ad Alaska quelle parole non le condivideva in pieno. Tuttavia ognuno era libero di pensarla come voleva ed Alaska sapeva bene che lei non era nessuno per giudicare una persona, nonostante fosse l'esaminatrice. Insomma, non poteva mica bocciare un aspirante Hunter solo perchè le aveva detto che a lui piaceva uccidere (tra l'altro per fare "del bene"). Comunque io avrei avuto un'altra idea, potremmo provare a creare tipo una formazione, io pensavo di mettere Kaito nell’avvistamento della grotta, in quanto egli proviene da Neo Green life e riuscirà sicuramente a scovarla. Poi farei gestire a te Alaska tutto quello che riguarda tattiche e strategie, in quanto esaminatrice, quindi si deducie che per essere esaminatrice avrai sicuramente molta abilità in situazioni come queste. E io invece mi occupo di eliminare qualsiasi animale o persona ci importuni, in quanto provengo dalla città delle Stelle Cadenti e non posso essere punito per alcuna uccisione. In oltre farei gestire a te Alaska tutto quello che riguarda tattiche e strategie, in quanto esaminatrice, quindi si deducie che per essere esaminatrice avrai sicuramente molta abilità in situazioni come queste Queste parole risuonarono nella mente della ragazza. Qui Marte si sbagliava di grosso, ma Alaska non glielo volle fare sapere. I due ragazzini probabilmente si fidavano delle capacità della ragazza, nonostante lei fosse esattamente come loro, alle prime armi. Non voleva deluderli, doveva pensare anche lei, come loro, che lei era davvero l'esaminatrice. Ed ecco poi che Marte riparlava di eliminare le persone...Sì, probabilmente amava uccidere, ad allora perchè non essere sincero con lei? Alaska gli lanciò un'occhiataccia un pò severa, ma allo stesso tempo non sembrava avercela con lui, quindi Marte non poteva aver nessun tipo di preoccupazione per quello sguardo. Insomma seria si, ma non cattiva e anzi, quasi gentile. In fondo Alaska, nonostante il suo cognome potesse forviare, era una persona buonissima e gentilissima. Marte, ti consiglio di seguire me e Alaska senza fare niente. Potresti attirare il nemico, quindi visto che è notte meglio che decidiamo io e Alaska dove e come andare.... Senza offesa Alaska, ma visto il tuo aspetto un po' infantile potresti fare da esca appena trovati i criminali, in modo che io e Marte possiamo prenderli alla sprovvista. Sempre che tu sappia difenderti e resistere per qualche secondo a un eventuale colpo dei nemici. propose subito dopo Kaito prendendoci anche in pieno su di Alaska e sul fatto che neppure a lei andava a genio la loro divisione.
Dopo aver sentito le vostre proposte dirò la mia. Quella che ovviamente faremo.
disse Alaska dopo aver per un attimo esitato. La sua voce era sicura e serena, anche se un po tremolante, ma forse non era percettibile per le orecchie dei due aspiranti Hunter.
Proseguiamo per di qua
disse incamminandosi per il sentiero che si apriva davanti a loro.
Guardate per terra
disse inginocchiandosi e mostrando delle impronta di passi e delle foglie schiacciate dal peso di un uomo. Per Alaska quindi fu ovvio che di lì erano passati almeno due persone, e di recente, stando alla freschezza delle impronta. Forse un pò ingenuamente, o forse davvero aveva trovato la soluzione giusta, stava di fatto che Alaska non permise a nessuno di obiettare quanto aveva scoperto e detto. Aumentò dunque il suo passo, in fondo lei ci vedeva molto bene per la foresta, non aveva nessun tipo di problemi, sperando che anche gli altri due riuscissero a fare altrettanto. E poco dopo raggiunse un bivio dove ad attendere lei e il suo seguito, c'erano due persone. Un ragazzo sui venti-venticinque anni alto e magro e uno un pò più vecchio e più robusto.
Bene. Avete seguito le nostre impronta...
disse quello più magro con fare un pò ambiguo. E era chiaro ad Alaska e con molta probabilità anche a Kaito e a Marte, che quei due non erano gli assassini, ma facevano parte dell'esame. Sul loro copricapo infatti stava una targhetta, con un numero e con il timbro dell'associazione dell'esame. Quello più grasso sorrise con un ghigno.
Fin qui tutto bene. Siete molto vicini al vostro scopo. Ma siete anche vicini a perdere la vostra strada...Sta voi ora scegliere la via giusta...
disse il più vecchio indicando il bivio alle sue spalle. Lui stava davanti alla via di destra, lo spilungone a quella di sinistra.
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